L'antica cattedrale fu dedicata a Giovanni il Battista, a testimonianza dello
stile di vita rigoroso dei cesenati, avversi all'autoritarismo pagano. La ricorrenza del
Precursore, che cade il 24 giugno, è per i cesenati giorno festivo.
L'attuale cattedrale, anch'essa nel punto più centrale dell'odierna città,
fu ricostruita in sostituzione di quella diroccata dello Sterlino.
Fu voluta dai cesenati dopo una serie di drammatici eventi, il più
importante dei quali fu la guerra tra Guelfi e Ghibellini, che durò a Cesena, fra alterne
di vicende, dagli inizi del sec. XIII sino alla metà del XIV, e che spesso comportò, per
quanto riguarda la vecchia Cattedrale, distruzioni e ricostruzioni(3).
Altro evento, di natura ancora più tragica, per uomini e cose, fu il
cosiddetto "Sacco dei Bretoni". Molte chiese, fra cui il Duomo, subirono forti
danni materiali(4).
Per questa ragione si avvertì il bisogno di rafforzare le mura del Castro,
togliendo spazio alla chiesa, che così divenne inaccessibile.
A ciò bisogna aggiungere la plurisecolare opera erosiva del fiume Savio nei
confronti dello Sterlino.
La bolla di papa Urbano VI che decretò
l'edificazione del tempio al piano della città è del 1378. La data d'inizio può essere
considerata quella del 1385, quando Zenobio era vescovo di Cesena.
L'interessamento e la generosità dei Malatesta, signori di Cesena,
concorreranno alla realizzazione dell'impresa(5).
Dopo una sospensione dei lavori della nuova Cattedrale (6),
sarà Gregorio Malesardi (1405-1419), vescovo di Cesena, che, dopo aver dato il permesso
di abbattere la vecchia cattedrale (7), riprenderà, nel 1408,
la costruzione della nuova, avviandola quasi a completamento.
Il campanile verrà costruito fra il 1443 e il 1457.
Tutta la costruzione del coro intagliato di legno, del leggio per i corali,
degli armadi per i libri corali e di altre suppellettili venne conclusa nel 1450 (8).