LA QUESTIONE DEL NATALE

MITI E LEGGENDE DI QUESTA FESTIVITA'


IL CENSIMENTO

Icona bizantina, Monastero Dohiariou, Monte Athos

Mai nessun imperatore ne organizzò uno imponendo alla gente di trasferirsi nei rispettivi luoghi di provenienza, per tornare poi nei posti dove aveva preso residenza o domicilio.

I censimenti venivano fatti per motivi fiscali e militari: sin dal 366 a.C. se ne facevano ogni cinque anni (nelle province quando occorreva). Normalmente era sufficiente recarsi davanti al censore locale, dichiarando la propria situazione familiare e patrimoniale.

Se Giuseppe avesse avuto delle proprietà a Betlemme, amministrate da schiavi o servi (il che potrebbe spiegare il viaggio), Gesù non sarebbe nato in una grotta.

Non avrebbe avuto senso far fare un viaggio di 130 km a una donna che stava per partorire.

Normalmente era sufficiente la presenza del capofamiglia per la registrazione della situazione familiare e patrimoniale.

Ai romani non interessava sapere se Giuseppe apparteneva alla "casa di Davide".

I censimenti di allora non avevano luogo in un giorno fissato: occorrevano settimane, a volte mesi, per cui non c'era una particolare urgenza.

D'inverno le piogge rendevano le strade impraticabili.

A quei tempi gli ebrei della Galilea si recavano in Giudea solo in occasione delle grandi festività e possibilmente in grandi carovane, per non rischiare d'essere assalite dai predoni (Lc 10,30).

Non si spiega il motivo per cui, non esistendo una festa solenne al momento della nascita di Gesù, non si riuscì a trovare un alloggio libero dove far partorire Maria. Elisabetta, peraltro, alloggiava a pochi km da Betlemme.

Dal censimento di Quirinio, nel 6 d.C., che fu di beni non di popolazione, non risulta coinvolta anche la Galilea (governata da Erode Antipa), ma solo Giudea, Idumea, Samaria e Siria.

Luca in sostanza si è servito del censimento per far accadere la nascita di Gesù a Betlemme, paese in cui era nato Davide.

In ogni caso, se è esistito un censimento ai tempi di Gesù, questo non può essere accaduto che almeno una decina d'anni dopo la sua nascita.

A tale censimento si ribellarono gli ebrei di Giudea e Samaria, capeggiati da Giuda detto "il galileo". Nel 6 d.C. fu fondato in Galilea il partito degli zeloti, i cui leaders erano appunto Giuda e il fariseo Zadok.

Secondo At 5,37 Giuda morì nella rivolta anti-fiscale; il procuratore Alessandro (46-48 d.C.) fece crocifiggere anche due suoi figli: Giacobbe e Simone.

Una tesi sostiene che il censimento potrebbe essere stato confuso con un giuramento di fedeltà all'impero voluto da Roma nel 7 a.C., per garantirsi la sottomissione dei sudditi di Erode il Grande, dopo che questi aveva condotto un'azione militare contro i nabatei.


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Enrico Galavotti - Homolaicus - Religioni - Nuovo Testamento
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