Si tratta di un cantiere-evento che abbina ai lavori per la posa
della rete di teleriscaldamento nel centro storico del Comune un
itinerario culturale di riscoperta della tradizione dei canali e dei
mulini che caratterizzava la vecchia cittā.
La stessa acqua utilizzata oggi per produrre calore, infatti, muoveva
in passato le ruote di decine di mulini destinati soprattutto alla
lavorazione di grano, lana, pelle e seta. Reggio Emilia era una vera e
propria "cittā dell'acqua".
L'antico mulino polivalente della "Veza", in funzione dalla prima
metā del 1200 sino agli inizi dell'attuale, nel corso degli anni č stato
un mulino da grano, un filatoio, un follo per lavorare la tela, una
segheria per legnami, un pistrino per macinare la polvere da sparo. |

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