Indice

Percorso storico

Percorso geografico

Principali strade romane

Via Aemilia

Via Dismano

Via Cervese

Via Confine

Percorsi stradali romani


Principali strade romane
Principali strade romane

I Romani utilizzarono le piste già battute in passato (epoca protostorica).Una pista che da Roma arrivava a Rimini attraverso la valle del Tevere ed il valico del Furlo era la Via Flaminia. Altre piste (Via Popilia) assicurarono le comunicazioni tra i vari approdi.
Per stabilire la cronologia delle principali deduzioni coloniarie tra Savio e Ronco e il sistema stradale romano, è necessario partire dal 268 a.C., anno della fondazione di Rimini.
La centuriazione riminese si spostò dal Rubicone verso il Savio organizzandosi, dopo l'attività di Caio Flaminio a Cesena, in due settori: verso la riva sinistra del Savio, lungo la Via Dismano.

Via Aemilia

Con la costruzione di questa pista pedemontana che collegava gli sbocchi delle strade di fondovalle (187 a.C.) per opera del console Emilio Lepido, si prese veramente possesso dei territori agricoli della pianura. Infatti essa costituiva il principale asse di riferimento, il decumanus maximus, permettendo la suddivisione e la razionale messa a coltura dei terreni. Per evitare allagamenti, la via fu rialzata con un piano artificiale, lo stesso su cui passa oggi, per un percorso di circa 265 Km.
E tale fu la sua importanza per il territorio che attraversava diagonalmente e sempre in linea retta, che la regione già chiamata Gallia Cisalpina, prese il nome di "Emilia" (la Regio VIII Aemilia, con Augusto).

Via Dismano

I motivi che spinsero i coloni a bonificare quelle terre a sinistra del Savio furono la necessità di controllare una via di facile comunicazione con Ravenna, cioè la Via Dismano: infatti una linea costiera Rimini-Ravenna nel periodo della prima colonizzazione era ancora irrealizzabile per l'instabilità dei terreni paludosi. La via Dismano divenne poi la prosecuzione naturale verso Ravenna della Via del Savio che permetteva di raccogliere i traffici provenienti da Sarsina dall'alto bacino sia del Tevere che dell'Arno, infatti la fortuna dell'asse del Dismano negli anni fu proporzionale all'intensificazione dei traffici commerciali.

Via Cervese

La costruzione della Via Cervese risale forse alla seconda metà del II secolo a.C. e fu probabilmente opera del console Popilio Lenate.

Via Confine

Alcune ricerche hanno aperto la strada all'idea che già dal II° secolo a.C. si fosse progettata la prosecuzione della Via Flaminia verso nord e nord-est, su un asse su cui si trovavano importanti agglomerati e santuari. Nasce così una strada che dallo stesso porto di Rimini tocca alcuni centri tra cui Villalta, Pisignano, Russi, Bagnacavallo e Lugo, per arrivare poi ad Argenta nel territorio Veneto delle Alpi orientali. La strada tra Rimini ed Argenta, grazie agli approdi ai santuari che sorgevano nelle sue vicinanze, restò una pista importante per tutto l'evo antico, anche perché era il limite che segnava le aree colonizzate dai Romani.

La Romagna orientale in età romana
La Romagna orientale in età romana
  1. Bagnacavallo
  2. Russi
  3. Classis-Classe
  4. S. Pietro in Campiano
  5. Villalta
  6. S. Giorgio
  7. Martorano
  8. Bertinoro
  9. Meldola
  10. Lido di Classe
  11. Cervia
  12. Cesenatico
  13. Longiano
  14. Savignano sul Rubicone
  15. Sant'Arcangelo
  16. pista di prosecuzione della via Flaminia.
Frecce a linee tratteggiate: orientamenti centuriali; punto-linea: antica linea di costa; linee tratteggiate: piste praticate anche nell'età romana; linee continue raddoppiate: fiumi; linee continue: vie aperte o praticate in età romana.


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