La primavera viene annunciata festosamente da tutta l'orchestra, con il violino principale, violini e viole che seguono un andamento "isoritmico", ovvero la stessa figurazione di valori.
Trillanti violini solisti imitano poi il canto degli uccelli per altre 14 misure.
Dopo la ripetizione del tema ecco che si ode di lontano il mormorio delle acque dei ruscelli eseguito sottovoce da violini e viole, mentre i contrabbassi, dalla voce pił cupa, tacciono.
Tutti gli strumenti ripetono le tre misure della I frase ed ecco che cupi brontolii di tuoni (contrabbassi) si alternano a lampi (violino solo) e annunciano l'improvviso temporale primaverile.
Le nubi vengono scacciate dopo 12 misure dall'esecuzione del tema iniziale, anche se con tono pił pensoso, e gli "augei" possono tornare al "canoro incanto".