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Il fumo made in Italy |
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- I fumatori nel '96 erano circa 14 milioni (28,9% della
popolazione maggiorenne). Uomini 34,1%; Donne 16,7%. Nel 1980 Uomini: 54,3%; Donne: 16,7%.
Nel 1983 erano 16 milioni i fumatori. Rispetto al '93 gli uomini sono calati del 2,9%, le
donne sono cresciute del 2,4%.
- In media fumano 14 sigarette al giorno (16 = maschi, 11 =
femmine). Però più di 2 milioni fumano più di due pacchetti al giorno.
- Il fumatore medio vive in città, ha tra i 24 e i 44 anni ed
è di classe sociale medio-bassa. (Tra i 15-17 anni i fumatori sono circa il 13%).
- Nel sud e isole il 70% delle donne non ha mai fumato.
Viceversa, gli uomini fumano di più al sud (37,8%) e nelle isole (38,6%). Uomini e donne
insieme fumano di meno nel nord-est (22,3%).
- Nella Campania c'e' il maggior numero di fumatori;
nell'Umbria il maggior numero di fumatrici; le regioni meno tabagiste sono il Veneto per
gli uomini e la Basilicata per le donne.
- Fumatori per titolo di studio (su 100 persone di età non
inferiore ai 14 anni): Laurea (Maschi: 27,6% con 16 sig. al giorno; Femmine 25,5% con 12
sig.); Diploma (Maschi: 33,2% con 16 sig.; Femmine: 21,6% con 11 sig.); Media (Maschi:
37,1% con 17 sig.; Femmine: 20,3% con 12 sig.); Elementare (Maschi 33,6% con 18 sig.;
Femmine: 11,6% con 12 sig.); Senza titolo (Maschi: 24,9% con 17 sigarette; Femmine: 4,4%
con 13 sigarette.).
- Ex-fumatori tra il 1991 e il 1993: -2,8% uomini, -4,2%
donne. Negli ultimi 10 anni più di 2 mil. di persone hanno smesso di fumare.
- Le sigarette più fumate dagli italiani (dati del 1996): MS
(19,93%), Marlboro (16,18%), Diana (6,93%), Merit (6,60%), MS Mild (6,16%), Marlboro light
(5,96%), Diana S.M. (3,35%), Philip Morris Superlight (2,00%), Multifilter (1,96%),
Muratti Ambassador (1,72%). (Otto su dieci marche appartengono alla Philip Morris).
- Nel contrabbando di sigarette i marchi Philip Morris
rappresentano circa il 40% del venduto.
- Numero totale di sigarette vendute in Italia: 1993: 88 mld e
600 mil (+ 0,4% rispetto al '92); 1994: 90 mld e 700 mil (+ 2,3% rispetto al '93); 1995:
91 mld e 133 mil (+ 0,47% rispetto al '94).
- Un aumento del prezzo delle sigarette del 10% corrisponde a
un calo delle vendite del 5%.
- Su 100 persone convinte di smettere di fumare, 30 ci
riescono subito, ma dopo un anno ne restano solo 10, che però diventano 13 se prendono
prodotti alla nicotina (cerotti, chewing gum...).
- Data la variabilità del nostro clima, possiamo coltivare
qualsiasi varietà di tabacco (in Veneto, Toscana, Umbria, Campania, Puglia e Lazio).
Essendo la nostra produzione fissata dalla CEE, siamo costretti a importare grandi
quantità di tabacco.
- Col monopolio del tabacco lo Stato incassa 24 mld al giorno
(12.800 mld l'anno). L'utile industriale di questo monopolio (uno dei pochi in attivo) è
di circa 100 mld. Ogni anno vengono venduti 12 mil. di pacchetti di sigarette: il 25% del
prezzo va al tabaccaio, il resto allo Stato. I tabaccai sono circa 60.000. Sulle 5.000
lire per un pacchetto di estere, lo Stato ne intasca 3.637.
- Domanda: i fumatori rappresentano un peso per il sistema
sanitario a causa delle loro numerose malattie, oppure un vantaggio, visto che muoiono
precocemente, per cui non hanno bisogno né di previdenza né di assistenza medica?
Per saperne di più:
www.gea2000.org/19maggio2001.htm
www.legiopraetoria.it/Archivio/2006/04_Aprile/07_storia_del_fumo.htm
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