LA GRECIA TRA ORIENTE E OCCIDENTE
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1- La Pentecontaetia (478 - 431) I circa cinquant'anni di pace tra gli stati Greci - anni durante i quali essi svilupparono e portarono a compimento molti dei presupposti culturali e politici che avevano posto con le guerre persiane, ovvero con il trionfo davvero esaltante ottenuto sugli eserciti dell'Impero achemenide - costituiscono probabilmente il momento più 'classico' della stessa classicità greca!
Divideremo, qui avanti, gli anni della Pentecontaetia in due distinte fasi: a) da una parte quella che precede l'apparizione in politica di Pericle, senza dubbio il più grande stratego ateniese d'ogni tempo, e b) dall'altra invece quella dominata da una tale grande personalità (la cui vita si spinge peraltro fin nella prima fase della guerra contro Sparta). Ciononostante, la trattazione non si limiterà alla sola storia di Atene, coinvolgendo il più possibile anche gli altri stati greci. [1] Sono oggi universalmente noti - anche perché ci rimangono ancora alcune loro opere - solamente i tre più grandi 'genii' del teatro greco: Eschilo, Sofocle, Euripide. Il fatto che ci siano pervenute solo le opere di questi, non deve però farci credere che essi siano stati gli unici autori importanti del teatro greco. Ci sono d'altra parte giunti (assieme ai nomi di altri poeti tragici: uno per tutti quello di Frinico) anche dei frammenti di opere non loro. Né è da escludersi infine, che alcune tragedie pervenuteci come loro siano in realtà state scritte da autori differenti… Alcune opere euripidee, per esempio, sono oramai universalmente ritenute spurie. Non più unanime inoltre, è oggi l'attribuzione a Eschilo della celebre tragedia "Preometeo incatenato". |
a cura di Adriano Torricelli