CAPITOLO

FRASI

CAPITOLO XXI - Frase n. 1

La vecchia era corsa a ubbidire e a comandare, con l'autorità di quel nome che, da chiunque fosse pronunziato in quel luogo, li faceva spicciar tutti; perché a nessuno veniva in testa che ci fosse uno tanto ardito da servirsene falsamente.

CAPITOLO XXI - Frase n. 2

Si trovò infatti alla Malanotte un po' prima che la carrozza ci arrivasse; e vistala venire, uscí di bussola, fece segno al cocchiere che fermasse, s'avvicinò allo sportello; e al Nibbio, che mise il capo fuori, riferí sottovoce gli ordini del padrone.

CAPITOLO XXI - Frase n. 3

Lucia, al fermarsi della carrozza, si scosse, e rinvenne da una specie di letargo.

CAPITOLO XXI - Frase n. 4

Si sentí da capo rimescolare il sangue, spalancò la bocca e gli occhi, e guardò.

CAPITOLO XXI - Frase n. 5

Il Nibbio s'era tirato indietro; e la vecchia, col mento sullo sportello, guardando Lucia, diceva: - venite, la mia giovine; venite, poverina; venite con me, che ho ordine di trattarvi bene e di farvi coraggio.

CAPITOLO XXI - Frase n. 6

Al suono d'una voce di donna, la poverina provò un conforto, un coraggio momentaneo; ma ricadde subito in uno spavento piú cupo.

CAPITOLO XXI - Frase n. 7

- Chi siete? - disse con voce tremante, fissando lo sguardo attonito in viso alla vecchia.

CAPITOLO XXI - Frase n. 8

- Venite, venite, poverina, - andava questa ripetendo.

CAPITOLO XXI - Frase n. 9

Il Nibbio e gli altri due, argomentando dalle parole e dalla voce cosí straordinariamente raddolcita di colei, quali fossero l'intenzioni del signore, cercavano di persuader con le buone l'oppressa a ubbidire.

CAPITOLO XXI - Frase n. 10

Ma lei seguitava a guardar fuori; e benché il luogo selvaggio e sconosciuto, e la sicurezza de' suoi guardiani non le lasciassero concepire speranza di soccorso, apriva non ostante la bocca per gridare; ma vedendo il Nibbio far gli occhiacci del fazzoletto, ritenne il grido, tremò, si storse, fu presa e messa nella bussola.

CAPITOLO XXI - Frase n. 11

Dopo, c'entrò la vecchia; il Nibbio disse ai due altri manigoldi che andassero dietro, e prese speditamente la salita, per accorrere ai comandi del padrone.

CAPITOLO XXI - Frase n. 12

- Chi siete? - domandava con ansietà Lucia al ceffo sconosciuto e deforme: - perché son con voi? dove sono? dove mi conducete?

CAPITOLO XXI - Frase n. 13

- Da chi vuol farvi del bene, - rispondeva la vecchia, - da un gran...

CAPITOLO XXI - Frase n. 14

Fortunati quelli a cui vuol far del bene! Buon per voi, buon per voi.

CAPITOLO XXI - Frase n. 15

Non abbiate paura, state allegra, ché m'ha comandato di farvi coraggio.

CAPITOLO XXI - Frase n. 16

Glielo direte, eh? che v'ho fatto coraggio?

CAPITOLO XXI - Frase n. 17

- Chi è? perché? che vuol da me? Io non son sua.

CAPITOLO XXI - Frase n. 18

Ditemi dove sono; lasciatemi andare; dite a costoro che mi lascino andare, che mi portino in qualche chiesa.

CAPITOLO XXI - Frase n. 19

Oh! voi che siete una donna, in nome di Maria Vergine...!

CAPITOLO XXI - Frase n. 20

Quel nome santo e soave, già ripetuto con venerazione ne' primi anni, e poi non piú invocato per tanto tempo, né forse sentito proferire, faceva nella mente della sciagurata che lo sentiva in quel momento, un'impressione confusa, strana, lenta, come la rimembranza della luce, in un vecchione accecato da bambino.

CAPITOLO XXI - Frase n. 21

Intanto l'innominato, ritto sulla porta del castello, guardava in giú; e vedeva la bussola venir passo passo, come prima la carrozza, e avanti, a una distanza che cresceva ogni momento, salir di corsa il Nibbio.

CAPITOLO XXI - Frase n. 22

Quando questo fu in cima, il signore gli accennò che lo seguisse; e andò con lui in una stanza del castello.

CAPITOLO XXI - Frase n. 23

- Ebbene? - disse, fermandosi lí.

CAPITOLO XXI - Frase n. 24

- Tutto a un puntino, - rispose, inchinandosi, il Nibbio: - l'avviso a tempo, la donna a tempo, nessuno sul luogo, un urlo solo, nessuno comparso, il cocchiere pronto, i cavalli bravi, nessun incontro: ma...

CAPITOLO XXI - Frase n. 25

- Ma che?

CAPITOLO XXI - Frase n. 26

- Ma...

CAPITOLO XXI - Frase n. 27

dico il vero, che avrei avuto piú piacere che l'ordine fosse stato di darle una schioppettata nella schiena, senza sentirla parlare, senza vederla in viso.

CAPITOLO XXI - Frase n. 28

- Cosa? cosa? che vuoi tu dire?

CAPITOLO XXI - Frase n. 29

- Voglio dire che tutto quel tempo, tutto quel tempo...

CAPITOLO XXI - Frase n. 30

M'ha fatto troppa compassione.

