LA GRECIA TRA ORIENTE E OCCIDENTE
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La Grecia classica:
Quello che analizzeremo qui avanti è un periodo cruciale per quanto riguarda le relazioni tra l'Oriente e l'Occidente, il momento nel quale i loro due destini iniziarono definitivamente a divergere. Lo scontro tra la Grecia classica e la grande potenza persiana, guidata da Serse, costituì infatti l'inizio di una lunga fase di separazione tra due blocchi politici e culturali che - pur nella loro profonda diversità - si erano, fino a quel momento, mantenuti in buone relazioni sia dal punto di vista culturale che da quello politico. Certo, non bisogna credere che, prima del conflitto persiano, i rapporti con i popoli dell'entroterra asiatico (soprattutto i Lidi) fossero del tutto pacifici e privi violenza, e nemmeno che dopo tale conflitto essi conoscessero una interruzione totale. E' un fatto tuttavia che, a partire da un tale evento, essi subirono una brusca degenerazione. Se, ad esempio, prima del 499 (anno in cui scoppiò la guerra tra le colonie greche asiatiche e gli eserciti di Serse) i rapporti politici con i vari regni orientali - i quali, da allora e per molto tempo, furono ricompresi all'interno del dominio persiano - erano sì ambivalenti, ma anche non infrequenti, a partire da tale data invece essi divennero estremamente rari, rimanendo inoltre, quando vi furono, quasi sempre segreti o comunque oggetto di profonda riprovazione. I fattori alla base di un tale conflitto e della separazione che ne seguì, furono essenzialmente due: a) prima di tutto, vi fu una precisa volontà espansionistica della Persia: uno stato tipicamente orientale nei suoi caratteri, sia per la sua enorme estensione che per le sue strutture interne; b) in secondo luogo poi, vi fu una consapevolezza sempre maggiore da parte delle poleis greche dei caratteri - tanto politici quanto culturali - alla base della propria identità: un fattore che ovviamente le rendeva estremamente insofferenti di fronte a qualsiasi dominazione e limitazione esterna, tanto più poi se proveniente da un impero vasto e 'impersonale' come quello persiano. Alla base delle guerre persiane quindi, non vi furono tanto - come si vedrà meglio più avanti - motivazioni legate ad interessi economici contingenti, quanto piuttosto un profondo desiderio di difendere e preservare quell'humus culturale e politico che i cambiamenti degli ultimi decenni avevano creato, e che col tempo era divenuto parte irrinunciabile della cultura e dell'identità greche. |
a cura di Adriano Torricelli