NIETZSCHE L'idea di Cristianesimo

FRIEDRICH NIETZSCHE
Dall'ateismo all'irrazionalismo


IN MARGINE ALL'ANTICRISTO DI NIETZSCHE

(Si fa riferimento al volume edito da Newton, Roma 1992)

L'idea di Cristianesimo

L'idea che di cristianesimo ha Nietzsche è di tipo psicologico, non storico. Quand'egli infatti dice che il cristianesimo "s'è schierato dalla parte di tutto ciò che è debole, miserabile, malriuscito"(par. 5), dimentica sempre di aggiungere che il cristianesimo ha predicato questo in teoria, mentre in pratica, a partire almeno dalla svolta costantiniana, ha fatto esattamente il contrario.

Inoltre Nietzsche non comprende una cosa di fondamentale importanza: se il cristianesimo, predicando un'ideologia della rassegnazione o meglio della compassione, è riuscito a vincere l'ideologia del mondo greco-romano (che allora era considerato la quintessenza dell'umanità), ciò significa che tale mondo aveva delle contraddizioni così grandi che al suo interno, con gli strumenti teorico-pratici a disposizione, non vi era alcuna possibilità di risolverle. A ben guardare, in fondo, quasi tutto l'umanesimo predicato dal cristianesimo era già stato teorizzato dalla filosofia stoica ad esso precedente, eppure tale umanesimo era rimasto patrimonio dei soli ceti intellettuali, tra i quali vi furono anche dei "martiri", come p. es. Seneca. Quale fu la ragione di questo elitarismo della cultura umanistica classica? Non fu forse dovuto al fatto che tra teoria e prassi il vuoto era incolmabile?

Di quell'antico mondo Nietzsche vede solo gli aspetti psicologici della forza, della potenza ecc., e non vede assolutamente quelli socioculturali dell'ingiustizia, dello schiavismo, della discriminazione tra etnie, sessi, lingue, religioni... Non riesce neppure a collegare i due diversi aspetti.

Il fatto che il cristianesimo abbia introdotto i concetti di libero arbitrio e di coscienza personale del peccato, non dovrebbe essere considerato di per sé un regresso rispetto al fatalismo amorale della civiltà classica. Se l'uso che il cristianesimo fece di questi concetti non fosse stato, ad un certo punto, solo per fini di potere politico, probabilmente la civiltà europea avrebbe fatto grandi passi in avanti.

Ecco perché, in tal senso, sarebbe stato meglio contestare il cristianesimo sulle sue contraddizioni fra teoria e prassi e soprattutto sul tradimento politico del messaggio originario del Cristo. Nietzsche cioè sarebbe dovuto giungere alla conclusione che il cristianesimo è incapace di realizzare i valori che professa proprio perché nella sua culla vi è una profonda falsificazione del messaggio di Cristo ("falsificazione" vuol dire che nell'operarla non si è potuto fare a meno di tener conto di alcuni aspetti dell'"originale". La falsificazione non è mai una "totale negazione", poiché, se così fosse, il cristianesimo sarebbe stato frutto di una mera leggenda e non avrebbe certo surclassato i grandi miti pagani).

Si badi: se non si affronta la questione in maniera storica, si finisce col banalizzare anche l'analisi psicologica, perché se da un lato può essere vero che il cristianesimo è stato "la rovina di Pascal" (par. 5), in quanto il giovane Pascal era uno scienziato di grande talento; dall'altro però è difficile negare che il Pascal cristiano avesse raggiunto, proprio in virtù del cristianesimo, una maturità di pensiero particolarmente elevata, che in quanto scienziato sicuramente non aveva. Che poi tale acquisizione religiosa abbia portato Pascal anche a degli eccessi mistici, questo è un altro discorso: i limiti della sua vita e del suo pensiero religiosi non vanno imputati a lui più di quanto non debbano esserlo al cristianesimo in generale, a prescindere dalle diverse esperienze di fede (che nel suo caso furono gianseniste). Pascal resta senza dubbio molto meno irrazionalista di Kierkegaard. Lo stesso Nietzsche, pur col suo istinto ateistico, non si può dire che sia stato meno irrazionalista di Pascal. Religione e ateismo, presi astrattamente, come due idee che si escludono a vicenda, garantiscono ben poco sul piano umanistico.


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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Teorici
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Aggiornamento: 26/04/2015