LA GRECIA TRA ORIENTE E OCCIDENTE
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STRUTTURA ECONOMICO-SOCIALE DEGLI STATI ELLENISTICIINTRODUZIONE Le esigenze degli Stati ellenistici - Sviluppi imprenditoriali e commerciali del mondo greco ed ellenistico - Caratteri dell'ellenismo nelle regioni asiatiche - L'affermazione dell'economia occidentale in Asia, la nascita di un'economia "mista" - Introiti statali ed economia ellenistica - Conclusioni sintetiche - Gli Stati ellenistici occidentali - Il mondo egeo e mediterraneo: Grecia e Rodi - I nuovi centri di potere del Mediterraneo orientale: Rodi - La decadenza del mondo ellenistico. Roma. Bisanzio - La dominazione romana dell'Oriente - La rinascita dell'Oriente e il declino dell'Impero romano occidentale - Conclusioni sintetiche e bibliografia
Per comprendere la struttura economica e politica degli stati ellenistici è necessario: a) conoscere il funzionamento dell'enorme "macchina statale" che essi comportavano; b) comprendere la natura di quella nuova economia (la quale, con termine audace ma in qualche modo giustificato, definiremo proto-capitalistica: basata cioè su una produzione in gran parte già orientata ai mercati, nonché - seppure in forme ancora primitive - di carattere intensivo) che caratterizzò il mondo greco a partire soprattutto dal VI/IV secolo, e che venne poi esportata dai Greci e dai Macedoni nei vastissimi territori che composero la compagine degli stati ellenistici. Nel mondo ellenistico difatti, il benessere e perfino la sopravvivenza degli stati (ovvero di quelle vaste entità politiche e militari che spesso si contendevano tra loro il possesso delle terre di confine) fu qualcosa di sempre strettamente legato alle attività produttive e di mercato che vi si praticavano: attività dalle quali essi traevano gran parte delle ingenti ricchezze di cui avevano bisogno per il proprio mantenimento, e il cui sviluppo di conseguenza, anche spesso attraverso consapevoli misure di politica economica, cercavano di alimentare. Possiamo allora dire, molto sinteticamente, che in un tale periodo lo stato si pose come "tutore" e a volte addirittura come pianificatore dello sviluppo di quel tipo di economia (proto-capitalistica, appunto) sviluppata nei secoli precedenti dagli occidentali - e in particolare dai greci - sui propri territori. E ciò per il fatto essa gli consentiva, in virtù di una maggior produttività e redditività rispetto all'economia agraria e di sussistenza dei periodi precedenti, di procurarsi buona parte di quelle vaste entrate - sia materiali che monetarie - di cui aveva ormai bisogno per finanziarsi. Qui avanti analizzeremo più in dettaglio, sia quelle che furono le nuove esigenze degli stati ellenistici, sia quelle che furono le coordinate dell'economia affaristica e mercantilistica greca e (in seguito) ellenistica. Ma prima di fare ciò, una precisazione è d'obbligo: non si deve credere che lo sviluppo mercantile e imprenditoriale sia mediterraneo sia asiatico, cui si è appena accennato, fosse dovuto esclusivamente all'iniziativa e al sostegno degli stati ellenistici. Al contrario infatti, già da tempo (all'incirca cioè dal VI secolo) era in atto un lento ma costante processo di espansione delle attività commerciali e produttive, che dalla Grecia si estendevano sia verso le regioni asiatiche che verso quelle occidentali. Rimane tuttavia il dato indiscutibile, che un tale processo trovò, nelle strutture statali del mondo ellenistico, un potentissimo fattore di sostegno e di ulteriore espansione! |
a cura di Adriano Torricelli