L'inviluppo complesso
t
= a
t
ej
t
può ovviamente essere espresso tramite le sue parti reale ed immaginaria:
t
= a
t
cos
t
+ ja
t
sin
t
= xc
t
+ jxs
t
.
I segnali
xc
t
= a
t
cos
t
ed
xs
t
= a
t
sin
t
prendono il nome di componenti analogiche di bassa frequenza di
x
t
per un motivo presto chiaro. Intanto sviluppiamo8.10 l'espressione del corrispondente segnale modulato:
x![]() ![]() |
= | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
= | xc![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Che sia vero anche il viceversa, può essere verificato in modo intuitivo, partendo
da
xct
e
xs
t
limitate in banda,
e moltiplicandole per coseno e seno. Quest'ultima osservazione ci mostra una
via per sintetizzare un segnale modulato in ampiezza, od angolarmente,
od entrambe le cose, mediante il semplice schema circuitale disegnato a fianco,
che si basa sulla conoscenza delle componenti analogiche di bassa frequenza,
che a loro volta sono ottenibili a partire da
a
t
e
t
.
Restano comunque (per ora) aperti i seguenti problemi: