LA GRECIA TRA ORIENTE E OCCIDENTE
Storia ed evoluzione della Grecia classica


STRUTTURA ECONOMICO-SOCIALE DEGLI STATI ELLENISTICI

LE ESIGENZE DEGLI STATI ELLENISTICI

Introduzione - Sviluppi imprenditoriali e commerciali del mondo greco ed ellenistico - Caratteri dell'ellenismo nelle regioni asiatiche - L'affermazione dell'economia occidentale in Asia, la nascita di un'economia "mista" - Introiti statali ed economia ellenistica - Conclusioni sintetiche - Gli Stati ellenistici occidentali - Il mondo egeo e mediterraneo: Grecia e Rodi - I nuovi centri di potere del Mediterraneo orientale: Rodi - La decadenza del mondo ellenistico. Roma. Bisanzio - La dominazione romana dell'Oriente - La rinascita dell'Oriente e il declino dell'Impero romano occidentale - Conclusioni sintetiche e bibliografia

Gli stati sorti dalla disgregazione dell'enorme impero di Alessandro Magno (…conseguenza dell'incapacità di ciascuno dei suoi eredi, i Diadochi, di prevalere su tutti gli altri) furono formazioni territoriali estremamente vaste, che richiedevano un apparato - tanto politico e amministrativo, quanto militare - per l'epoca incredibilmente complesso e dispendioso. Ciò tuttavia, almeno in Asia, non costituiva una novità assoluta rispetto al passato: la tradizione statale asiatica infatti, era da sempre basata su vaste o vastissime formazioni territoriali, controllate centralmente attraverso una complessa e costosa macchina amministrativa.

Ciò che invece, anche in Oriente, distingueva recisamente la nuova situazione dai periodi passati, quelli ad esempio dell'Impero persiano, era la costante situazione di "guerra guerreggiata" tra regioni che, sotto la reggenza del Gran Re, erano invece rimaste più o meno delle "ordinate satrapie". Non che ovviamente anche tra queste ultime non si instaurassero alle volte lotte o conflitti di vario genere, ma tali fenomeni rimanevano comunque sempre relativamente contenuti, sia a causa delle strutture amministrative vigenti, sia a causa della cultura politica delle élite persiane e, più in generale, asiatiche.

Con il collasso del grande colosso persiano e con la nascita del mondo ellenistico tuttavia, l'antico equilibrio mediterraneo e vicino-orientale, basato in sostanza su una divisione bipolare tra aree d'influenza greca e aree d'influenza persiana, si era dissolto improvvisamente, lasciando al proprio posto un costante stato di guerra tra stati, nel quale spesso non era nemmeno del tutto chiaro chi fosse il vinto e chi il vincitore, chi avesse provocato la guerra e chi si difendesse, ecc.

A partire dalla situazione appena descritta, è facile immaginare come la principale fonte di spese per gli stati ellenistici fosse quella dovuta alle guerre: a partire dal mantenimento degli eserciti (rigorosamente mercenari), per arrivare alla progettazione e alla realizzazione di macchine belliche sempre più all'avanguardia e capaci di sbaragliare i nemici, erano moltissime le spese da affrontare per questo tipo di attività.

Le attività militari quindi, furono per essi la prima (e senza dubbio anche la principale) fonte di spesa aggiuntiva rispetto al passato, nonché il primo fattore di crescita della pressione tributaria.

A tale fonte di spese poi, si devono aggiungere quelle legate alla corte, centro politico pressoché assoluto (secondo peraltro la tradizione di governo orientale), e il cui prestigio richiedeva - quantomeno secondo la concezione dell'epoca - continui esborsi di danaro.

Le corti difatti, erano centri culturali di primaria importanza (e le attività culturali, tanto quelle di conservazione quanto quelle di elaborazione, furono una delle caratteristiche principali del mondo ellenistico: si pensi, per esempio, alla leggendaria biblioteca di Alessandria d'Egitto, contenente l'intero sapere (o quasi) dell'epoca: dai documenti della tradizione greca, a quelli egiziani, ebraici, ecc) che spesso si fregiavano di sfarzosi monumenti (un esempio per tutti, la gigantesca statua/faro detta "Colosso di Rodi"), al fine di rendere manifesto il proprio lusso e la propria ricchezza. Esse quindi, avevano un costante bisogno di nuove entrate per sostenere uno stile di vita fino ad allora mai tanto dispendioso.

Infine, un'altra grossa fonte di spese per gli stati, era quella legata al mantenimento di enormi e capillari apparati amministrativi e fiscali, la cui principale utilità stava - appunto - nel fatto di esercitare (ad esempio, attraverso il catasto) un forte controllo sulle proprietà dei singoli individui ed un'incisiva pressione fiscale sui loro beni.

Proprio in ragione di tali multiformi esigenze dunque, l'epoca ellenistica vide, rispetto al passato, un sostanziale incremento della presenza e del controllo degli apparati statali nella vita sociale, e ciò non soltanto per quanto riguarda le regioni più occidentali del mondo ellenistico (quelle cioè dalla Tracia in avanti), ma anche per le zone asiatiche ed extra-europee, prima comprese nell'Impero persiano (nelle quali, come si è appena detto, forte era da sempre l'ingerenza dello stato nella vita delle popolazioni).


a cura di Adriano Torricelli

Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Storia - Antica
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Aggiornamento: 01/05/2015