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CUBISMO
Il cubismo è l'inizio della fine dell'arte occidentale, cioè la fine del concetto di
prospettiva (considerato inutile quando si devono suscitare emozioni,
suggestioni, passioni...), di armonia formale (considerata falsa, ipocrita...), di spazio-tempo geometrico
(considerato pretestuoso, arrogante, intellettualistico...), di proporzionalismo
(ritenuto poco significativo, irrilevante...).
Les Demoiselles sono un quadro di protesta, una protesta dura, forte,
categorica: non a caso
gli amici in un primo momento lo considerarono una follia. Una protesta
che, pur essendo di tipo astratto, ha giocato un ruolo progressivo rispetto al
basso verismo e sterile simbolismo borghese post-impressionista dei vari Zorn, Zuloaga, Klimt, Sartorio e tutta la Scuola Simbolista di Pont-Aven.
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Les Demoiselles può essere definito come un dipinto contestativo, aperto a soluzioni opposte: nel senso che può
portare sì alla frantumazione del soggetto, come appunto avverrà nel cubismo, ma
anche a una riscoperta della funzione sociale dell'artista, come avverrà
soprattutto
con Guernica e con altri dipinti di impegno civile e politico (La
guerra, La pace, Massacro in Corea). Non dimentichiamo
che Picasso di iscriverà al partito comunista francese nel 1944. |
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Il cubismo era destinato a evolvere in qualcos'altro o a morire molto in fretta.
Infatti la riduzione a principi geometrici delle forme naturali, ivi incluse
quelle figurative, oltre lo spazio e il tempo, porta l'artista a isolarsi,
nell'illusione che proprio in tale estraniamento sia possibile avere un
rapporto più spontaneo con le cose, più immediato con la realtà.
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Se l'artista ha la pretesa di voler dire qualcosa al mondo - e le
Demoiselles
sembrano essere un "manifesto programmatico" -, non può assumere il primitivismo
oltre una funzione meramente provocatoria, proprio perché il primitivismo in oggetto qui non è che una sfida estetico-intellettuale, non ha niente dei riferimenti ancestrali delle culture
tribali. Una volta posta, la rottura artistica deve ricomporsi in soluzioni
formalmente ed eticamente accettabili. Picasso infatti avrà il suo periodo
"neoclassico"; altri percorreranno nuove strade: Dadaismo, Surrealismo,
Astrattismo, Futurismo ecc. La borghesia in fondo s'accorgerà del valore
evocativo di questa nuova pittura: il richiamo alla purezza originaria delle
intenzioni, allo spontaneismo delle passioni, ecc., quando già l'aveva perduto.
Molta pittura d'avanguardia giungerà a produrre quadri fatti in serie per i
grandi mercanti monopolistici parigini che esportavano negli Stati Uniti.
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