CAPITOLO XXI - Frase n. 31

- Compassione! Che sai tu di compassione? Cos'è la compassione?

CAPITOLO XXI - Frase n. 32

- Non l'ho mai capito cosí bene come questa volta: è una storia la compassione un poco come la paura: se uno la lascia prender possesso, non è piú uomo.

CAPITOLO XXI - Frase n. 33

- Sentiamo un poco come ha fatto costei per moverti a compassione.

CAPITOLO XXI - Frase n. 34

- O signore illustrissimo! tanto tempo...! piangere, pregare, e far cert'occhi, e diventar bianca bianca come morta, e poi singhiozzare, e pregar di nuovo, e certe parole...

CAPITOLO XXI - Frase n. 35

" Non la voglio in casa costei, - pensava intanto l'innominato.

CAPITOLO XXI - Frase n. 36

- Sono stato una bestia a impegnarmi; ma ho promesso, ho promesso.

CAPITOLO XXI - Frase n. 37

Quando sarà lontana...

CAPITOLO XXI - Frase n. 38

" E alzando la testa, in atto di comando, verso il Nibbio, - ora, - gli disse, - metti da parte la compassione: monta a cavallo, prendi un compagno, due se vuoi; e va' di corsa a casa di quel don Rodrigo che tu sai.

CAPITOLO XXI - Frase n. 39

Digli che mandi...

CAPITOLO XXI - Frase n. 40

ma subito subito, perché altrimenti...

CAPITOLO XXI - Frase n. 41

Ma un altro no interno piú imperioso del primo gli proibí di finire.

CAPITOLO XXI - Frase n. 42

- No, - disse con voce risoluta, quasi per esprimere a se stesso il comando di quella voce segreta, - no: va' a riposarti; e domattina...

CAPITOLO XXI - Frase n. 43

farai quello che ti dirò!

CAPITOLO XXI - Frase n. 44

" Un qualche demonio ha costei dalla sua, - pensava poi, rimasto solo, ritto, con le braccia incrociate sul petto, e con lo sguardo immobile sur una parte del pavimento, dove il raggio della luna, entrando da una finestra alta, disegnava un quadrato di luce pallida, tagliata a scacchi dalle grosse inferriate, e intagliata piú minutamente dai piccoli compartimenti delle vetriate.

CAPITOLO XXI - Frase n. 45

- Un qualche demonio, o...

CAPITOLO XXI - Frase n. 46

un qualche angelo che la protegge...

CAPITOLO XXI - Frase n. 47

Compassione al Nibbio!...

CAPITOLO XXI - Frase n. 48

Domattina, domattina di buon'ora, fuor di qui costei; al suo destino, e non se ne parli piú, e, - proseguiva tra sé, con quell'animo con cui si comanda a un ragazzo indocile, sapendo che non ubbidirà, - e non ci si pensi piú.

CAPITOLO XXI - Frase n. 49

Quell'animale di don Rodrigo non mi venga a romper la testa con ringraziamenti; che...

CAPITOLO XXI - Frase n. 50

non voglio piú sentir parlar di costei.

CAPITOLO XXI - Frase n. 51

L'ho servito perché...

CAPITOLO XXI - Frase n. 52

perché ho promesso: e ho promesso perché...

CAPITOLO XXI - Frase n. 53

è il mio destino.

CAPITOLO XXI - Frase n. 54

Ma voglio che me lo paghi bene questo servizio, colui.

CAPITOLO XXI - Frase n. 55

Vediamo un poco...

CAPITOLO XXI - Frase n. 56

"

CAPITOLO XXI - Frase n. 57

E voleva almanaccare cosa avrebbe potuto richiedergli di scabroso, per compenso, e quasi per pena; ma gli si attraversaron di nuovo alla mente quelle parole: compassione al Nibbio! "Come può aver fatto costei? - continuava, strascinato da quel pensiero.

CAPITOLO XXI - Frase n. 58

- Voglio vederla...

CAPITOLO XXI - Frase n. 59

Eh! no...

CAPITOLO XXI - Frase n. 60

Sí, voglio vederla ".

CAPITOLO XXI - Frase n. 61

E d'una stanza in un'altra, trovò una scaletta, e su a tastone, andò alla camera della vecchia, e picchiò all'uscio con un calcio.

CAPITOLO XXI - Frase n. 62

- Chi è?

CAPITOLO XXI - Frase n. 63

- Apri.

CAPITOLO XXI - Frase n. 64

A quella voce, la vecchia fece tre salti; e subito si sentí scorrere il paletto negli anelli, e l'uscio si spalancò.

CAPITOLO XXI - Frase n. 65

L'innominato, dalla soglia, diede un'occhiata in giro; e, al lume d'una lucerna che ardeva sur un tavolino, vide Lucia rannicchiata in terra, nel canto il piú lontano dall'uscio.

CAPITOLO XXI - Frase n. 66

- Chi t'ha detto che tu la buttassi là come un sacco di cenci, sciagurata? - disse alla vecchia, con un cipiglio iracondo.

CAPITOLO XXI - Frase n. 67

- S'è messa dove le è piaciuto, - rispose umilmente colei: - io ho fatto di tutto per farle coraggio: lo può dire anche lei; ma non c'è stato verso.

CAPITOLO XXI - Frase n. 68

- Alzatevi, - disse l'innominato a Lucia, andandole vicino.

CAPITOLO XXI - Frase n. 69

Ma Lucia, a cui il picchiare, l'aprire, il comparir di quell'uomo, le sue parole, avevan messo un nuovo spavento nell'animo spaventato, stava piú che mai raggomitolata nel cantuccio, col viso nascosto tra le mani, e non movendosi, se non che tremava tutta.

CAPITOLO XXI - Frase n. 70

- Alzatevi, ché non voglio farvi del male...

CAPITOLO XXI - Frase n. 71

e posso farvi del bene, - ripeté il signore...

CAPITOLO XXI - Frase n. 72

- Alzatevi! - tonò poi quella voce, sdegnata d'aver due volte comandato invano.

CAPITOLO XXI - Frase n. 73

Come rinvigorita dallo spavento, l'infelicissima si rizzò subito inginocchioni; e giungendo le mani, come avrebbe fatto davanti a un'immagine, alzò gli occhi in viso all'innominato, e riabbassandoli subito, disse: - son qui: m'ammazzi.

CAPITOLO XXI - Frase n. 74

- V'ho detto che non voglio farvi del male, - rispose, con voce mitigata, l'innominato, fissando quel viso turbato dall'accoramento e dal terrore.

CAPITOLO XXI - Frase n. 75

- Coraggio, coraggio, - diceva la vecchia: - se ve lo dice lui, che non vuol farvi del male...

CAPITOLO XXI - Frase n. 76

- E perché, - riprese Lucia con una voce, in cui, col tremito della paura, si sentiva una certa sicurezza dell'indegnazione disperata, - perché mi fa patire le pene dell'inferno? Cosa le ho fatto io?...

CAPITOLO XXI - Frase n. 77

- V'hanno forse maltrattata? Parlate.

CAPITOLO XXI - Frase n. 78

- Oh maltrattata! M'hanno presa a tradimento, per forza! perché? perché m'hanno presa? perché son qui? dove sono? Sono una povera creatura: cosa le ho fatto? In nome di Dio...

CAPITOLO XXI - Frase n. 79

- Dio, Dio, - interruppe l'innominato: - sempre Dio: coloro che non possono difendersi da sé, che non hanno la forza, sempre han questo Dio da mettere in campo, come se gli avessero parlato.

CAPITOLO XXI - Frase n. 80

Cosa pretendete con codesta vostra parola? Di farmi...? - e lasciò la frase a mezzo.

CAPITOLO XXI - Frase n. 81

- Oh Signore! pretendere! Cosa posso pretendere io meschina, se non che lei mi usi misericordia? Dio perdona tante cose, per un'opera di misericordia! Mi lasci andare; per carità mi lasci andare! Non torna conto a uno che un giorno deve morire di far patir tanto una povera creatura.

CAPITOLO XXI - Frase n. 82

Oh! lei che può comandare, dica che mi lascino andare! M'hanno portata qui per forza.

CAPITOLO XXI - Frase n. 83

Mi mandi con questa donna a *** dov'è mia madre.

CAPITOLO XXI - Frase n. 84

Oh Vergine santissima! mia madre! mia madre, per carità, mia madre! Forse non è lontana di qui...

CAPITOLO XXI - Frase n. 85

ho veduto i miei monti! Perché lei mi fa patire? Mi faccia condurre in una chiesa.

CAPITOLO XXI - Frase n. 86

Pregherò per lei, tutta la mia vita.

CAPITOLO XXI - Frase n. 87

Cosa le costa dire una parola? Oh ecco! vedo che si move a compassione: dica una parola, la dica.

CAPITOLO XXI - Frase n. 88

Dio perdona tante cose, per un'opera di misericordia!

CAPITOLO XXI - Frase n. 89

" Oh perché non è figlia d'uno di que' cani che m'hanno bandito! - pensava l'innominato: - d'uno di que' vili che mi vorrebbero morto! che ora godrei di questo suo strillare; e in vece...

CAPITOLO XXI - Frase n. 90

"

CAPITOLO XXI - Frase n. 91

- Non iscacci una buona ispirazione! - proseguiva fervidamente Lucia, rianimata dal vedere una cert'aria d'esitazione nel viso e nel contegno del suo tiranno.

CAPITOLO XXI - Frase n. 92

- Se lei non mi fa questa carità, me la farà il Signore: mi farà morire, e per me sarà finita; ma lei!...

CAPITOLO XXI - Frase n. 93

Forse un giorno anche lei...

CAPITOLO XXI - Frase n. 94

Ma no, no; pregherò sempre io il Signore che la preservi da ogni male.

CAPITOLO XXI - Frase n. 95

Cosa le costa dire una parola? Se provasse lei a patir queste pene...!

CAPITOLO XXI - Frase n. 96

- Via, fatevi coraggio, - interruppe l'innominato, con una dolcezza che fece strasecolar la vecchia.

CAPITOLO XXI - Frase n. 97

- V'ho fatto nessun male? V'ho minacciata?

CAPITOLO XXI - Frase n. 98

- Oh no! Vedo che lei ha buon cuore, e che sente pietà di questa povera creatura.

CAPITOLO XXI - Frase n. 99

Se lei volesse, potrebbe farmi paura piú di tutti gli altri, potrebbe farmi morire; e in vece mi ha...

CAPITOLO XXI - Frase n. 100

un po' allargato il cuore.

CAPITOLO XXI - Frase n. 101

Dio gliene renderà merito.

CAPITOLO XXI - Frase n. 102

Compisca l'opera di misericordia: mi liberi, mi liberi.

CAPITOLO XXI - Frase n. 103

- Domattina...

CAPITOLO XXI - Frase n. 104

- Oh mi liberi ora, subito...

CAPITOLO XXI - Frase n. 105

- Domattina ci rivedremo, vi dico.

