L.R. 25 ottobre 1975, n. 70. Modifiche ed integrazioni alla L.R. 30 luglio 1973, n. 28, recante provvidenze per la vitivinicoltura. (G.U.R. 29 ottobre 1975, n. 47). Art. 1. L'Amministrazione regionale è autorizzata a disporre per l'anno 1975 anticipazioni fino all'ammontare massimo di lire 22.568 milioni a favore dell'Istituto regionale della vite e del vino per il prodotto ricevuto m consegna dalle cooperative agricole del settore vitivinicolo e loro consorzi, da consorzi agrari provinciali, nonché da altri enti, per gli enopoli dagli stessi gestiti ivi compresi quelli gestiti dall'Istituto medesimo, ai fini della distillazione agevolata disposta dalla Comunità economica europea nell'anno 1975 nelle misure appresso indicate: 1) lire 766,63 e lire 749,64 per grado e per ettolitro fissata a titolo di aiuto comunitario rispettivamente in base all'art. 6 del regolamento n. 267-75 del 31 gennaio 1975 e all'art. 6 del regolamento n. 1036-75 del 21 aprile 1975; 2) lire 725 per grado e per ettolitro determinata dal D.M. 5 giugno 1975, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 165 del 25 giugno 1975, del Ministro per l'agricoltura e le foreste di concerto con i Ministri per il tesoro e per l'industria, il commercio e l'artigianato per l'acquisto dell'alcool, ricavato dal vino consegnato dagli enti ammassatori, da parte dell'A.I.M.A. ai sensi del D.L. 24 febbraio 1975 n. 25, convertito, con modificazioni, nella L. 22 aprile 1975, n. 124. Art. 2. All'atto della riscossione delle anticipazioni di cui al precedente art. 1, l'Istituto regionale della vite e del vino provvederà a versare direttamente agli istituti ed alle aziende di credito, che hanno finanziato le operazioni di ammasso volontario delle uve prodotte nella vendemmia dell'anno 1974, un importo pari al 95% del prezzo di acquisto dei vini da pasto destinati alla distillazione e fissato, per grado e per ettolitro, in lire 1.316,14 ed in lire 1.299,48 rispettivamente sulla base dei regolamenti n. 267-1975 CEE e n. 1036-1975 CEE, moltiplicato per i quantitativi di vino avviati alle diverse operazioni di distillazione da ciascuno degli enti ammassatori di cui all'art. 1 della presente legge. Le somme versate dall'Istituto regionale della vite e del vino ai sensi del precedente comma saranno portate a decurtazione delle esposizioni debitorie dei singoli enti ammassatori nei confronti degli istituti finanziatori. Art. 3. Le anticipazioni di cui al precedente art. 1 saranno corrisposte all'Istituto regionale della vite e del vino sulla base di elenchi predisposti dall'Istituto medesimo e contenenti i dati relativi ai quantitativi di vino avviato alla distillazione da ciascuno degli enti ammassatori previsti dall'art. 1 della presente legge, l'indicazione dei quantitativi di alcool ceduti all'A.I.M.A. e non ancora pagati, nonché dei quantitativi di alcool giacenti nei magazzini in attesa di essere offerti all'A.I.M.A. per la cessione, l'ubicazione dei magazzini stessi e la documentazione rilasciata dall'U.T.I.F. competente per territorio a termini delle vigenti disposizioni per le distillazioni CEE. L'Istituto, non appena avrà riscosso dall'A.I.M.A. le somme concernenti l'aiuto comunitario e le vendite dell'alcool, verserà contestualmente in apposito capitolo dello stato di previsione dell'entrata del bilancio della Regione i relativi importi fino alla totale estinzione dell'anticipazione ricevuta. Gli amministratori ed i sindaci dell'Istituto regionale della vite e del vino sono personalmente responsabili dell'osservanza delle disposizioni contenute nel precedente comma. Art. 4. La misura del tasso di interesse previsto dall'art. 1 della L.R. 30 luglio 1973, n. 28, è elevata al 2,50%. Il tasso di interesse di cui al primo comma dell'art. 2 della L.R. 30 luglio 