ECONOMIA E SOCIETA'
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L'INQUINAMENTO DOMESTICO NON E' INEVITABILE

Il settore del mobile: le emissioni in atmosfera

A cavallo tra le province di Treviso e Pordenone esiste un importante distretto del mobile. Solo nel trevigiano si riconoscono due aree di importanza internazionale: l'area del Quartiere del Piave (Pieve di Soligo, Sernaglia e Conegliano) e l'Opitergino-Mottense (Oderzo, Mansuè, Gorgo, Motta, Meduna, Gaiarine).

Nella sola provincia di Treviso si contano circa 3.800 unità produttive per un totale di 29 mila addetti impiegati nel settore del legno. Il 60 per cento di queste aziende è costituito da unità artigianali. 

Questa vivacità economica fa del Veneto la seconda regione italiana nel settore legno dopo la Lombardia. 

E' evidente dunque che di fronte a questi dati non è possibile trascurare il problema delle emissioni in atmosfera da impianti di verniciatura che incide spesso con effetti negativi sulla popolazione e sull'ambiente. 

Se n'è discusso al convegno organizzato a Preganziol dall'assessore provinciale all'Ecologia, Leonardo Muraro che ha invitato esperti e addetti del settore per fare il punto della situazione. 

"E' stato un proficuo momento di confronto - ha spiegato Muraro - dove sono emerse le difficoltà di ognuno.
Da quando la Regione Veneto ha imposto alle province di controllare le emissioni in atmosfera abbiamo avviato controlli rigorosi. Al punto che alcune aziende rischiavano anche di chiudere.
Ma non vogliamo servirci della repressione, bensì di coordinamento e collaborazione.
L'Europa nel giro di qualche anno ci chiederà certificazioni ovunque, non solo nel settore legno. 
Sappiamo bene che le piccole aziende dovranno sopportare non pochi costi aggiuntivi.
Per questo ci stiamo muovendo ora sul fronte dell'informazione e della prevenzione.
Presto - ha aggiunto Muraro - ci daremo da fare per snellire almeno le procedure burocratiche e per trovare eventuali finanziamenti ad hoc". 

Ma è anche polemica sulle leggi che regolano le emissioni su chi le applica: "Dobbiamo far rispettare le norme? Eppure la Regione Friuli non ha disposto altrettanto con le sue province - conclude l'assessore Muraro - Questo significa che aziende ad appena mezzo chilometro dalle nostre possono contare su tempi più lunghi, continuando a inquinare. Non è certo questo il modo giusto di operare".

E in casa? Anche i mobili fanno male alla salute.

L'uomo che sta per varcare le soglie del Terzo Millennio è un uomo ogni giorno più dipendente dai prodotti artificiali. Ma con quali rischi e pericoli?

Medicine, cibi artificiali, prodotti plastici che non si deteriorano e rimangono in eredità ai figli dei propri figli, un'aria irrespirabile, una terra sempre più avvelenata. 

L'uomo di oggi si deve interrogare su come sarà l'uomo del domani e lasciargli un ambiente e un pianeta su cui vivere. 

Le insidie si nascondono però ovunque e spesso la non conoscenza, la distrazione, i pessimi consigli provenienti da chi vuole solo piazzare dei prodotti commerciali portano l'uomo a non prendere sul serio questo impegno.

In realtà basta un po' di attenzione per pretendere qualità dalla nostra vita. Più crescerà questa pretesa, più si farà forte la volontà di un mondo più sano. Cresceranno i numeri delle coscienze che esigono un'aria più pulita, un'alimentazione più naturale, una terra più viva. E queste coscienze, tutte insieme, pretenderanno prodotti sani che non inquinano, non provocano malattie e lasciano l'ambiente intatto. E saranno loro a decidere cosa dev'essere venduto e comprato.

Ma per cominciare a pretendere bisogna conoscere. Vediamo cosa succede allora tra le mura domestiche: "Ricordate le vecchie pasticche di Formitrol o di Formamint, gustose tavolette composte di lattosio e di disinfettante che si prendevano per la gola in caso di bruciori e di raucedine? Intere generazioni, compresa la mia, hanno contrastato il mal di gola con queste pastiglie. Oggi non sono più sul mercato a causa della loro alta pericolosità. Infatti il disinfettante che contenevano era la formaldeide, detta anche formalina e aldeide formica i cui effetti sono devastanti: dal 1979 si sa che provoca il cancro e può danneggiare il sistema nervoso..." ("La nostra casa sana e sicura", Alessandro Del Piero, p. 34).

