Notte al ghetto
Un altro giorno è disceso
all'occidente senza ritorno nell'insondabile profondità del tempo e già un altro uomo,
prigioniero dei suoi fratelli, è stato colpito: ora sogna il balsamo crepuscolare di una
mano che dai suoi occhi allontani le offese della giornata. Benefiche sono le tenebre al ghetto perché spengono negli sguardi gli orrori fissati alla luce. |
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Il buio rampante per le strade del ghetto avvolge i passanti nella sua sciarpa. Una macchina solitaria, saluto di un mondo perduto, divora la notte coi suoi occhi abbaglianti. Dolce notte che scenda sull'anima a lenire la piaga inasprita dal giorno. Per la via s'avvicina una fila di limpide ombre: sembra che inseguano un nero nastro intessuto di fili d'oro. |
Anonimo 1943