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CHE COSA FA DI UN INDIVIDUO UN MASCHIO O UNA FEMMINA?
L'appartenenza a uno dei due sessi è determinata, anzitutto, a livello cellulare. Nel nucleo di ogni cellula umana sono presenti 46 cromosomi (il materiale genetico ereditario). Di questi cromosomi, 44 sono ordinabili in 22 coppie, e due in una coppia particolare, che è quella dei cromosomi sessuali: XX per la femmina e XY per il maschio (la loro forma assomiglia a una X e a una Y). Essi costituiscono il sesso genetico, scoperto nel 1923. Di tutte le cellule umane, solo quelle germinali (spermatozoi e ovuli) non hanno 46 cromosomi, ma solo 23 (questa divisione dei cromosomi si chiama meiosi). Cioè le cellule germinali hanno, dei 46 cromosomi, solo un cromosoma di ogni coppia, che raddoppierà in forza appunto dell'atto sessuale. La nascita di una persona umana è impossibile per partenogenesi (nascita senza padre), che invece è molto comune tra gli insetti (farfalle, cavallette, pidocchi...). Qualora un giorno diventasse possibile, per la donna, produrre una prole di sesso femminile, senza il concorso dell'uomo, certamente non le sarà mai possibile produrre da sola una prole di sesso maschile. Non solo, ma più alti sono i gradini della scala animale e più è necessario avere un rapporto sessuale per procreare. Tra i pesci, le spugne, le ostriche generalmente non c'è contatto sessuale dei corpi: la riproduzione dipende da fattori casuali come le correnti d'aria o d'acqua. Invece tutti i vertebrati (e molti invertebrati) hanno adottato il metodo più sicuro per garantirsi la fecondazione: quello di depositare le cellule maschili vicino a quelle femminili. Neppure le piante, che al 95% sono ermafrodite, si autofecondano. Il pistillo (femminile) di una pianta rigetta sempre il polline (maschile) che viene dalla stessa pianta. Curioso, in questo senso, il fatto che negli animali, a differenza delle piante, il sistema immunitario accetta solo ciò che trova geneticamente affine. L'ovulo della donna contiene quindi un solo cromosoma sessuale, che è sempre X (perché proviene dalla separazione della coppia XX), mentre lo spermatozoo contiene un cromosoma sessuale che può essere, al 50%, X o Y. Quando l'ovulo viene fecondato da uno spermatozoo con cromosoma X (ginosperma), nello zigote (la prima cellula embrionale) si forma la coppia XX e nascerà una femmina. Se invece lo spermatozoo ha un cromosoma Y (androsperma) si forma la coppia XY e nascerà un maschio. Durante la fecondazione il gamete maschile svolge la parte attiva, ma durante il nutrimento dell'embrione è il gamete femminile ad essere attivo. Il gamete maschile sembra sacrificare tutto alla velocità del movimento: di qui la necessità d'avere una dimensione piccola. Viceversa, le dimensioni di un ovulo sono superiori parecchie migliaia di volte a una qualunque altra cellula umana. La determinazione del sesso maschile, che dipende solo dal cromosoma Y, dovrebbe avere la stessa percentuale di quella del sesso femminile. Come mai allora nascono più maschi che femmine (101-108:100)? Perché gli spermatozoi con cromosoma Y, essendo meno pesanti degli altri, sono più veloci nel percorrere le vie genitali femminili e in maggior numero si avvicinano all'ovulo. Tuttavia nei casi di aborto spontaneo sono più frequenti gli embrioni maschi. Non solo, ma nel corso della vita si verifica che i neonati e i bambini maschi si ammalano più facilmente delle femmine; e nella maturità le donne vivono più a lungo degli uomini (tra gli ultraottuagenari sono il doppio). Questo lato debole del sesso maschile è forse dovuto al fatto che l'equilibrio genetico XY è meno perfetto di quello XX (ad es. la calvizie si presenta molto di più nell'uomo che nella donna). Tra l'altro, non è in tutti gli animali che lo spermatozoo Y decide il sesso del nascituro. Negli uccelli e nelle farfalle gli spermatozoi sono uguali, mentre l'uovo è di due tipi: quindi è la madre che decide il sesso del figlio. Detto questo, ora è bene precisare che i sessi, in realtà, sono circa una decina, da un punto di vista cromosomico. Oltre al maschio e alla femmina normali (XY e XX), vi è il maschio sterile (XX), la femmina sterile (X), l'ermafrodita (XX) e altri ancora. E' importante sapere queste cose per non avere brutte sorprese dopo il matrimonio. Tra l'altro i test per la determinazione del sesso nelle competizioni olimpiche sono una regola dal 1968: essi hanno lo scopo d'impedire la partecipazione alle gare femminili di atlete "mascoline" (ad es. la sciatrice austriaca Erika Skinegger, dopo un intervento, è diventata un uomo ed ha avuto due figli). |