Una sostanza, la formaldeide, dunque altamente tossica e nociva per la salute umana. Eppure la maggior parte di noi ci convive ogni giorno tra le mura domestiche.

E' un po' dappertutto in casa: dai pannelli divisori ai truciolati in legno, dalle creme di bellezza ai deodoranti, negli shampoo, negli indurenti per unghie, nei fazzoletti struccanti. In cucina la troviamo in alcuni detersivi liquidi, i cosiddetti 'disinfettanti', negli spray da forno ma soprattutto nel truciolato dei pensili e delle cassettiere. La formaldeide è addirittura presente anche nei medicinali come i disinfettanti delle vie urinarie e in alcuni formaggi freschi. 

Ma le sorprese non finiscono qui: questa potente sostanza si trova pure nella bachelite che è una resina sintetica a base di fenol-formaldeide. Inutile dire che la bachelite compone oggetti come giocattoli, stoviglie, pezzi di bigiotteria. E per finire la formalina si trova pure nei prodotti per sviluppare le fotografie, nei deodoranti per ambienti, nei collanti, nelle moquettes, nella carta oleta con cui si incartano i cibi freschi, nella carta carbone, nei fogli autocopianti e nei biglietti d'aereo!

Quando la formaldeide diventa un pericolo

Considerato dunque che la nostra vita quotidiana è piena di oggetti fatti con questa sostanza, è evidente che non ce ne potremo sbarazzare in massa. L'importante è non averne troppi e soprattutto non tenerli a certe condizioni.

Anche a temperatura ambiente alcuni materiali come i truciolati possono produrre esalazioni di questo veleno per anni. L'intossicazione è superiore quando è più elevato il grado di umidità. E' possibile accorgersene quando il naso cola, si avvertono nausee frequenti, bruciori alla gola, insonnie, dolori al torace, difficoltà di respirazione, bronchiti, anche problemi ginecologici. E i sintomi si acuiscono ancor più con il riscaldamento acceso che sviluppa più in fretta le esalazioni.

Inutile dire che le persone più a rischio sono proprio gli accaniti fumatori e chi vive con essi. La formaldeide infatti viene liberata in notevoli quantità anche dal fumo delle sigarette. Il fumo di 4-6 sigarette consumate in una stanza chiusa supera già il valore che in certi Paesi è limite massimo per legge. Ma non pochi rischi presentano anche alcuni pennarelli che vediamo spesso tra le mani dei più piccoli.

Cosa fare?

I consigli non sono molti ma utilizzano il buon senso. Il truciolato e il compensato usato per mobili, pensili, pareti e pavimenti emettono vapori di formaldeide? 

* Evitate allora gli ambienti caldi e umidi, condizioni favorevoli perché ciò accada.
* Scegliete mobili in legno massiccio.
* Impermeabilizzate le superfici di truciolato con colori atossici.
* Date aria il più possibile alle stanze in cui essi si trovano.
* Preferite i componibili con colle naturali.
* Se volete la moquette fate in modo che essa venga incollata con adesivo doppio e non con colla sparsa in tutto il pavimento che produrrà nocive esalazioni tossiche. Non c'è dubbio però che il pavimento più sano ed ecologico è e rimane il parquet lucidato a olio o con cera di api.
* Per le pareti evitate colle e collanti: usare vernice ad acqua al posto della carta da parati consentirà una maggiore traspirazione della casa e rilascerà l'umidità e le cariche elettromagnetiche.

Alcuni consigli pratici per evitare prodotti chimici per la casa

Un po' di impegno e di attenzione e presto potrete gettare nella spazzatura innumerevoli prodotti per 'un pulito più lindo' che aziende con alti fatturati vi spacciano per efficaci, ma che efficaci sono solo nelle pubblicità che subite ogni giorno. 

Il primo consiglio naturalmente è quello di evitare accuratamente audio e video degli spot pubblicitari. Per tenere pulita e sana una casa basta solo un pizzico di buon senso. E il risparmio, sia di tempo che di denaro, è assicurato.