CAPITOLO XXI - Frase n. 106

Via, intanto fatevi coraggio.

CAPITOLO XXI - Frase n. 107

Riposate.

CAPITOLO XXI - Frase n. 108

Dovete aver bisogno di mangiare.

CAPITOLO XXI - Frase n. 109

Ora ve ne porteranno.

CAPITOLO XXI - Frase n. 110

- No, no; io moio se alcuno entra qui: io moio.

CAPITOLO XXI - Frase n. 111

Mi conduca lei in chiesa...

CAPITOLO XXI - Frase n. 112

que' passi Dio glieli conterà.

CAPITOLO XXI - Frase n. 113

- Verrà una donna a portarvi da mangiare, - disse l'innominato; e dettolo, rimase stupito anche lui che gli fosse venuto in mente un tal ripiego, e che gli fosse nato il bisogno di cercarne uno, per rassicurare una donnicciola.

CAPITOLO XXI - Frase n. 114

- E tu, - riprese poi subito, voltandosi alla vecchia, - falle coraggio che mangi; mettila a dormire in questo letto: e se ti vuole in compagnia, bene; altrimenti, tu puoi ben dormire una notte in terra.

CAPITOLO XXI - Frase n. 115

Falle coraggio, ti dico; tienla allegra.

CAPITOLO XXI - Frase n. 116

E che non abbia a lamentarsi di te!

CAPITOLO XXI - Frase n. 117

Cosí detto, si mosse rapidamente verso l'uscio.

CAPITOLO XXI - Frase n. 118

Lucia s'alzò e corse per trattenerlo, e rinnovare la sua preghiera; ma era sparito.

CAPITOLO XXI - Frase n. 119

- Oh povera me! Chiudete, chiudete subito -.

CAPITOLO XXI - Frase n. 120

E sentito ch'ebbe accostare i battenti e scorrere il paletto, tornò a rannicchiarsi nel suo cantuccio.

CAPITOLO XXI - Frase n. 121

- Oh povera me! - esclamò di nuovo singhiozzando: - chi pregherò ora? Dove sono? Ditemi voi, ditemi per carità, chi è quel signore...

CAPITOLO XXI - Frase n. 122

quello che m'ha parlato?

CAPITOLO XXI - Frase n. 123

- Chi è, eh? chi è? Volete ch'io ve lo dica.

CAPITOLO XXI - Frase n. 124

Aspetta ch'io te lo dica.

CAPITOLO XXI - Frase n. 125

Perché vi protegge, avete messo su superbia; e volete esser soddisfatta voi, e farne andar di mezzo me.

CAPITOLO XXI - Frase n. 126

Domandatene a lui.

CAPITOLO XXI - Frase n. 127

S'io vi contentassi anche in questo, non mi toccherebbe di quelle buone parole che avete sentite voi.

CAPITOLO XXI - Frase n. 128

- Io son vecchia, son vecchia, - continuò, mormorando tra i denti.

CAPITOLO XXI - Frase n. 129

- Maledette le giovani, che fanno bel vedere a piangere e a ridere, e hanno sempre ragione -.

CAPITOLO XXI - Frase n. 130

Ma sentendo Lucia singhiozzare, e tornandole minaccioso alla mente il comando del padrone, si chinò verso la povera rincantucciata, e, con voce raddolcita, riprese: - via, non v'ho detto niente di male: state allegra.

CAPITOLO XXI - Frase n. 131

Non mi domandate di quelle cose che non vi posso dire; e del resto, state di buon animo.

CAPITOLO XXI - Frase n. 132

Oh se sapeste quanta gente sarebbe contenta di sentirlo parlare come ha parlato a voi! State allegra, che or ora verrà da mangiare; e io che capisco...

CAPITOLO XXI - Frase n. 133

nella maniera che v'ha parlato, ci sarà della roba buona.

CAPITOLO XXI - Frase n. 134

E poi anderete a letto, e...

CAPITOLO XXI - Frase n. 135

mi lascerete un cantuccino anche a me, spero, - soggiunse, con una voce, suo malgrado, stizzosa.

CAPITOLO XXI - Frase n. 136

- Non voglio mangiare, non voglio dormire.

CAPITOLO XXI - Frase n. 137

Lasciatemi stare; non v'accostate; non partite di qui!

CAPITOLO XXI - Frase n. 138

- No, no, via, - disse la vecchia, ritirandosi, e mettendosi a sedere sur una seggiolaccia, donde dava alla poverina certe occhiate di terrore e d'astio insieme; e poi guardava il suo covo, rodendosi d'esserne forse esclusa per tutta la notte, e brontolando contro il freddo.

CAPITOLO XXI - Frase n. 139

Ma si rallegrava col pensiero della cena, e con la speranza che ce ne sarebbe anche per lei.

CAPITOLO XXI - Frase n. 140

Lucia non s'avvedeva del freddo, non sentiva la fame, e come sbalordita, non aveva de' suoi dolori, de' suoi terrori stessi, che un sentimento confuso, simile all'immagini sognate da un febbricitante.

CAPITOLO XXI - Frase n. 141

Si riscosse quando sentí picchiare; e, alzando la faccia atterrita, gridò: - chi è? chi è? Non venga nessuno!

CAPITOLO XXI - Frase n. 142

- Nulla, nulla; buone nuove, - disse la vecchia: - è Marta che porta da mangiare.

CAPITOLO XXI - Frase n. 143

- Chiudete, chiudete! - gridava Lucia.

CAPITOLO XXI - Frase n. 144

- Ih! subito, subito, - rispondeva la vecchia; e presa una paniera dalle mani di quella Marta, la mandò via, richiuse, e venne a posar la paniera sur una tavola nel mezzo della camera.

