LA TRAGEDIA DELLE BACCANTI: IL TEATRO GRECO: I COSTI

LA TRAGEDIA DELLE BACCANTI
OVVERO LA COSCIENZA INQUIETA DI EURIPIDE

Quando un uomo è abile nel parlare, su qualunque argomento può sostenere una lotta di parole

Euripide


IL TEATRO GRECO: I COSTI
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Ercolano, affresco 55-79 d.C., medaglione con Dioniso e Menade

Il teatro ateniese era alimentato, finanziariamente, da sovvenzioni statali e private. Lo Stato si assunse, a partire da Pericle e per oltre un secolo, l'onere di pagare l'ingresso ai cittadini ateniesi.

Il denaro veniva attinto da un fondo speciale, nel quale affluivano le eccedenze delle varie casse della tesoreria.

Il biglietto costava due oboli: uno destinato al posto, l'altro al mangiare (all'epoca di Menandro era l'equivalente di una zuppa). Poi si arriverà a una dracma.

Allo Stato andava l'affitto versato da chi si prendeva il teatro in gestione, curandone manutenzione e riparazioni, e incassava l'obolo del biglietto. Quindi in pratica gli spettacoli erano gestiti, a turno, dai cittadini delle classi più abbienti, i quali avevano l'obbligo di provvedere al pagamento del coro, dei costumi, delle maschere e del ricevimento a fine gara.


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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Letteratura
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Aggiornamento: 25/04/2015