UN
MESSAGGIO D'IMMORTALITA'
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La persistenza tematica, quale memoria dotta incentrata su
complesse reminiscenze poetiche, verte su alcune costanti significative:
anzitutto il rifiuto rispetto a un concetto della morte quale cessazione
d'ogni legame con la vita, cui si oppone invece la speranza d'una
"celeste corrispondenza d'amorosi sensi" tra il vivo e l'estinto.
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Ricorrente è inoltre l'excursus riguardante le tradizioni
devozionali degli antichi greci e romani, in merito all'uso, ad esempio, di
porre i monumenti tombali lungo le vie principali, contrapposto alla
trascuratezza nei confronti dei culti funerari, vigente negli ultimi decenni
del '700. Un dato che assume oltretutto particolare intenzione polemica sul
piano politico, se posto in relazione con l'editto di Saint-Cloud emanato da
Napoleone Bonaparte, che vietava la sepoltura dei cadaveri in ambito
cittadino e discriminava le iscrizioni.
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In particolare nei testi della letteratura francese e
italiana esiste un altro tema a carattere persuasivo: la contemplazione
delle tombe dei grandi uomini costituisce infatti un incentivo per
risvegliare le facoltà personali a servizio della patria e della
collettività. Dai sepolcri perviene dunque un messaggio di immortalità.
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Perciò si attenua il sentimento malinconico caratterizzante
la poesia preromantica inglese, perché l'autocompiacimento nella
prefigurazione della propria distruzione, quasi ossessiva tematica lugubre
rispecchiata anche da paesaggi solitamente notturni, cede piuttosto il campo
ad una ricerca non per la morte, bensì per la vita, nell'intendimento di
scoprire una individuale predestinazione.
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