1973, n. 28, è fissato nella misura del 2,50% per la durata dei primi nove mesi dell'anticipazione e del 3,50% per i successivi tre mesi. Le anticipazioni bancarie hanno la durata di dodici mesi e sono concesse per l'intero prodotto conferito per la durata di sei mesi, per un quantitativo non superiore al 50% per i successivi tre mesi e per il 20% del prodotto stesso per i rimanenti tre mesi. Sulle operazioni di ammasso, lavorazione e vendita dei prodotti vitivinicoli eseguite dagli enti beneficiari delle agevolazioni di cui ai precedenti commi del presente articolo, l'Amministrazione regionale dispone periodici accertamenti. L'Istituto regionale per il credito alla cooperazione (I.R.C.A.C.), sulla base delle dotazioni finanziarie recate dal cap. 26851 del bilancio della Regione per l'esercizio finanziario in corso e da quelli corrispondenti per gli esercizi futuri, corrisponderà agli istituti ed alle aziende di credito, che finanziano le operazioni di ammasso volontario delle uve destinate alla vinificazione, una anticipazione pari all'80% dell'ammontare degli interessi previsti a carico della Regione per le operazioni di credito effettuate ai sensi degli artt. 1 e 2 della L.R. 30 luglio 1973, n. 28. Al pagamento della rimanente quota del 20%, l'I.R.C.A.C. provvederà a seguito della presentazione degli estratti conto da parte degli istituti ed aziende predetti. Agli enti ammassatori che usufruiscono delle agevolazioni di cui agli artt. 1 e 2 della citata L.R. 30 luglio 1973, n. 28, è fatto obbligo di trasmettere alla Presidenza della Regione - Amministrazione del bilancio ed agli Assessorati regionali del lavoro e della cooperazione e dell'agricoltura e delle foreste, con frequenza trimestrale a decorrere dal 30 novembre 1975, apposita certificazione, vistata dagli istituti finanziatori, contenente l'indicazione delle somme ricevute in anticipazione dagli istituti stessi e quelle versate sullo stesso conto quale ricavo delle vendite, da allegare ad una situazione nella quale risultino chiaramente indicate le anticipazioni erogate a favore dei conferenti e quant'altro occorre per fornire alle Amministrazioni interessate elementi certi di valutazione sull'andamento delle gestioni di ammasso. Tutti gli apparecchi di misurazione della gradazione zuccherina dei mosti debbono essere tarati e certificati dagli organi competenti per legge. Le stazioni rifrattometriche ai fini della determinazione degli zuccheri e tutti gli altri analoghi apparecchi debbono essere tarati, suggellati e sottoposti al controllo periodico dell'Istituto regionale della vite e del vino. In caso di inadempienze alle disposizioni di cui al presente articolo, gli organismi associativi non potranno essere ammessi per la successiva campagna di ammasso ai benefici di cui agli artt. 3, 4 e 5 della L.R. 30 luglio 1973, n. 28. Art. 5. Il contributo a favore dell'Istituto regionale per il credito alla cooperazione (I.R.C.A.C.) previsto dall'art. 12 della L.R. 11 aprile 1972, n. 27, e successive aggiunte e modificazioni, è elevato: a) di lire 2.600 milioni, per la concessione delle agevolazioni relative alle operazioni di rinnovo previste dal terzo comma dell'art. 2 della L.R. 30 luglio 1973, n. 28, e concernenti le anticipazioni ai conferenti per la vendemmia del 1974; b) di lire 4.400 milioni, per la concessione dei contributi previsti dall'art. 2 della L.R. 30 luglio 1973, n. 28, con le modificazioni ed aggiunte successive ivi comprese quelle previste dalla presente legge, da destinare a sostegno delle operazioni di conferimento per la vendemmia del 1975. Art. 6. (omissis) Art. 7. (omissis) Art. 8. (omissis) Art. 9. (omissis) Art. 10. (omissis) Art. 11. (omissis) Art. 12. (omissis) --------------------------------------------------------------------------------