CAPITOLO XXI - Frase n. 145

Invitò poi piú volte Lucia che venisse a goder di quella buona roba.

CAPITOLO XXI - Frase n. 146

Adoprava le parole piú efficaci, secondo lei, a mettere appetito alla poverina, prorompeva in esclamazioni sulla squisitezza de' cibi: - di que' bocconi che, quando le persone come noi possono arrivare a assaggiarne, se ne ricordan per un pezzo! Del vino che beve il padrone co' suoi amici...

CAPITOLO XXI - Frase n. 147

quando capita qualcheduno di quelli...! e vogliono stare allegri! Ehm! - Ma vedendo che tutti gl'incanti riuscivano inutili, - siete voi che non volete, - disse.

CAPITOLO XXI - Frase n. 148

- Non istate poi a dirgli domani ch'io non v'ho fatto coraggio.

CAPITOLO XXI - Frase n. 149

Mangerò io; e ne resterà piú che abbastanza per voi, per quando metterete giudizio, e vorrete ubbidire -.

CAPITOLO XXI - Frase n. 150

Cosí detto, si mise a mangiare avidamente.

CAPITOLO XXI - Frase n. 151

Saziata che fu, s'alzò, andò verso il cantuccio, e, chinandosi sopra Lucia, l'invitò di nuovo a mangiare, per andar poi a letto.

CAPITOLO XXI - Frase n. 152

- No, no, non voglio nulla, - rispose questa, con voce fiacca e come sonnolenta.

CAPITOLO XXI - Frase n. 153

Poi, con piú risolutezza, riprese: - è serrato l'uscio? è serrato bene? - E dopo aver guardato in giro per la camera, s'alzò, e, con le mani avanti, con passo sospettoso, andava verso quella parte.

CAPITOLO XXI - Frase n. 154

La vecchia ci corse prima di lei, stese la mano al paletto, lo scosse, e disse: - sentite? vedete? è serrato bene? siete contenta ora?

CAPITOLO XXI - Frase n. 155

- Oh contenta! contenta io qui! - disse Lucia, rimettendosi di nuovo nel suo cantuccio.

CAPITOLO XXI - Frase n. 156

- Ma il Signore lo sa che ci sono!

CAPITOLO XXI - Frase n. 157

- Venite a letto: cosa volete far lí, accucciata come un cane? S'è mai visto rifiutare i comodi, quando si possono avere?

CAPITOLO XXI - Frase n. 158

- No, no; lasciatemi stare.

CAPITOLO XXI - Frase n. 159

- Siete voi che lo volete.

CAPITOLO XXI - Frase n. 160

Ecco, io vi lascio il posto buono: mi metto sulla sponda; starò incomoda per voi.

CAPITOLO XXI - Frase n. 161

Se volete venire a letto, sapete come avete a fare.

CAPITOLO XXI - Frase n. 162

Ricordatevi che v'ho pregata piú volte -.

CAPITOLO XXI - Frase n. 163

Cosí dicendo, si cacciò sotto vestita; e tutto tacque.

CAPITOLO XXI - Frase n. 164

Lucia stava immobile in quel cantuccio, tutta in un gomitolo, con le ginocchia alzate, con le mani appoggiate sulle ginocchia, e col viso nascosto nelle mani.

CAPITOLO XXI - Frase n. 165

Non era il suo né sonno né veglia, ma una rapida successione, una torbida vicenda di pensieri, d'immaginazioni, di spaventi.

CAPITOLO XXI - Frase n. 166

Ora, piú presente a se stessa, e rammentandosi piú distintamente gli orrori veduti e sofferti in quella giornata, s'applicava dolorosamente alle circostanze dell'oscura e formidabile realtà in cui si trovava avviluppata; ora la mente, trasportata in una regione ancor piú oscura, si dibatteva contro i fantasmi nati dall'incertezza e dal terrore.

CAPITOLO XXI - Frase n. 167

Stette un pezzo in quest'angoscia; alfine, piú che mai stanca e abbattuta, stese le membra intormentite, si sdraiò, o cadde sdraiata, e rimase alquanto in uno stato piú somigliante a un sonno vero.

CAPITOLO XXI - Frase n. 168

Ma tutt'a un tratto si risentí, come a una chiamata interna, e provò il bisogno di risentirsi interamente, di riaver tutto il suo pensiero, di conoscere dove fosse, come, perché.

CAPITOLO XXI - Frase n. 169

Tese l'orecchio a un suono: era il russare lento, arrantolato della vecchia; spalancò gli occhi, e vide un chiarore fioco apparire e sparire a vicenda: era il lucignolo della lucerna, che, vicino a spegnersi, scoccava una luce tremola, e subito la ritirava, per dir cosí, indietro, come è il venire e l'andare dell'onda sulla riva: e quella luce, fuggendo dagli oggetti, prima che prendessero da essa rilievo e colore distinto, non rappresentava allo sguardo che una successione di guazzabugli.

CAPITOLO XXI - Frase n. 170

Ma ben presto le recenti impressioni, ricomparendo nella mente, l'aiutarono a distinguere ciò che appariva confuso al senso.

CAPITOLO XXI - Frase n. 171

L'infelice risvegliata riconobbe la sua prigione: tutte le memorie dell'orribil giornata trascorsa, tutti i terrori dell'avvenire, l'assalirono in una volta: quella nuova quiete stessa dopo tante agitazioni, quella specie di riposo, quell'abbandono in cui era lasciata, le facevano un nuovo spavento: e fu vinta da un tale affanno, che desiderò di morire.

