La
struttura produttiva provinciale si contraddistingue
a livello italiano per l'elevato peso che riveste l'agricoltura
sull'economia complessiva. Nella classifica delle provincie
italiane, quella di Forlì e Cesena si posiziona
al 11° posto (su 103), prima tra le province del
Centro-Nord.
Per comprendere le ragioni di questa vocazione produttiva
provinciale occorre tenere presente che molta dell'occupazione
agricola in realtà è concentrata in attività
legate all'agricoltura come la commercializzazione di
prodotti agricoli, e in attività legate all'allevamento
di animali, come ad esempio i mangimifici. Quando si
parla di attività agricole della nostra provincia
non si intende quindi solamente la coltivazione della
terra, la raccolta del prodotto o l'allevamento degli
animali, ma anche quelle attività che sono legate
ad esse: come la produzione di alimenti per animali,
o la vendita del prodotto sui mercati nazionali ed internazionali.
Nel suo complesso l'agricoltura, così come specificata,
nel 2000, dà occupazione a circa 21 mila persone,
pari al 13,5% degli addetti complessivi. Rispetto alle
province della regione questo valore risulta notevolmente
superiore, soprattutto se confrontato con Parma o Rimini.
Dal 1995, inoltre, l'agricoltura vede aumentare la propria
importanza. L'occupazione cresce infatti del 5%, pari
a circa 1.000 addetti in più, e questo in controtendenza
rispetto alla situazione nazionale e delle altre province
della regione, dove si registrano diminuzioni anche
evidenti. Gli addetti diminuiscono infatti di oltre
il 20% in Emilia Romagna (-30.000 occupati) e del 16%
in Italia (-213.000).
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