Erbario - Descrizione di alcune piante, 1

Descrizione di alcune piante,
tratta dall'opera del botanico Francesco Borsetta,
Per curarsi con le erbe, Modena 1942.

ACONITO. Pianta delle ranuncolacee, alta circa un metro, con radici tuberose, fusto eretto e cilindrico, foglie doppiamente palmate, fiori di colore azzurro cupo; l'intera pianta ha un sapore acre e un odore forte ed erbaceo. Cresce in tutta l'Europa e particolarmente in Svizzera e in Germania. La radice si raccoglie in agosto-settembre.

Aconito

AGAVE. Pianta ornamentale dal rizoma grosso e dalle foglie larghe, carnose, lunghe a volte anche più di un metro, terminanti in una punta spinosa. In mezzo alle foglie cresce uno scapo lunghissimo portante parecchi fiori di un colore grigiastro verde. La pianta è originaria del Messico e si è acclimatata specialmente sulle nostre coste della Sicilia, della Riviera, ove viene coltivata come pianta riccamente ornamentale. Fiorisce da giugno ad agosto e se ne usano le foglie e la radice.

Agave

ALLORO. (Lauro o Linorio) Arbusto sempre verde delle rosacee, con foglie sparse, colore verde chiaro di sopra, opache inferiormente, con fiori piccoli bianchi riuniti in grappoli più lunghi delle foglie con frutto violaceo, ovoidale a forma di bacca legnosa si coltiva ovunque come pianta ornamentale e se ne usano le foglie da raccogliersi nella fioritura che avviene da giugno a luglio.

ALTEA.  L'altea ha una radice della grossezza del pollice circa, di colore bianco cenere esternamente e bianco internamente. Lo stelo è diritto, cilindrico, fornito di foglie biancastre e angolari, i fiori sono bianchi. Nessun odore; sapore dolciastro. Cresce nei luoghi umidi e paludosi e anche nei prati. Le foglie e i fiori si raccolgono da giugno a luglio e le radici a settembre.

ANGELICA ARCANGELICA. Erba alta fino a 150 centimetri, con stelo striato e ramoso, foglie grandi, ovate, oblunghe, seghettate in modo irregolare. Fiori bianco-verdastri, raccolti a ombrella. Cresce nei luoghi umidi e ombrosi. In Lapponia serve per alimento. La radice, che si raccoglie a settembre, ha un sapore piacevolmente amaro, un po' pizzicante, e promuove la secrezione di molta saliva. Angelica

ANICE.  Pianta annua e bienne, originaria della Cina e del Giappone, coltivata in Italia nella regione litoranea e submontana. Fiorisce in luglio-agosto, ad ombrella raggiata. Se ne usano i semi da raccogliersi in agosto. Questi sono di colore grigio-verdastro piccoli, di odore gradevole, di sapore dolce e aromatico.

ARNICA. Pianta erbacea, perenne, che cresce nei prati e nei pascoli della zona montana ed alpina dell'Italia settentrionale e nei pascoli dell'Appennino. Ha fiori colore giallo oro, radice fibrosa e troncata, nerastra all'esterno e bianca all'interno. Fiorisce in estate dal maggio al luglio. Si usano radici e fiori: i fiori si raccolgono in giugno-luglio; le radici in autunno. Arnica

ASSENZIO. Pianta erbacea, perenne, fiorisce da luglio a settembre, con fiori a grappoli stretti come una pannocchia, giallognoli, con foglie biancastre, oblunghe, picciuolate, a contorno ovale. Cresce nei luoghi sassosi dei colli e dei monti. Se ne usano i fiori da raccogliersi in luglio-agosto.

Assenzio

BARDANA. Erba alta da un metro a un metro e mezzo, striata e ramosa con foglie picciuolate, a forma di cuore, verdi sopra e biancastre sotto, con fiori porporini, frutti ad acheno oblunghi e rugosi, sormontati da un pappo di setole giallastre, chiazzate di nero. Ha radice fittinosa. Cresce dal mare alla zona montana. Fiorisce in estate. Se ne usano le radici e le foglie da raccogliersi in primavera o autunno e da usarsi possibilmente fresche. Bardana
BELLADONNA. Erbacea, perenne, spontanea nei luoghi ombrosi; boschi, cespugli, nella regione montana e submontana. Fiorisce da maggio a settembre con fiordi a calice solitari, pendenti, di colore violaceo cupo e bianchi. Ha le foglie ovate, acute, grandicelle, alterne. Il frutto è una bacca rotonda simile a una piccola ciliegia, che passa dal colore verde al rosso e al nero lucido quando è matura. La radice è grossa e carnosa. Le foglie si raccolgono da giugno a luglio, le radici in ottobre. Tutta la pianta è velenosissima. Si usa l'estratto. Belladonna

BERGAMOTTO. II bergamotto costituisce una varietà dell'arancio e viene coltivato in Sicilia e in Calabria per la sua prelibata essenza che viene ricavata dalla corteccia del frutto.

