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"DE ISTITUTIONE MUSICAE" di Boezio, scritto verso l'anno 500 d.c. Riassumeva le dottrine e le teorie della musica greca con la tabella dei "MODI" ovvero serie di suoni ed intervalli. |
"NEUMI IN CAMPO APERTO", 900 circa. Utilizzati nel canto Gregoriano, erano segni posti direttamente sulle sillabe del testo sacro da cantare in latino. Indicavano i movimenti ascendenti e discendanti della linea melodica, senza stabilirne con esattezza l'altezza. | ![]() |
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"MESSALE DI SAINT DENIS", 1350. Si osservi la presenza di un riferimento per l'altezza dei suoni, rappresentato dal tetragramma, insieme di quattro righi, su cui venivano posti piccoli segni quadrati. Non é ancora indicata la mensuralità (tempo, battute, valori musicali). |
In questa prima pagina dei "PSALMI DAVIDICI" di Andrea Gabrieli, 1583, il tempo e' ben indicato e le note sono poste sull'odierno pentagramma. | ![]() |
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Nella prima pagina della partitura dello stupendo "CONCERTO PER PIANOFORTE ED ORCHESTRA N°3" di Beethoven, 1797, appare tutto accuratamente codificato: tempo, linee strumentali, indicazioni espressive e dinamiche, per meglio interpretare la volonta' del compositore. |
Una pagina della partitura di "INTEGRALES" di Edgard Varèse, 1925, per 11 fiati e percussioni, con lo schema per la disposizione degli strumenti a percussione. Dopo che per secoli la codificazione sempre più precisa era stata uno scopo costante, nel '900 si vuole rompere con strutture statiche ed inerti. | ![]() |
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John Cage rompe ogni baluardo per una assoluta libertà espressiva. In "ARIA" del 1958, brano per voce, percussioni ausiliarie, multilinguistico (5 idiomi: armeno, russo, italiano, francese, inglese) vengono usati 8 colori che indicano 10 diversi stili di canto. Le linee colorate poste sulle parole non ricordano forse i neumi? |