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QUINTO POTERE
di Sidney Lumet
scheda di lettura ad uso didattico
 Narra la storia della crisi del giornalista televisivo Howard Bill della UBS
(USA). Vedovo, senza figli, egli venne licenziato in tronco nel 1969, a causa
dei suoi bassi indici d'ascolto e di pubblico, dopo che aveva praticamente
dedicato tutta la propria vita alla tv.
[A] La prima reazione che Bill ha e che comunica all'amico Max Shoemaker e poi
alla tv, è quella di aver intenzione di suicidarsi in diretta.
1) Nella vita di una persona il lavoro è tutto? Chi non lavora deve per forza
sentirsi inutile? E' normale provare sensazioni del genere in questa società? Se
sì, perché?
2) Perché pensare di suicidarsi in tv? che cosa vuole dimostrare?
3) Dopo la sua dichiarazione fatta in tv, come ti pare abbiano reagito i
dirigenti della UBS? Di che che cosa erano più preoccupati?
[B] Fra le attività di questi dirigenti vi è anche quella di servirsi di certe
organizzazioni terroristiche per aumentare l'audience. In una scena si vede un
gruppo terrorista filmare se stesso mentre fa una rapina in banca.
4) Ti sembra "naturale" (cioè giustificata, comprensibile), il comportamento dei
dirigenti dell'UBS?
5) La tv è uno strumento che deve essere usato per migliorare la società o per
registrare i fatti così come sono?
6) E' lecito che la tv si serva dei fatti che più colpiscono i sensi o
l'immaginazione (come rapine, sequestri, omicidi, dirottamenti ecc.) per poter
vincere la concorrenza di altri network e aumentare i propri profitti?
[C] Una dirigente (Diana) dice che il popolo americano, dai tempi della guerra
in Vietnam, non ha fatto altro che prendere "batoste" (p.es. Watergate), per cui
esso ha bisogno di esternare la sua rabbia identificandosi con i terroristi di
sinistra che fanno azioni violente e illegali.
7) La frustrazione dei cittadini è un motivo sufficiente per giustificare dei
programmi "arrabbiati", "antisistema"?
8) Che cos'è che decide la "qualità" di uno spettacolo, di un film, di un
documentario ecc.?
9) Il pubblico è in grado di giudicare correttamente la qualità di un programma?
[D] Diana pensa non solo di poter utilizzare i gruppi terroristici per il "bene"
della società americana, ma anche di "riciclare" H. Bill, trasformandolo in un
"profeta" moderno che sfoga la sua rabbia contro le ipocrisie di una società in
crisi.
10) La tv può costruire un personaggio, una moda, dei gusti, dei bisogni...? E'
lecito che lo faccia? Se sì, in che misura? fino a che punto?
11) E' possibile cambiare la società attraverso la tv o i media in generale? Se
sì, in che modo?
12) La tv deve necessariamente essere spettacolo? Anche l'informazione
giornalistica dev'essere data in modo spettacolare? Conta ciò che si dice o
anche come lo si dice? (pregi e limiti)
13) E' possibile, nelle condizioni che la tv impone a se stessa (e cioè fiction,
spettacolo, notizie brevi, indici d'ascolto e di pubblico ecc.), ch'essa possa
dire la "verità delle cose"? Si può ridurre tutto a "finzione"?
[E] Osserva prima la personalità di Diana, che crea il "prodotto Bill", e poi
quella di Bill.
14) Qual è la differenza? Dov'è il limite della consapevolezza? C'è reciproca
strumentalizzazione?
[F] Ora metti a confronto il rapporto tra Shoemaker e Bill e quello che la UBS
ha con Bill.
15) Si possono costruire dei rapporti di amicizia quando è in gioco il profitto?
16) Perché Bill si sente improvvisamente così "diverso"? Dipende solo da lui o
anche dalla UBS o dal sistema della "comunicazione" in generale? Oppure è il
pubblico che lo vuole così? o forse è la stessa società che produce individui
del genere?
17) La richiesta ch'egli fa "d'incazzarsi" è giusta, giustificata,
comprensibile, assurda...?
18) E' forse vero che ci siamo abituati a vedere in tv il "male" come un fatto
abituale?
19) Ti sembra che Bill credesse sinceramente nella possibilità di cambiare le
cose attraverso lo strumento della tv? Ci credevano anche i dirigenti della UBS?
20) Per Bill qual era il "malessere" fondamentale del suo tempo?
21) Per Bill la tv ha sostituito il libro, il giornale...: è vero? Può farlo con
successo?
22) E' vero -come dice Bill- che il mestiere di chi lavora in tv è solo quello
di "ammazzare la noia"?
23) E' vero -come dice Bill- che gli operatori televisivi "vendono illusioni" e
che loro compito è quello di trasformare la finzione della tv in realtà,
rendendo irreale la vita quotidiana?
24) In che senso la tv crea dei ruoli prestabiliti, che non devono essere
contraddetti dalla realtà?
[G] Dopo aver criticato l'uso della tv, Bill, ad un certo punto, contesta le
fondamenta economiche che reggono in piedi l'edificio della UBS. E dice che gli
arabi hanno comprato la UBS. Siamo nella prima metà degli anni '70, quando, con
lo shock petrolifero, i paesi dell'OPEC avevano messo in ginocchio l'occidente.
Bill fa un discorso patriottico-nazionalistico.
25) Perché questa "svolta" nelle "profezie" di Bill? Da chi o da cosa era stata
determinata? Perché essa non piace ai dirigenti della UBS?
26) Condividi la critica che Arthur Jensen fa, in quanto massimo dirigente della
UBS, alla posizione di Bill?
27) Condividi la reazione che Bill ha nei confronti della critica di Jensen?
28) E' vero -come dice Bill- che l'individuo è "finito" perché ha perso la
propria indipendenza, essendo diventato uno strumento nelle mani di altri (per
Jensen le multinazionali, i dollari, il business)?
[H] Osserva la risposta che il regista, nei panni di Shoemaker, dà a questo
problema.
29) Qual è la critica che Shoemaker rivolge a Diana? Si può uscire dal "ruolo
prestabilito"?
it.wikipedia.org/wiki/Quinto_potere
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