CAPITOLO XXI - Frase n. 172

Ma in quel momento, si rammentò che poteva almen pregare, e insieme con quel pensiero, le spuntò in cuore come un'improvvisa speranza.

CAPITOLO XXI - Frase n. 173

Prese di nuovo la sua corona, e ricominciò a dire il rosario; e, di mano in mano che la preghiera usciva dal suo labbro tremante, il cuore sentiva crescere una fiducia indeterminata.

CAPITOLO XXI - Frase n. 174

Tutt'a un tratto, le passò per la mente un altro pensiero; che la sua orazione sarebbe stata piú accetta e piú certamente esaudita, quando, nella sua desolazione, facesse anche qualche offerta.

CAPITOLO XXI - Frase n. 175

Si ricordò di quello che aveva di piú caro, o che di piú caro aveva avuto; giacché, in quel momento, l'animo suo non poteva sentire altra affezione che di spavento, né concepire altro desiderio che della liberazione; se ne ricordò, e risolvette subito di farne un sacrifizio.

CAPITOLO XXI - Frase n. 176

S'alzò, e si mise in ginocchio, e tenendo giunte al petto le mani, dalle quali pendeva la corona, alzò il viso e le pupille al cielo, e disse: - o Vergine santissima! Voi, a cui mi sono raccomandata tante volte, e che tante volte m'avete consolata! Voi che avete patito tanti dolori, e siete ora tanto gloriosa, e avete fatti tanti miracoli per i poveri tribolati; aiutatemi! fatemi uscire da questo pericolo, fatemi tornar salva con mia madre, Madre del Signore; e fo voto a voi di rimaner vergine; rinunzio per sempre a quel mio poveretto, per non esser mai d'altri che vostra.

CAPITOLO XXI - Frase n. 177

Proferite queste parole, abbassò la testa, e si mise la corona intorno al collo, quasi come un segno di consacrazione, e una salvaguardia a un tempo, come un'armatura della nuova milizia a cui s'era ascritta.

CAPITOLO XXI - Frase n. 178

Rimessasi a sedere in terra, sentí entrar nell'animo una certa tranquillità, una piú larga fiducia.

CAPITOLO XXI - Frase n. 179

Le venne in mente quel domattina ripetuto dallo sconosciuto potente, e le parve di sentire in quella parola una promessa di salvazione.

CAPITOLO XXI - Frase n. 180

I sensi affaticati da tanta guerra s'assopirono a poco a poco in quell'acquietamento di pensieri: e finalmente, già vicino a giorno, col nome della sua protettrice tronco tra le labbra, Lucia s'addormentò d'un sonno perfetto e continuo.

CAPITOLO XXI - Frase n. 181

Ma c'era qualchedun altro in quello stesso castello, che avrebbe voluto fare altrettanto, e non poté mai.

CAPITOLO XXI - Frase n. 182

Partito, o quasi scappato da Lucia, dato l'ordine per la cena di lei, fatta una consueta visita a certi posti del castello, sempre con quell'immagine viva nella mente, e con quelle parole risonanti all'orecchio, il signore s'era andato a cacciare in camera, s'era chiuso dentro in fretta e in furia, come se avesse avuto a trincerarsi contro una squadra di nemici; e spogliatosi, pure in furia, era andato a letto.

CAPITOLO XXI - Frase n. 183

Ma quell'immagine, piú che mai presente, parve che in quel momento gli dicesse: tu non dormirai.

CAPITOLO XXI - Frase n. 184

" Che sciocca curiosità da donnicciola, - pensava, - m'è venuta di vederla? Ha ragione quel bestione del Nibbio; uno non è piú uomo; è vero, non è piú uomo!...

CAPITOLO XXI - Frase n. 185

Io?...

CAPITOLO XXI - Frase n. 186

io non son piú uomo, io? Cos'è stato? che diavolo m'è venuto addosso? che c'è di nuovo? Non lo sapevo io prima d'ora, che le donne strillano? Strillano anche gli uomini alle volte, quando non si possono rivoltare.

CAPITOLO XXI - Frase n. 187

Che diavolo! non ho mai sentito belar donne? "

CAPITOLO XXI - Frase n. 188

E qui, senza che s'affaticasse molto a rintracciare nella memoria, la memoria da sé gli rappresentò piú d'un caso in cui né preghi né lamenti non l'avevano punto smosso dal compire le sue risoluzioni.

CAPITOLO XXI - Frase n. 189

Ma la rimembranza di tali imprese, non che gli ridonasse la fermezza, che già gli mancava, di compir questa; non che spegnesse nell'animo quella molesta pietà; vi destava in vece una specie di terrore, una non so qual rabbia di pentimento.

CAPITOLO XXI - Frase n. 190

Di maniera che gli parve un sollievo il tornare a quella prima immagine di Lucia, contro la quale aveva cercato di rinfrancare il suo coraggio.

CAPITOLO XXI - Frase n. 191

" È viva costei, - pensava, - è qui; sono a tempo; le posso dire: andate, rallegratevi; posso veder quel viso cambiarsi, le posso anche dire: perdonatemi...

CAPITOLO XXI - Frase n. 192

Perdonatemi? io domandar perdono? a una donna? io...! Ah, eppure! se una parola, una parola tale mi potesse far bene, levarmi d'addosso un po' di questa diavoleria, la direi; eh! sento che la direi.

CAPITOLO XXI - Frase n. 193

A che cosa son ridotto! Non son piú uomo, non son piú uomo!...