Bergamotto

BIANCOSPINO. Arboscello spinoso, comunissimo lungo tutte le siepi, con foglie picciuolate, sparse, di colore verde lucido e con nervature a trasparenza. Fiorisce da aprile a maggio con fiori bianco-rosei, raggruppati in mazzetti, di odore forte, caratteristico per la sua acutezza. I frutti, che maturano da settembre a ottobre, sono grossi come piselli, carnosi, di colore rosso corallo, ovali, ombilicati. Si usano i fiori, da raccogliersi pochi giorni prima che appassiscano.

Biancospino

BORRANA o BORRAGINE. Pianta erbacea annua che cresce spontanea nei luoghi incolti e fra le macerie. Fiorisce in primavera e autunno. I fiori sono stellati di un bel colore azzurro, talvolta rosei o bianchi. Le foglie sono ovali coperte e ruvide. Si usano i fiori e le foglie da raccogliersi in aprile e settembre. Borragine

BRIONIA. (Zucca marina, vite bianca, barbone) Assai comune nelle siepi e nelle macchie. Ha fusti rampicanti, ramosi, con foglie palmate a cinque lobi triangolari. Fiorisce dal giugno all'agosto con fiori, bianco-giallastri a piccoli rametti. I frutti sono piccole bacche tonde colore rosso corallo. La radice è voluminosa a forma di fuso, bianca. È velenosa, si raccoglie a primavera.

CALAMO AROMATICO. Erbacea, perenne, alta da 60 centimetri a un metro, con radici sotterranee grosse, cilindriche, orizzontali, nodose. Le foglie radicali sono lunghe 40-50 centimetri, inguainanti, strette, a forma di spada a due taglienti. In mezzo alle foglie si diparte il fusto triangolare, coi fiori piccoli e verdastri. Il frutto assomiglia a una bacca contenente due o tre semi ovali. Fiorisce da maggio ad agosto. Originario dell'India occidentale si introdusse in Europa durante il secolo XVI. Vive nei fossi, nelle paludi, presso i fiumi, in quasi tutta Europa. Da noi abbonda specialmente nella vallata del Po e se ne raccoglie il rizoma (le radici) in primavera ed autunno: ha un odore simile a quello della canfora e un sapore quasi bruciante e amaro.

CENTAUREA o BIONDELLA. (Millefiori, scacciafebbre, china d'ltalia). Pianta annua, alta 20-40 centimetri, con fusto quadrangolare, superiormente ramoso. Foglie opposte, ovali, lanceolate. Fiori di un bel rosso o roseo donde il nome di eritrea che in greco significa rosso, numerosissimi, raccolti a mazzetti o falcetti. Vive nei pascoli e nelle brughiere e fiorisce da maggio a settembre. La si vede spesso anche sulle mura delle case di campagna, ed è abbondante specie negli oliveti. Essa ha molti caratteri con la genziana. Centaurea
CICUTA. Erba perenne delle ombrellifere molto simile al prezzemolo, che cresce nei luoghi ombrosi e nei ruderi. Emana un odore sgradevole ed è velenosissima. La si distingue dal prezzemolo perché il caule è macchiato di colore rossastro, i fiori sono bianchi, ed è alta anche fino a due metri. Se ne usa la tintura come calmante e in funzione antispasmodica. Cicuta
DULCAMARA. La forma particolare di questa pianta le ha dato anche il nome di solano rampicante. Cresce nei prati acquosi, nei boschi umidi o vicino alle siepi. È alta anche fino a due metri. Ha dei frutti rosso corallo e il suo stelo ha un odore forte e nauseante; il sapore è in principio amaro, poi dolciastro. Seccandosi, l'odore svanisce, ma il sapore si fa più forte. In dosi troppo abbondanti eccita vomiti, spasimi, convulsioni, delirio, stupore profondo, sudori abbondanti, flusso copioso di saliva. Le bacche poi contengono un veleno violento. Dulcamara

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