Deve esserci un fascino particolare nelle saghe se dall'alba dei tempi gli uomini continuano a raccontarsi e ad emozionarsi davanti a racconti che si ripetono, che si susseguono, che si ampliano, che cambiano.
Da quello che succedeva nell'antica Roma e nell'antica Grecia, con le imprese eroiche di grandi personaggi, passando per il Medioevo, con le gesta di cavalieri e capitani, fino ai nostri giorni. Un presente magari meno epico, meno aulico, ma ugualmente incentrato sulla narrazione, sul ciclo, sul ritorno di personaggi, di vicende, di storie. è quello che avviene nel mondo della letteratura o, meglio ancora, nel mondo del cinema: Star Wars, Il Signore degli Anelli, Harry Potter, non sono semplici titoli di film o di libri, sono imperi, universi dell'intrattenimento, con comunità vastissime e informatissime di utenti, con ramificazione in ogni spazio multimediale.
La stessa cosa che avviene con il mondo dei videogiochi. Gli esempi più recenti sono quelli che portano il nome di The Legend of Zelda e Assassin's Creed, ma per fare un esempio meno noto possiamo tirare in ballo The Elder Scrolls V: Skyrim, videogame del 2011sviluppato da Bethesda, che ha introdotto un mondo fantasy straordinariamente dettagliato e aperto, capace di vendere oltre 30 milioni di copie. Il successo si spiega con un coinvolgimento dei giocatori che viene alimentato dalla capacità di esplorare in profondità questo universo, generando una sensazione di appartenenza e di scoperta continua, che si rinnova ad ogni capitolo della saga. La stessa ricetta vincente la troviamo nel mondo del gambling, la filiera del gioco d'azzardo pubblico e legale, che si ispira spesso al mondo del cinema e delle serie tv e ne riproduce la ciclicità, le saghe. Un esempio è la famosa slot online Pirots, arrivata di recente al terzo capitolo. Ideata da Elk Studios, si tratta di una slot caratterizzata da pappagalli colorati e ambientazioni esotiche dove i protagonisti si trasformano in cowboy del Far West.
Personaggi, vicende, temi a cui lo spettatore si lega, a cui il giocatore si affeziona. Un meccanismo che può essere spiegato anche dal punto di vista psicologico: la stessa struttura ciclica delle saghe, che spesso conclude un capitolo lasciando aperte nuove strade per il futuro, alimenta nei fan una costante curiosità e un desiderio di anticipazione. è il concetto, studiato anche in ambito di storytelling, di "closure delayed" ovvero di chiusura ritardata: quando una storia si sviluppa nel corso di anni, le persone rimangono coinvolte emotivamente, poiché desiderano vedere risolti i conflitti e le questioni lasciate in sospeso. La ripetizione di certi elementi, poi, rafforza la famigliarità e il legame con il pubblico, basti pensare quello che succede in Harry Potter, dove gli utenti ritrovano ripetutamente i valori di amicizia, coraggio e lotta contro il male. Una ripetizione che diventa a suo modo rassicurante e che crea una sensazione di continuità e sicurezza.
Un ruolo fondamentale è rivestito quindi dai personaggi, che devono essere complessi, profondi, capaci di cambiare, crescere, evolvere durante l'arco narrativo. è quello che succede in Star Wars con profili come Luke Skywalker, Han Solo e Leia Organa oppure, per citare i grandi personaggi del cinema e del gaming, con James Bond o Tomb Raider, con tutti i supereroi dell'universo Marvel.
Personaggi che permettono ad alcune saghe di vincere la sfida con il tempo. Il caso di Jurassic Park è abbastanza emblematico: uscito nel 1993, ha visto l'ultimo reboot 23 anni dopo, nel 2015, con un incasso da 1,6 miliardi di euro.
Perché le saghe sono soprattutto una fonte di guadagno. Ma soprattutto di emozioni. E in fondo per noi sono quelle che contano.
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