LE ONOMATOPEE

RoyLichtenstein:WHAM!,1963 Le parole che si usano per imitare i rumori sono dette onomatopee.Le onomatopee vengono usate spesso nei fumetti quando si vogliono riprodurre foneticamente e visivamente i rumori che si verificano in una scena.
Le parole onomatopeiche danno un insostituibile apporto sonoro alle immagini : di solito,infatti, sono scritte con particolari caratteri grafici che danno l'idea della velocità e dell'intensità con cui vanno pronunciate.Per questo sono dette segni "fonosimbolici".

Anche nella lingua italiana esistono parole onomatopeiche: la letteratura e la poesia le hanno usate abilmente per ricreare atmosfere sonore, grazie al particolare effetto timbrico di alcune consonanti o gruppi di consonanti. Sono espressioni onomatopeiche, per esempio, il tic-tac dell'orologio, il din-don delle campane, il patatrac di una caduta fragorosa, il cra-cra delle rane e mille altre.

Oltre a queste voci imitative vi sono anche nomi, verbi e avverbi che hanno la stessa funzione, ovvero che "suonano":

  • rabbrividire (brr...)

  • scivolare (sccc)

  • ticchettio (tic-tac)
  • cicaleccio (ci-ci-ci)

  • ululato (uuh,uuh)

  • bisbigliare (bs-bs)
  • ronzio (zzzzzz)

  • singhiozzo (gh-gh)

  • tintinnio (tin-tin)

E per finire, ecco qui una filastrocca di Aldo Palazzeschi,poeta e futurista, da

"LASCIATEMI DIVERTIRE"

Bilobilobilobilobilo
blum!
Filofilofilofilofilo
flum!
Bilolù.Filolù.
U
Huisc huisc
huisciu sciu sciu,
Sciukoku...koku...koku,
Sciu
Ko
Ku

PAROLE IN LIBERTA'