LA RELIGIONE DELLA VITA
TEORIA E PRATICA DELL'OMICIDIO NELLA CHIESA CATTOLICA


Di nuovo accuse agli ebrei di omicidio rituale

A Clemente succedette Benedetto XIV (1740-58), considerato il più grande pontefice del secolo, stimato da Voltaire e ritenuto “illuminato”. In realtà con Voltaire aveva in comune l'antisemitismo, che manifestò sia sostenendo la teoria che il battesimo forzato, imposto contro il parere dei genitori, fosse comunque valido anche se illecito, sia accreditando la leggenda degli omicidi rituali nella sua Lettera “Beatus Andreas” del 1755 a monsignor Veterani. Benedetto XIV dà  per accertato, anche sulla base dell'autorità di Sisto V che l'ha beatificato,  e di Gregorio XIII che l'ha inserito nel Martirologio romano (dove resterà fino al Concilio Vaticano II) che un bimbetto trentino, il “beato Simone”, sia stato ucciso nel XV secolo dagli ebrei in odio alla fede. E a lui aggiunge come caso certo quello di un bambino dei suoi tempi, il “beato” Andrea, proseguendo con affermazioni che confermano la convinzione di questo papa “illuminato” circa gli omicidi rituali degli Ebrei. Egli scrive infatti al Veterani: “Resta ora, che il tutto si esamini e si veda se è conveniente che si dia corso alla Causa del Beato Andrea, o se è meglio, che si fermi nello stato in cui è… sarà proprio della di lei diligenza…il suggerire il partito che dovrà prendersi, quando succeda il caso, che per lo più suol essere di qualche Fanciullo ammazzato dagli Ebrei nella Settimana Santa in onta di Cristo, tali essendo gl’Infanticidi dei Beati Simone, ed Andrea” (119).

La posizione di Benedetto XIV è particolarmente grave in quanto, nei secoli precedenti, vari papi avevano difeso gli ebrei da questa accusa infamante, definendola priva di fondamento e in quanto essa verrà utilizzata dalla Chiesa fino al Novecento, quando in una dichiarazione del Santo Ufficio, approvata da Leone XIII, si legge: Benché né in S. Officio né presso la Segreteria di Stato…nulla vi sia che abbia attinenza a tale accusa (le carte furono certamente involate in tempi di rivoluzioni, come dimostrasi da certi documenti che gli stessi ebrei metton fuori in loro difesa), pure è storicamente certo l'assassinio rituale, e ne parla Benedetto XIV; e la Santa Sede l'ha canonizzato con mettere sugli altari un bambino da essi ucciso in odio alla fede. Il detto assassinio è stato inoltre costatato e punito molte volte dai tribunali laici di Austria…” (120).

Inutile dire che così Benedetto XIV e i suoi successori diedero esca e giustificazione a tali tribunali laici nel commettere omicidi “reali” di ebrei, mandati a morte con queste false accuse.


119) in M. Caffiero, Battesimi forzati, Viella, Roma 2004, p. 88-89
120) in G. Miccoli, Santa sede, questione ebraica e antisemitismo fra Otto e Novecento in C. Vivanti, Gli ebrei in Italia, vol. II, pp.1535-41


Web Homolaicus

Testi di Walter Peruzzi

Stampato a Siviglia (Spagna – Unione Europea) 2008
Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Storia
 - Stampa pagina