IL VINO E LA ROMAGNA
dai greci ad oggi


L'IMBOTTIGLIAMENTO E L'ETICHETTATURA

vendemmia - pigiatura - vinificazione - svinatura - travasi - invecchiamento - imbottigliamento

L'imbottigliamento viene di regola eseguito da giugno ad agosto. In un periodo che oscilla da qualche mese a un anno il vino è pronto. 

Di solito l'invecchiamento non va oltre i cinque anni, ma i vini di pregio si possono conservare anche più a lungo.

Il vino deve essere filtrato sterilmente (a membrana) al momento immediatamente precedente l'imbottigliamento.

Nella bottiglia ancora vuota si sostituisce l'ossigeno interno con azoto gassoso. Le bottiglie sterili vengono chiuse con tappi a corona sterili o a vite o con tappi di sughero (il sughero è impermeabile ai liquidi e ai gas ed è un ottimo coibente termico). 

Per garantire la protezione antiossidante del vino e la sua vita organolettica per tempi sensibilmente lunghi, occorre che l'imbottigliamento venga fatto con attrezzature moderne e costose.

Sulle bottiglie viene attaccata un'etichetta in cui deve essere indicato il titolo alcolico e, per le produzioni a denominazione di origine controllata, l'annata, il numero di serie e il marchio depositato.

Le bottiglie vanno sempre conservate orizzontali, in modo che il vino sia a contatto col tappo. Il vino teme la luce e dovrebbe stare a una temperatura di 12-14° C.

IERI

... E OGGI

La denominazione merceologica del prodotto può indicare anche la zona (e la sottozona) geografica da cui proviene il vino o può essere costituita da un abbinamento della varietà di vite da cui proviene il vino e la zona geografica in cui viene coltivata la vite.

La sede dell'imbottigliatore non sta necessariamente ad indicare che il vino deriva da uve coltivate in quella zona. In tal caso è d'obbligo mettere l'espressione "Imbottigliato all'origine".

Il numero del lotto è quello della partita di vino imbottigliato.

Il nome dell'esercizio commerciale per il quale l'azienda produce il vino indica soltanto il luogo prevalente in cui quella bottiglia viene venduta.

Nei vini dolci, amabili ecc. la gradazione alcolometrica può essere indicata sommando a quella effettiva i gradi che il vino potrebbe ancora realizzare se gli zuccheri venissero fatti fermentare totalmente (p.es. 10+2% vol).

Etichetta puramente immaginaria

Un'etichetta può contenere anche raccomandazioni in merito all'abbinamento gastronomico (p.es. "ideale per arrosti e cacciagione"), la temperatura ottimale per il consumo, le modalità di servizio (p.es. "stappare alcune ore prima del consumo").


Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Storia - Storia della Romagna
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Aggiornamento: 21/08/2011