E'
una professione sempre più amata dai giovani, con
buone prospettive occupazionali e incoraggiata da corsi
di formazione altamente qualificati, rivolti anche al
gentil sesso. La figura del barman, tra le più
richieste dai titolari di bar e ristoranti, trova spazi
sempre maggiori nel turismo, "fonte" principale
di tanto ottimismo. Alta crescente richiesta di personale
specializzato segue però l'esigenza di organizzare
corsi di formazione e di aggiornamento validi quanto quelli
di una scuola alberghiera. E nel solo Centro ltalia, non
sono meno di cinque i corsi professionali, promossi da
Confcommercio e Confesercenti per formare abili alchimisti
di cocktails da inserire in un settore in forte espansione,
ricco di opportunità anche per chi si affaccia
per la prima volta sul mercato del lavoro. Perugia, Terni,
Orvieto e Città di Castello le principali sedi
dei corsi, frequentati in media da una trentina di persone.
Come
e cosa s'impara, a pagamento s'intende!
Un
corso base, che dura 100 ore, costa sulle 700 mila lire
e fornisce una preparazione completa in tema di "Somministrazione
di alimenti e vivande". Merceologia, fisco, norme
igieniche e sanitarie sono materie propedeutiche, tecniche
di distillazione, metodologie di somministrazione e
manutenzione gli insegnamenti rivolti ai professionisti
del bar. Il rilascio di un attestato, preceduto da un
esame finale di un'apposita commissione, consente l'iscrizione
al Rec. Un corso di aggiornamento dura invece 25 ore
e il programma è strettamente pratico. Fin dai
primi incontri l'allievo impara il complesso e affascinante
mestiere, accompagnato passo a passo dai migliori professionisti
della piazza. Si inizia con "i distillati"
e con la "tecnica di somministrazione di utensileria",
primi rudimenti di una professione che si affida all'agilità
del corpo e alla prontezza dei riflessi. Segue "classificazione
delle bevande" e relative "tecniche di servizi",
dove si mette in pratica la propria esperienza, non
solo per ciò che riguarda la preparazione tecnica
ma anche sul piano dell'approccio psicologico con il
cliente.
Le
qualità del vero barman
Il
barman deve anzitutto puntare sull'immagine, sia durante
i colloqui di lavoro sia in servizio. Dovrà quindi
saper essere brillante conversatore. mantenersi discreto
quanto basta, possedere una cultura di base, essere
ascoltatore paziente, conservare un atteggiamento dignitoso
e signorile. Non conoscere tutte le dosi dei cocktail
o il tempo esatto di infusione di un thé non
pregiudica la possibilità di lavorare bene in
un locale pubblico l'immagine insomma primo posto. Bevande
per la stagione invernale e per quella estiva, manutenzione
di frigoriferi e lavabicchieri", "tipologie
di birre", con relativa prova di "spinaggio",
sono altre materie del corso. L'apertura di un bar,
pub o ristorante, previo rilascio di licenza da parte
del Comune dove è ubicato il locale, o la gestione
di un'attività già avviata, sono le strade
da percorrere a fine corso. Un allievo del primo anno
di scuola alberghiera può già iniziare
a lavorare in un bar come commis, approfittandone per
vedere al lavoro un vero barman. M le occasioni di lavoro,
per chi ha voglia e spirito d'iniziativa, non mancano.
Il consiglio di un professionista
Duilio
Brodolini, 57 anni, è perugino "doc"
e barman professionista. Chi è e cosa fa un barman?
"E'
la persona che, prima ancora di saper servire da bere
sa dire "buongiorno" o "come sta?"
a chi incontra. Il cliente ha sempre bisogno di una
parola, di un sorriso. E poi é colui che tiene
a una certa immagine. indossa un divisa, tiene il bancone
sempre in ordine, è gentile con tutti. Nella
formazione professionale nulla deve rimanergli estraneo.
Quali le strade per diventare del mestiere? "intanto
frequentare un bar". E' una professione che s'impara
"guardando". Poi ci sono scuole, corsi e stage,
anche all'estero. Ma come ha cominciato Brodolini "Mio
padre era pasticciere e aveva un piccolo bar a Foligno,
ho messo in pratica i suoi consigli. Non ho avuto bisogno
di frequentare corsi. L'esperienza sul campo è
stata la mia scuola". Quel' è il segreto
di un buon barman? "Semplicemente volerlo essere".
Ma di lavoro, se ne trova sempre?
"In
questo settore, ce n'è sempre e l'offerta è
quindi alta. Accanto alla figura del barman ce ne sono
poi altre, come l'aiuto barman o, per i principianti,
il commis del bar. Gli allievi delle scuole trovano
sempre, e sottolineo sempre un posto. La paga base è
un milione mezzo circa. ovviamente commisurata al livello
di professionalità e al tipo di locale. Ma si
può arrivare a guadagnare davvero bene, non solo
nei locali "in" ma anche in pub ed enoteche.
Negli ultimi tempi, per esempio, i proprietari di discoteche
tendono ad assumere ragazze, lasciando cadere gli ultimi
pregiudizi intorno a un lavoro tipicamente maschile.
C'è poi il bar della piscina d'albergo, dove
il servizio è abbastanza rapido e informale.
Può essere aperto anche di sera e, con musica
e luci soffuse, divenire un suggestivo luogo d'incontro
e occasione per mettere pratica quanto appreso durante
la formazione, I clienti dell'albergo sono di solito
ben disposti verso ragazzi e ragazze che lavorano stagionalmente".
Fonte:
www.lavorare.com
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