Novecento
Giovane Picasso
Ispirazioni
Primitivismo
Cubismo
Titolo
Donne
Nudo
Prospettiva
Maschera
Mani
Reazioni
Interpretazioni
Fonti
Test
Contatto
Cerca
Home
|
QUADRO STORICO-CULTURALE
 |
Les Demoiselles d'Avignon nasce a soli sette anni di distanza
dalle Sorelle Wyndham di Sargent, il quale dipinge come piace al
pubblico: le sue figure sono belle, eleganti e aristocratiche. I rasi
splendenti fasciano i giovani corpi, il tocco morbido delle pennellate
rende tessuti, oggetti e figure piacevoli e splendenti.
Le figure di Picasso invece sono brutte, sgradevoli, deformate: le
stesure sono piatte, i volti riproducono l'essenzialità d'una maschera.
Eppure gli sguardi delle "prostitute" sono seri, intensi, drammatici, e
anche ironici, provocatori, sicuramente non banali, non convenzionali,
come quelli appunto di Sargent, che oscillano tra il malinconico e
l'annoiato. |
I primi anni del Novecento sono quelli della Belle époque, cioè del
trionfo della seconda rivoluzione industriale, iniziata nella seconda metà del
secolo precedente, dopo il tradimento degli ideali democratici delle rivoluzioni
borghesi, che furono "democratiche" solo per la borghesia, e che ebbero negli
anni 1848-50 e 1860-61, fino alla Comune di Parigi del 1871, i momenti più
forti.
Sono gli anni in cui la borghesia è convinta di poter ovviare ai propri
tradimenti politici appunto con uno sviluppo impetuoso della scienza e della
tecnica, con l'accentramento politico-militare degli Stati, con la propaganda
del nazionalismo e della democrazia parlamentare, e soprattutto con la
trasformazione del colonialismo classico in imperialismo vero e proprio, che
porta alla formazione di un commercio mondiale come mai prima di allora s'era
visto.
Sono gli anni in cui la competizione degli Stati europei è così forte che nel
1914 scoppia la prima guerra mondiale della storia, a testimonianza che il
progresso socio-economico realizzato dalla borghesia con la seconda rivoluzione
industriale si reggeva su basi democratiche fragilissime.
Tutte le maggiori correnti artistiche contemporanee, le cosiddette
"Avanguardie storiche", si formano in questo periodo (map 1 - map 2):
- Fauvisme, che reagisce all'Impressionismo, fuori dalle leggi
della prospettiva, mirando all'essenzialità in nome dell'assoluta libertà
creativa nell'uso del colore. Matisse, Derain, Vlaminck, Braque, Van Dongen,
Dufy vogliono rendere il colore totalmente indipendente dalla realtà;
- Espressionismo tedesco-austriaco, che pur essendo stilisticamente
simile al Fauvismo, assume toni angosciosi e drammatici, con forme stridenti
e deformate, mentre la grafica è tutta impostata sul forte contrasto di
bianco e nero. Kirchner, Nolde,
Kokoschka, Schiele, Dix, Grosz denunciano le condizioni di vita della
società industriale, rivalutando l'arte primitiva e concependo in generale
l'arte non come "bellezza" ma come "sentimento", in cui però la figura umana
è ridotta a una forma grottesca, caricaturale, perché questa appunto vuole
essere una pittura di denuncia;
- Cubismo, inaugurato dalle Demoiselles d'Avignon di Picasso, che
azzera la concezione tradizionale di bellezza come armonia di proporzioni e
si richiama all'arte negra e primitiva; le figure assomigliano più a solidi
geometrici che a persone, e la realtà viene rappresentata come se fosse
vista da più punti d'osservazione (vedi anche Braque);
- Astrattismo, che con
Kandinsky
cancella millenni di tradizione, di legame con la figura umana o animale, di
contatto con la natura o con gli oggetti creati dall'uomo (vedi anche Klee,
Malevic, Tatlin);
-
Neoplasticismo, che
si collega all'arte astratta e che con Mondrian si libera degli aspetti
emotivi dell'Astrattismo, per giungere a forme artistiche logico-razionali;
- Futurismo, che in Italia, con
Boccioni, Balla e Carrà, fa del movimento, del ritmo e del dinamismo delle
forme una vera e propria ideologia del progresso (molto importante è anche
il Futurismo russo);
- Metafisica, che con De Chirico, Carrà e Morandi è capace di
accostare aspetti incompatibili tra loro, ma che sono in realtà carichi di
significati simbolici;
- Dadaismo, caratterizzato da un'ironia dissacrante e provocatoria
(Duchamp, Arp);
- Surrealismo degli anni Venti, rappresentazione di
una realtà inventata, immaginata, che si presume sia inconscia, quindi più
vera di quella condizionata dalle ideologie dominanti (Ernst, Mirò, Magritte,
Dalì).
Oltre a queste correnti va segnalata, perché influenzerà in maniera decisiva,
i fauves, i cubisti e gli astrattisti, l'arte africana, che si diffonde in
Europa proprio a seguito delle spedizioni coloniali.
Cronologia |