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La guerra di Piero Dormi sepolto in un campo di grano, non è la rosa, non è il tulipano Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, Così dicevi ed era d'inverno e come gli altri, verso l'inferno Fermati Piero, fermati adesso, lascia che il vento ti passi un po' addosso, Ma tu non lo udisti e il tempo passava con le stagioni a passo di java E mentre marciavi con l'anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle Sparagli Piero, sparagli ora e dopo un colpo sparagli ancora, E se gli sparo in fronte o nel cuore soltanto il tempo avrà per morire, E mentre gli usi questa premura quello si volta, ti vede, ha paura Cadesti a terra, senza un lamento e ti accorgesti in un solo momento Cadesti a terra, senza un lamento e ti accorgesti in un solo momento Ninetta mia, crepare di maggio ci vuole tanto, troppo coraggio. E mentre il grano ti stava a sentire dentro le mani stringevi il fucile, Dormi sepolto in un campo di grano, non è la rosa, non è il tulipano |