L'INTERNO

Il corpo della chiesa è suddiviso in sette campate (1), simbolo dei sette sacramenti, mentre la grande abside raffigura Cristo, dal quale i sacramenti fluiscono.

Interno. A. Gianfranceschi, Giornale di servizio, Quaderni del Corriere Cesenate 1997

La stessa abside ha tre finestroni, accenno al mistero trinitario.

All'inizio e alla fine, nelle due campate esterne, le navate laterali (2) sono a volte ogivali (3): motivo ornamentale diffuso nelle chiese trecentesche.

L'altissima navata centrale è a capriate (4) scoperte in legno di quercia, quasi tutte ancora originali.

Capriata

Monofora

Le monofore (5), nell'alto della navata centrale, sono distribuite senza regolarità e simmetria.

Le pareti in mattone a vista, rimaste intatte lungo i secoli sotto l'intonaco, sono illuminate dalle 11 finestrine romaniche, ripristinate nell'ultimo restauro.

Quasi tutti i 14 pilastri hanno ricevuto un nuovo e sottile rivestimento in cotto, essendo stati intaccati e scalpellati durante il restauro Gualandi.

Le rosse cornici che coronano le arcate gotiche sono originali.

Anche l'abside, in fondo, non è mai stata manomessa, ad eccezione delle tre monofore, arbitrariamente ridimensionate.

Entrambe le navate laterali risentono di influenze rinascimentali, poiché hanno il soffitto a crociera (6).

Le 14 lampade in vetro di murano, che pendono dalle arcate, sono state un dono del vescovo Gianfranceschi.

Il Duomo fu edificato senza cripta: quella che vediamo è opera dei lavori del 1957-60.

 

[1] Campata: porzione di spazio generalmente compresa tra due pilastri.

[2] Navata: spazio interno di una chiesa compreso tra due file di colonne.

[3] Ogivale: vedi arco a sesto acuto.

[4] Capriata: struttura architettonica in legno, formata da tre travi disposte a triangolo isoscele. Sostiene le falde del tetto e in alcuni edifici (p.es. le basiliche paleocristiane) rimane a vista.

[5] Monofora: finestra con una sola apertura.

[6] Crociera: disposizione di linee che s'intersecano a forma di croce.

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