Come in italiano i nomi che terminano in
"o" generalmente sono maschili, mentre quelli che terminano in
"a" generalmente sono femminili. I nomi che terminano in altre vocali,
compresa la "y" ed esclusa la "a" sono maschili, mentre quelli
che terminano in consonante possono essere maschili o
femminili.
Esempi: el escritorio
(scrivania), el muchacho (ragazzo), el perro (cane), la
casa (casa), la muchacha (ragazza), el hombre (uomo),
el espíritu (spirito), el pincel (pennello), la
miel - femminile (miele), la flor - femminile (fiore), el
olor (odore), la bondad (bontà), la paz
(pace).
Ci sono dei nomi che si riferiscono
generalmente a uomini che sono maschili malgrado terminino in "a";
esempi: el sentinela (la sentinella), el espía (la spia),
el guardia (la guardia), el policía (il
poliziotto).
Il plurale si forma aggiungendo una
"s" al nome e all’aggettivo; el libro - los libros
(libro-libri), la muchacha - las muchachas (ragazza -
ragazze), la pluma - las plumas (penna-penne), el
gato - los gatos (gatto-gatti).
Se il nome termina in consonante "o" in
vocale accentuata si aggiunge "es"; el ratón - los
ratones (topo - topi), el árbol - los árboles (albero -
alberi), el examen - los exámenes (esame -
esami).
Fanno eccezione alcuni nomi come
café, mamá, papá (caffè, mamma, papà) che prendono
al plurale solo una "s"; esempi: café - cafés, papá
- papás (però papás significa genitori), mamá -
mamás.
Finalmente i nomi che terminano in
"z" cambiano detta consonante in "c" prima di prendere la
"es" del plurale; esempi: el lápiz - los lápices (la
matita - le matite).