STORIA DEL PANE A RAVENNA
"...dacci oggi il nostro pane quotidiano..."


LE VARIE FORME DEL PANE

Il pane di mais ha rappresentato per i contadini una alternativa al pane di frumento, più costoso e prezioso.

Spesso è composto da una miscela di farine gialla, di segale, frumento, impastate con latte tiepido, uovo, lievito, zucchero e sale.

Il pane ai fiocchi d'avena è ricco di importanti minerali e vitamine. Esso costituisce un alimento di gran pregio soprattutto per i bambini.

L'impasto prevede una mescolanza di farina di segale ed 1/5 di fiocchi d'avena croccanti.

Già ai tempi dei Romani era in uso arricchire il pane con i grassi.

Appunto il lardo è alla base del composto del pane coi ciccioli, poiché questi non sono altro che lardo tritato impastato con farina di segale, frumento, acqua, latte, semi di cumino, zucchero, sale e lievito.

Prima ancora dello zucchero era il miele il dolcificante diffuso presso le nostre popolazioni.

Prezioso, era riservato spesso ai malati o alla preparazione di pietanze speciali, come appunto il pane al miele, fatto anche di farina di frumento integrale, burro, lievito, acqua, zucchero e sale.

In tutte le culture, presso tutte le popolazioni del Mediterraneo, il pane è presente sotto forma di schiacciata, ovvero pane spianato, sia lievitato che no.

Le varianti sono moltissime, vanno dalla piada romagnola alla spianata sarda, come diversi sono gli ingredienti per impastare ed insaporire questo semplice pane che affonda le radici nell'antichità.

Il vorschlagbrot è un pane tipico della zona del Sud-Tirolo.

Proprio di queste zone è il pane che si presta ad una lunga conservazione, a causa della difficoltà che una volta si aveva per la cottura, specialmente nei rigidi inverni alpini.

E' composto per gran parte di farina di segale, coltivata nella zona, e caratteristico è il suo sapore di anice.

Testi di Umberto Foschi e Gianluca Missiroli


Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Storia - Storia locale
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Aggiornamento: 05/09/2011