* Le pulizie. Riscoprite l'acqua calda anzi caldissima che è in grado da sola di disinfettare ovunque. Se proprio volete un detergente leggermente profumato, aggiungete o un po' di alcol, o un cucchiaio di aceto e sale oppure mezza tazza di borace.

* Il bucato. La biancheria non deve essere troppo sudicia, mai lasciarla troppo ferma, separate sempre i panni nel lavaggio, fate lavatrici a pieno carico, mettete solo il 30 per cento del detersivo indicato: basterà, eccome! Al posto di ammorbidenti usate l'aceto bianco nell'ultimo risciacquo. Evitate i detersivi col bollino rosso (sale sodico dell'acido nitrilotriacetico): distruggono la vita nei fiumi. Usate i guanti nel maneggiare i detersivi. Aggiungete un cucchiaio di aceto bianco o di bicarbonato di sodio a ogni carico, per togliere gli odori dalla lavatrice. Per il lavaggio a mano usate scaglie di sapone non profumato. Non gettate via i resti dei saponi: fateli bollire con il bicarbonato di sodio e risolidificateli in uno stampo. I colli ingialliti possono essere frizionati con gesso che assorbe i grassi, così pure l'aceto bianco.

* Le macchie. Caffè: sfregate la macchia con sapone di Marsiglia leggermente inumidito, ammorbidite in acqua calda e poi sciacquate bene. Cioccolato: lavate con acqua saponata fredda e tamponate con una soluzione di acqua, alcol, ammoniaca. Erba: per il cotone e il bianco mettete in ammollo acqua molto calda, poi risciacquate. Se è insufficiente, usate latte freddo. Grasso: applicate subito borotalco o lievito di polvere. Sudore: usate aceto puro oppure ammoniaca diluita. Vino rosso: cospargete di sale e lavate con acqua calda.

* Pulizia del bagno. Le incrostazioni di calcare si possono tranquillamente togliere con uno strofinaccio intriso di aceto o di ammoniaca diluita. Così pure per la rubinetteria. Il tubo di scarico potete disinfettarlo con l'acqua di cottura delle patate mentre i sanitari potranno essere lavati con il limone.

* Pulizia dei pavimenti. L'acqua calda è il miglior detergente che agisce sullo sporco per lo maggior parte causato da zuccheri, amidi e proteine. I pavimenti incerati però si potranno pulire con il tè freddo, i pavimenti di marmo con sporco recidivo potranno essere strofinati con un sacchetto di tela contenente sale grosso leggermente umido. Le piccole macchie sul marmo già lucidato si potranno eliminare con una buccia di mela.

* Pulizia dei vetri. Basta dell'acqua, del borotalco e dell'ammoniaca per avere vetri scintillanti e senza aloni.

* Pulizia della cucina. Per togliere l'unto intorno alle manopole dei fornelli utilizzate acqua, ammoniaca e un vecchio spazzolino da denti. Se il forno è molto unto internamente metteteci dentro una pentola con due litri di acqua calda e un cucchiaio di ammoniaca per tutta la notte. Le stoviglie bruciacchiate risplenderanno come nuove se le strofinerete con una cipolla. L'argenteria infine risplenderà perfettamente se la strofinerete con una panno con del dentifricio.

Conclusioni

Si potrebbe continuare così all'infinito. Non è lo sporco il nemico più terribile con cui abbiamo a che fare ogni giorno. In realtà l'assassino più mortale è l'inquinamento e noi ne siamo i diretti responsabili con scelte commerciali fatte spesso senza pensarci.

Invece possiamo evitare di distruggere tutto quello che ci circonda: a casa nostra, nelle case dei nostri vecchi c'è sempre stato tutto quello che serviva per rendere più pulita la nostra casa e le nostre persone. Cipolle, aceto, limoni, acqua, borotalco, sale per esempio... Tutto a portata di mano e a basso costo. Ecco, questo è il momento dell'impegno per ognuno di noi. Non è vero che non possiamo far nulla: se saremo in grado di percorrere questa strada, magari più difficile perché più consapevole delle scelte fatte, salveremo da morte sicura una piccola porzione del nostro pianeta. Più saremo, più risultati otterremo. E il mondo che lasceremo ai nostri figli sarà davvero vivo e splendente.

Paola Fantin - www.tg0.it


Le immagini sono prese dal sito "Foto Mulazzani"

Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Economia -  - Stampa pagina
Aggiornamento: 10/02/2019