CAPITOLO XXI - Frase n. 194

Via! - disse, poi, rivoltandosi arrabbiatamente nel letto divenuto duro duro, sotto le coperte divenute pesanti pesanti: - via! sono sciocchezze che mi son passate per la testa altre volte.

CAPITOLO XXI - Frase n. 195

Passerà anche questa ".

CAPITOLO XXI - Frase n. 196

E per farla passare, andò cercando col pensiero qualche cosa importante, qualcheduna di quelle che solevano occuparlo fortemente, onde applicarvelo tutto; ma non ne trovò nessuna.

CAPITOLO XXI - Frase n. 197

Tutto gli appariva cambiato: ciò che altre volte stimolava piú fortemente i suoi desidèri, ora non aveva piú nulla di desiderabile: la passione, come un cavallo divenuto tutt'a un tratto restío per un'ombra, non voleva piú andare avanti.

CAPITOLO XXI - Frase n. 198

Pensando all'imprese avviate e non finite, in vece d'animarsi al compimento, in vece d'irritarsi degli ostacoli (ché l'ira in quel momento gli sarebbe parsa soave), sentiva una tristezza, quasi uno spavento de' passi già fatti.

CAPITOLO XXI - Frase n. 199

Il tempo gli s'affacciò davanti voto d'ogni intento, d'ogni occupazione, d'ogni volere, pieno soltanto di memorie intollerabili; tutte l'ore somiglianti a quella che gli passava cosí lenta, cosí pesante sul capo.

CAPITOLO XXI - Frase n. 200

Si schierava nella fantasia tutti i suoi malandrini, e non trovava da comandare a nessuno di loro una cosa che gl'importasse; anzi l'idea di rivederli, di trovarsi tra loro, era un nuovo peso, un'idea di schifo e d'impiccio.

CAPITOLO XXI - Frase n. 201

E se volle trovare un'occupazione per l'indomani, un'opera fattibile, dovette pensare che all'indomani poteva lasciare in libertà quella poverina.

CAPITOLO XXI - Frase n. 202

" La libererò, sí; appena spunta il giorno, correrò da lei, e le dirò: andate, andate.

CAPITOLO XXI - Frase n. 203

La farò accompagnare...

CAPITOLO XXI - Frase n. 204

E la promessa? e l'impegno? e don Rodrigo?...

CAPITOLO XXI - Frase n. 205

Chi è don Rodrigo? "

CAPITOLO XXI - Frase n. 206

A guisa di chi è colto da una interrogazione inaspettata e imbarazzante d'un superiore, l'innominato pensò subito a rispondere a questa che s'era fatta lui stesso, o piuttosto quel nuovo lui, che cresciuto terribilmente a un tratto, sorgeva come a giudicare l'antico.

CAPITOLO XXI - Frase n. 207

Andava dunque cercando le ragioni per cui, prima quasi d'esser pregato, s'era potuto risolvere a prender l'impegno di far tanto patire, senz'odio, senza timore, un'infelice sconosciuta, per servire colui; ma, non che riuscisse a trovar ragioni che in quel momento gli paressero buone a scusare il fatto, non sapeva quasi spiegare a se stesso come ci si fosse indotto.

CAPITOLO XXI - Frase n. 208

Quel volere, piuttosto che una deliberazione, era stato un movimento istantaneo dell'animo ubbidiente a sentimenti antichi, abituali, una conseguenza di mille fatti antecedenti; e il tormentato esaminator di se stesso, per rendersi ragione d'un sol fatto, si trovò ingolfato nell'esame di tutta la sua vita.

CAPITOLO XXI - Frase n. 209

Indietro, indietro, d'anno in anno, d'impegno in impegno, di sangue in sangue, di scelleratezza in scelleratezza: ognuna ricompariva all'animo consapevole e nuovo, separata da' sentimenti che l'avevan fatta volere e commettere; ricompariva con una mostruosità che que' sentimenti non avevano allora lasciato scorgere in essa.

CAPITOLO XXI - Frase n. 210

Eran tutte sue, eran lui: l'orrore di questo pensiero, rinascente a ognuna di quell'immagini, attaccato a tutte, crebbe fino alla disperazione.

CAPITOLO XXI - Frase n. 211

S'alzò in furia a sedere, gettò in furia le mani alla parete accanto al letto, afferrò una pistola, la staccò, e...

CAPITOLO XXI - Frase n. 212

al momento di finire una vita divenuta insopportabile, il suo pensiero sorpreso da un terrore, da un'inquietudine, per dir cosí, superstite, si slanciò nel tempo che pure continuerebbe a scorrere dopo la sua fine.

CAPITOLO XXI - Frase n. 213

S'immaginava con raccapriccio il suo cadavere sformato, immobile, in balía del piú vile sopravvissuto; la sorpresa, la confusione nel castello, il giorno dopo: ogni cosa sottosopra; lui, senza forza, senza voce, buttato chi sa dove.

CAPITOLO XXI - Frase n. 214

Immaginava i discorsi che se ne sarebber fatti lí, d'intorno, lontano; la gioia de' suoi nemici.

CAPITOLO XXI - Frase n. 215

Anche le tenebre, anche il silenzio, gli facevan veder nella morte qualcosa di piú tristo, di spaventevole; gli pareva che non avrebbe esitato, se fosse stato di giorno, all'aperto, in faccia alla gente: buttarsi in un fiume e sparire.

CAPITOLO XXI - Frase n. 216

E assorto in queste contemplazioni tormentose, andava alzando e riabbassando, con una forza convulsiva del pollice, il cane della pistola; quando gli balenò in mente un altro pensiero.

