Indice

Percorso storico

Percorso geografico

Conservazione e valorizzazione


Il territorio cesenate è di origine alluvionale per l’afflusso dei fiumi Cesuola, Pisciatello e Savio. La zona centuriata è circondata ad Est dal mare, ad Ovest dal terreno palustre, a Sud dagli Appennini e a Nord si estende la pianura padana. Il terreno è torboso e argilloso e la vicinanza alle saline e al mare favorisce l’assorbimento di giorno di calore solare e la formazione di nuclei di condesazione di tipo salino. Non ci sono grandi escursioni tra valori massimi e valori minimi. In estate, causa la vicinanza al mare, alle saline e ai canali, l’umidità è elevata.L’orografia evidenzia il fatto che la zona è riparata dai monti.

L’agro cesenate è il migliore esempio europeo di conservazione della razionalizzazione del territorio organizzato dai Romani in epoca Tardo-repubblicana. È straordinario come si siano conservate le tracce della limitatio: infatti le divisioni dell’agro operate in questa epoca sono ancora in gran parte presenti, nonostante i fenomeni idrogeologici che nel corso dei secoli hanno però inciso soprattutto nell’area riminese. I tipi più macroscopici di deformazione del paesaggio centuriato possono essere rilevati attraverso mappe aerofotogrammetriche attuali ed il confronto con la cartografia storica disponibile. Possiamo distinguere varie tipologie di degrado del territorio, manipolato da fattori naturali ed antropici.

Le tre cause principali di questa trasformazione, quelle che hanno prodotto una più estesa modifica dell’agro, sono:

Tracciato del canale emiliano-romagnolo nella centuriazione
Tracciato del canale emiliano-romagnolo nella centuriazione
  • una nuova divisione del territorio con orientazione e modulo diversi. Un esempio si ritrova nella zona di Madonna delle Rose.
  • Il C.E.R. (Canale Emiliano-Romagnolo) costringerà a breve ad organizzare i campi attraversati secondo un diverso orientamento;
  • crescita delle città e formazione di nuovi nuclei, i quali esercitano una forte attrazione.

Di particolare interesse in questo senso è il paese di Sala, che venne favorito grazie all’interruzione di un importante asse di comunicazione (Rimini-Ravenna), a causa dell'erosione provocata dai corsi d’acqua (es.: Pisciatello, Rubicone..).

Nel medioevo è documentata la presenza di paludi e foreste. Inoltre si devono considerare le emergenze ecclesiastiche, centri di produzione e di aggregazione sociale, le quali iniziarono un’opera di dissodamento del terreno, in parte abbandonato in seguito alla crisi dell’alto Medioevo.

Un altro tipo di alterazione è stato provocato dal passaggio dallo schema ortogonale romano (710 m di lato) a quello radiocentrico tipicamente medioevale.

Questo è ciò che ha subito il borgo di Bagnile. Un forte ruolo di attrazione topografica è rivestito dai centri ecclesiastici, i quali erano fonte di lavoro e sostentamento.

Una casistica minore di mutamenti della limitatio è costituita dal fenomeno di incastellamento (es.: S.Giorgio) e dallo sdoppiamento di un asse stradale principale.

In quest’ultimo caso un asse si sviluppa e mette in comunicazione nuovi centri, mentre l’altro si atrofizza.

Stato attuale della centuriazione
Stato attuale della centuriazione

In certi punti, a sottolineare la loro funzionalità, alcuni limites sono ancora oggi usati come confini comunali (ad esempio la via del Confine, la via Boccolina e la sua prosecuzione ad Ovest fino alla via della Concezione delimitano il confine tra Cesena e Cervia; la via Capannaguzzo delimita il confine tra Cesena e Cesenatico). La rete centuriale, praticamente intatta, è ben visibile nelle carte topografiche romagnole: la zona meglio conservata si trova a Nord di Cesena, dove il reticolato si è conservato nei sentieri, nei fossati, nei corsi d’acqua e nelle strade interpoderali che si intersecano ad angolo retto in tanti viottoli uguali, più o meno paralleli, equidistanti e quasi perpendicolari alla via Emilia: anche questi ultimi sono tutti tagliati ad angolo retto da altri uguali.


La celletta di via Pozzo che sta al posto di un'antico cippo
La celletta di via Pozzo che sta al posto di un'antico cippo

Nelle zone di incrocio tra i cardini e i decumani, vi erano molto spesso posti dei cippi, che si pensa potessero indicare oltre che eventuali richiami confinali (sacri presso i romani) anche delle tombe (presso gli antichi, infatti, era comune seppellire i morti lungo le strade che segnavano gli incroci fra quadre); successivamente, con l’avvento del cristianesimo, questi cippi furono sostituiti con delle cellette votive contenenti immagini sacre.

Il motivo di una così buona conservazione della centuriazione è da attribuirsi anche alla posizione favorevole: "essa si è conservata perchè situata in corrispondenza di un’area nel sottosuolo della quale vi è un grande alto strutturale delle formazioni geologiche pre-plioquaterniarie".

Ciò ha condizionato l’andamento dei corsi d’acqua, costretti a deviare verso le zone più subsidenti e meno stabili: da questo deriva il degrado della centuriazione cesenate nel settore orientale e di quella di Rimini in particolare nella zona occidentale (i corsi d’acqua che hanno influito sulla centuriazione sono il Pisciatello, il Rubicone, il Rigoncello, la Rigossa, il Fiumicino, l’Uso, il Marecchia e, marginalmente, il Savio).

Per concludere si può aggiungere che la pianura cesenate, di cui San Giorgio rappresenta il fulcro, dove la centuriazione con le sue strade e la sua rete di scolo non fu coinvolta nei fenomeni idrogeologici, riuscì a resistere meglio alle crisi che si susseguirono nel corso dei tempi storici.



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