All'ombra dell'ultimo sole....

  • Personaggio scomodo, fin dall'inizio quando, nato a Genova il 18 febbraio 1940 da una famiglia agiata della buona borghesia, diventato adolescente trascura gli studi per ben altre compagnie.
  • Ama frequentare le figlie delle prostitute, fare a sassate, costruire un rifugio per gatti randagi, quasi una metafora di quei derelitti che affollano le sue canzoni. E leggere i letterati "maledetti", come Villon e Dostoevskij.
  • Scomodo rispetto alle aspettative dei genitori che lo vorrebbero avvocato, scomodo per i testi delle sue canzoni che parlano di "nomadi, ladri, briganti, puttane, assassini" e scandalizzano i benpensanti.
Mi son visto che ridevo, mi son visto di spalle che partivo,...
Mille anni al mondo,mille ancora,che bell'inganno sei anima mia, e che grande il mio tempo...
  • Ma lui non si è curato delle esigenze discografiche e di immagine arrivando a lasciare le scene per anni ed anni, per una scelta che non molti han capito.
  • Ha saputo coniugare in oltre trent'anni di peregrinazioni sulle strade della musica prima i mondi di parola (l'eredità degli chansonnier francesi, la lezione canadese di Leonard Cohen, gli insegnamenti del songwriting americano alla Dylan) e poi di suoni, a partire da quella straordinaria avventura genovese che è " Creuza de ma": sette canti corali in lingua che descrivono un incontro e una ricerca tra i fonemi dell'idioma genovese e le sue tonalità basse, le vocali modulate, le sonorità emesse dagli strumenti etnici dell'area mediterranea.
  • Il suo ultimo album "Anime salve", abitato da zingari, transessuali, pescatori, si chiude con "Smisurata preghiera", un affresco sui ... servi disobbedienti alle leggi del branco..., quelli che ... viaggiano in direzione ostinata e contraria... Gli unici ... capaci di conservare nella morte una goccia di splendore...