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BASTA COL NUCLEARE

- La bomba di Hiroshima era di circa 20 Klt. Oggi i Paesi nucleari
dispongono di ogive con una potenza pari a oltre 20 Mgt.
- Se una bomba di 20 Mgt esplode su una città con 1 mil. di ab. e con
un’area di 250 kq, la città sarà rasa al suolo, i fabbricati e le
comunicazioni saranno distrutti fino a 500 kq, gli incendi investiranno un
territorio nel raggio di oltre 30 kq dall’epicentro dell’esplosione. La zone
contaminata si estenderà per centinaia di km in direzione dei venti
dominanti.
- Una zona colpita dall’atomica significa: enorme quantità di morti,
superstiti colpiti da malattie, nessuna assistenza medica, ogni produzione
distrutta-disorganizzata, niente viveri né acqua.
- Oggi nel mondo funzionano centinaia di aziende dell’industria atomica.
Verso il 2000 saranno alcune migliaia. Le misure di sicurezza che
garantiscono un normale funzionamento delle centrali nucleari sono state
messe a punto senza tener conto della possibilità di una guerra.
- Tutti sanno (vedi Cernobyl) che la contaminazione provocata dalla
distruzione di una centrale nucleare, nel primo mese dopo la catastrofe, è
paragonabile alle conseguenze di un’esplosione termonucleare pari a 1 Mgt.
Un anno dopo la radioattività in questa zona sarà decine di volte superiore
a causa della specifica azione dei materiali fissili dei reattori. La zone
colpita sarà di decine di migliaia di kq (più Stati saranno coinvolti).
Nessuno potrà sopravvivere in questa zona. Il tentativo di distruggere tali
centrali (ad uso civile), anche con una semplice guerra convenzionale,
dovrebbe essere considerato come un crimine equiparato all’uso delle armi
nucleari. (Senza considerare le centrali chimiche, biologiche,
farmaceutiche, dove possono essere presenti, in certe fasi lavorative,
batteri, veleni molto pericolosi).
- L’esplosione nucleare di una bomba sopra una foresta può far superare di
decine di volte le conseguenze dell’energia esplosiva. L’incendio sarà
accompagnato da forti venti, in quanto l’aria riscaldata si alzerà per
raggiungere gli strati superiori dell’atmosfera, mentre l’aria fredda
proveniente dai territori circostanti si precipiterà nella zona
dell’incendio. Un’immensa quantità di cenere andrà a finire nella
stratosfera, chiudendo la strada ai raggi solari. Quaranta giorni dopo
l’esplosione la temperatura media calerà di decine di gradi. Ci sarà un
lungo inverno.
- Oggi non esistono sistemi efficaci che assicurino la distruzione dei
missili nucleari poco dopo il loro lancio. Un sistema che vuole distruggere
le ogive nucleari deve essere efficace al 100%, altrimenti non serve a
niente.
- Normalmente gli obiettivi da colpire sono in una guerra nucleare: i
silos delle atomiche e le industrie che le producono, le fonti energetiche e
le riserve petrolifere. Per i silos l’esplosione deve avvenire in
superficie. Si formerà un enorme cratere e decine di migliaia di tonnellate
di materiale verranno sbriciolate e immesse nell’atmosfera sotto forma di
pulviscolo che giunge sino a 10-20 km di distanza.
- Per colpire gli obiettivi economici sono invece previste esplosioni a
bassa quota. Così la sfera di fuoco può raggiungere distanze maggiori.
Divampano incendi catastrofici, bruciano città e foreste, immense quantità
di fumo e fuliggine finiscono nell’atmosfera. Le migliaia di nubi si fondono
in un’unica coltre nera che avvolge il nostro pianeta a un’altezza tra gli 8
e i 30 km. Essa impedisce ai raggi solari di raggiungere la terra, provoca
il gelo in superficie, mentre la nube stessa di riscalda. Le piogge
diminuiscono perché gli strati di aria calda tendono a salire. Ci vorranno
dei mesi prima che cominci a diradarsi.
- Se un conflitto atomico scoppiasse adesso esploderebbero circa 11.000
testate nucleari, soprattutto nell’emisfero settentrionale. Dopo 40 giorni
dallo scoppio si avrà una riduzione media della temperatura di 13 gradi c.
(Con punte di - 51 in Scandinavia e Arabia Saudita).
- Dopo 8 mesi la coltre comincia ad assottigliarsi e ad avvicinarsi alla
superficie terrestre. Strati di aria calda avvolgono le cime delle montagne.
Nelle cime più alte si avrà una temperatura superiore a quella normale di
20° (Tibet), di 7° (Montagne rocciose), e di 5° (Ande). Cominciano a
sciogliersi le nevi e i ghiacciai: iniziano inondazioni di dimensioni
continentali.
- Dopo un anno strati di aria calda della coltre colpiscono quasi tutta la
terra: le temperatura questa volta saranno molto superiori a quelle normali.
In Scandinavia e Alaska + 30° rispetto alla normalità.
- I gas nocivi uniti all’oscurità, al freddo, alla ricaduta radioattiva,
all’eccesso di raggi ultravioletti, che si avrà dopo la scomparsa della
coltre nera, porteranno alla distruzione quasi totale dell’agricoltura
nell’emisfero nord. Le riserve alimentari nelle città basteranno per
pochissime settimane, poi si morirà di fame.
- L’acqua fresca mancherà, perché il terreno gelerà fino alla profondità
di circa 1 m. E in superficie la neve e il ghiaccio saranno contaminati.
- Per morire saranno sufficienti dosi di radiazioni inferiori a quelle che
oggi sono ritenute letali per uccidere una persona avendo subìto il freddo e
altri disagi e senza assistenza medica, si muore più facilmente. I danni al
midollo osseo causati dalla radiazioni accrescono la vulnerabilità e le
infezioni di ogni genere.
- Variazioni di temperatura saranno fatali per la fauna e la flora
tropicale, normalmente soggetta a sbalzi di temperatura insignificanti fra
il giorno e la notte, fra estate e inverno.
- La mancanza di luce causerà la distruzione del fitoplancton; questo
determinerà la scomparsa dello zooplancton. I pesci piccoli non troveranno
di che cibarsi, e così per i pesci più grossi.
- In tutte le esplosioni il fungo atomico si alzerà sino alla stratosfera,
occupando una zona avente un’altezza da 10-15 km sino a 30-40 km, a seconda
della potenza dello scoppio. L’effetto principale nella stratosfera
riguarderà l’ozono.
- A causa delle esplosioni nucleari nell’atmosfera si forma l’ossido di
azoto che favorisce la distruzione dell’ozono per alcuni mesi.
- 5000 tonn. di ossido (equivalente a 1 Mgt) possono distruggere sino a
5-10 mil. di tonn. di ozono. Poiché in tutta l’atmosfera sono contenuti
quasi 4 miliardi di tonn. Di ozono, una carica di 10.000 Mgt può bastare per
distruggere molte volte tutto lo strato di ozono.
- A Hiroshima ci furono venti sino a 50 m al secondo.
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