CAPITOLO XXI - Frase n. 217

" Se quell'altra vita di cui m'hanno parlato quand'ero ragazzo, di cui parlano sempre, come se fosse cosa sicura; se quella vita non c'è, se è un'invenzione de' preti; che fo io? perché morire? cos'importa quello che ho fatto? cos'importa? è una pazzia la mia...

CAPITOLO XXI - Frase n. 218

E se c'è quest'altra vita...! "

CAPITOLO XXI - Frase n. 219

A un tal dubbio, a un tal rischio, gli venne addosso una disperazione piú nera, piú grave, dalla quale non si poteva fuggire, neppur con la morte.

CAPITOLO XXI - Frase n. 220

Lasciò cader l'arme, e stava con le mani ne' capelli, battendo i denti, tremando.

CAPITOLO XXI - Frase n. 221

Tutt'a un tratto, gli tornarono in mente parole che aveva sentite e risentite, poche ore prima: " Dio perdona tante cose, per un'opera di misericordia! " E non gli tornavan già con quell'accento d'umile preghiera, con cui erano state proferite; ma con un suono pieno d'autorità, e che insieme induceva una lontana speranza.

CAPITOLO XXI - Frase n. 222

Fu quello un momento di sollievo: levò le mani dalle tempie, e, in un'attitudine piú composta, fissò gli occhi della mente in colei da cui aveva sentite quelle parole; e la vedeva, non come la sua prigioniera, non come una supplichevole, ma in atto di chi dispensa grazie e consolazioni.

CAPITOLO XXI - Frase n. 223

Aspettava ansiosamente il giorno, per correre a liberarla, a sentire dalla bocca di lei altre parole di refrigerio e di vita; s'immaginava di condurla lui stesso alla madre.

CAPITOLO XXI - Frase n. 224

" E poi? che farò domani, il resto della giornata? che farò doman l'altro? che farò dopo doman l'altro? E la notte? la notte, che tornerà tra dodici ore! Oh la notte! no, no, la notte! " E ricaduto nel vòto penoso dell'avvenire, cercava indarno un impiego del tempo, una maniera di passare i giorni, le notti.

CAPITOLO XXI - Frase n. 225

Ora si proponeva d'abbandonare il castello, e d'andarsene in paesi lontani, dove nessun lo conoscesse, neppur di nome; ma sentiva che lui, lui sarebbe sempre con sé: ora gli rinasceva una fosca speranza di ripigliar l'animo antico, le antiche voglie; e che quello fosse come un delirio passeggiero; ora temeva il giorno, che doveva farlo vedere a' suoi cosí miserabilmente mutato; ora lo sospirava, come se dovesse portar la luce anche ne' suoi pensieri.

CAPITOLO XXI - Frase n. 226

Ed ecco, appunto sull'albeggiare, pochi momenti dopo che Lucia s'era addormentata, ecco che, stando cosí immoto a sedere, sentí arrivarsi all'orecchio come un'onda di suono non bene espresso, ma che pure aveva non so che d'allegro.

CAPITOLO XXI - Frase n. 227

Stette attento, e riconobbe uno scampanare a festa lontano; e dopo qualche momento, sentí anche l'eco del monte, che ogni tanto ripeteva languidamente il concento, e si confondeva con esso.

CAPITOLO XXI - Frase n. 228

Di lí a poco, sente un altro scampanío piú vicino, anche quello a festa; poi un altro.

CAPITOLO XXI - Frase n. 229

"Che allegria c'è? cos'hanno di bello tutti costoro? " Saltò fuori da quel covile di pruni; e vestitosi a mezzo, corse a aprire una finestra, e guardò.

CAPITOLO XXI - Frase n. 230

Le montagne eran mezze velate di nebbia; il cielo, piuttosto che nuvoloso, era tutto una nuvola cenerognola; ma, al chiarore che pure andava a poco a poco crescendo, si distingueva, nella strada in fondo alla valle, gente che passava, altra che usciva dalle case, e s'avviava, tutti dalla stessa parte, verso lo sbocco, a destra del castello, tutti col vestito delle feste, e con un'alacrità straordinaria.

CAPITOLO XXI - Frase n. 231

" Che diavolo hanno costoro? che c'è d'allegro in questo maledetto paese? dove va tutta quella canaglia? " E data una voce a un bravo fidato che dormiva in una stanza accanto, gli domandò qual fosse la cagione di quel movimento.

CAPITOLO XXI - Frase n. 232

Quello, che ne sapeva quanto lui, rispose che anderebbe subito a informarsene.

CAPITOLO XXI - Frase n. 233

Il signore rimase appoggiato alla finestra, tutto intento al mobile spettacolo.

CAPITOLO XXI - Frase n. 234

Erano uomini, donne, fanciulli, a brigate, a coppie, soli; uno, raggiungendo chi gli era avanti, s'accompagnava con lui; un altro, uscendo di casa, s'univa col primo che rintoppasse; e andavano insieme, come amici a un viaggio convenuto.

CAPITOLO XXI - Frase n. 235

Gli atti indicavano manifestamente una fretta e una gioia comune; e quel rimbombo non accordato ma consentaneo delle varie campane, quali piú, quali meno vicine, pareva, per dir cosí, la voce di que' gesti, e il supplimento delle parole che non potevano arrivar lassú.

CAPITOLO XXI - Frase n. 236

Guardava, guardava; e gli cresceva in cuore una piú che curiosità di saper cosa mai potesse comunicare un trasporto uguale a tanta gente diversa.