1882 nasce a Reggio Calabria da genitori romagnoli

1897 studia a Catania e a Padova

1901 si stabilisce a Roma. S'interessa delle opere di Nietzsche, Sorel e Roman. Comincia a scrivere romanzi e racconti. Conosce Gino Severini e, successivamente, Balla, dal quale entrambi ricevono una certa influenza.

1902 Va a Parigi per studiare l'Impressionismo.

1904 Trascorre sette mesi in Russia.
Compie le prime esperienze artistiche rivelando l'influenza del Divisionismo, del Simbolismo e di altre tendenze.

1906 viaggia a Parigi

1906-07 s'iscrive all'Accademia delle Belle Arti di Venezia

1908 a Milano conosce Marinetti

1909 Il mattino. Pittura.

1910 con Carrà e Russolo redige il Manifesto dei Pittori Futuristi, letto a Torino nel Politeama Chiarella, e il Manifesto Tecnico della Pittura Futurista. Espone 42 pitture nella Mostra d'Estate della Ca' Pesaro a Venezia

1910 Rissa in galleria. Pittura.
1910 La risata. Pittura.
1910 Il lutto. Pittura.
1911 La città che sale. Pittura.

1911 partecipa a Milano alla prima esposizione d'Arte Libera, insieme a Carrà e Russolo

1912 espone, con Carrà e Russolo, nella Rassegna Futurista, nella galleria Berheim-Jeune, a Parigi. Le sue opere cominciano a riscuotere successi e si moltiplicano le sue esposizioni a Londra, Berlino, Bruxelles e in varie città italiane. Comincia a dedicarsi anche alla scultura. Redige il Manifesto Tecnico della Scultura Futurista. Studia assiduamente il Cubismo e le sculture di Brancusi, Archipenko e Duchamp-Villon. Espone sculture nel Salone d'Autunno a Parigi.

1912 Sviluppo di una bottiglia nello spazio. Scultura.
1912 Testa + casa + luce. Scultura.
1912 Copertina per musica futurista di Pratella.

1913 espone a Roma insieme a Carrà, Balla, Severini, Russolo e Sòffici. Polemizza con Apollionaire in merito al Futurismo e all'Orfismo. Pubblica 'I Futuristi Plagiati in Francia' e il 'Programma Politico Futurista'. Continua esponendo e dando conferenze in Italia e in Francia, entrando quasi sempre in polemica col pubblico, il quale spesso gli tira carote, mele, cipolle e pomodori.

1913 Forme uniche nella continuità dello spazio. Scultura.

1914 espone a Roma e a Napoli. Pronuncia discorsi a favore dell'entrata in guerra dell'Italia a fianco degli Alleati. Pubblica il 'Manifesto della Sintesi Futurista della Guerra'

1914 Cavallo + cavaliere + casa. Scultura.
1914 Pubblica a Milano Pittura Scultura Futurista.
Sono fondamentali le sue ricerche sul dinamismo plastico. E' sua convinzione che in scultura, come in pittura, non si possa operare un rinnovamento se non rendendo sistematico quello che l'Impressionismo aveva dato in frammenti... Le vibrazioni delle luci e la compenetrazione dei piani hanno per lui un fondamento architettonico; cioè il blocco scultoreo ha in sé gli elementi architettonici dell'ambiente.

1915 Carica di lancieri. Pittura.

1915 il 24 maggio l'Italia entra in guerra contro l'Austria-Ungheria e la Germania. A luglio s'arruola volontario e, insieme a Marinetti, Russolo e Sant'Elia, riceve il battesimo del fuoco durante la conquista del declivio Casina.

1916 passa ad un reggimento d'artiglieria di campagna. La guerra non gli sembra più tanto bella come la sognava in tempo di pace; s'annoia durante le attese prima d'entrare in azione, maledice gli insetti che invadono le trincee. In ogni modo si dedica spesso alla sua passione di cavalcare, ma, per ironia della sorte, cade da cavallo il 16 agosto, vicino a Verona, e muore a Sorte il giorno dopo.

Il 10 ottobre moriva anche Sant'Elia, a 28 anni d'età, falciato dal fuoco d'una mitragliatrice austriaca. Qualche mese prima era stato decorato al valor militare.

TRAIETTORIA ARTISTICA DI BOCCIONI ED ALCUNE DELLE SUE OPERE

1902-1908

PERIODO IMPRESSIONISTA-ESPRESSIONISTA

In questo primo periodo riceve influenze impressionistiche e soprattutto neoimpressionistiche ed anche degli espressionisti Munch ed Ensor.

1908-1910

PERIODO SIMBOLISTA

Le influenze simboliste s'uniscono a quelle dell'Art-Nouveau e dei divisionisti italiani (Segantini e Previati).

Ancora in cerca d'uno stile personale risente di certe influenze di van Gogh e di Corinth.

Nel 1910 già si notano nelle sue opere elementi futuristi, ma in unione ad altri neoimpresionisti ed espressionisti.

1902 Giovane sulla Riva d'un Fiume

1903 Campagna Romana

1904 Chiostro

1907 Ritratto della pittrice Adriana Bisi

1908
Autoritratto
Officine a Porta Romana
Testa Dolorosa (Il Pianto)
Beata Solitudo

1909
Allegoria delle Arti
Testa Femminile
Campagna con Alberelli
Strada di Campagna
Tre Donne (sua madre e le sue sorelle)

1910
La Città che Sale (precedentemente intitolata 'Il Lavoro')
Rissa in Galleria
Il Lutto
Retata (il cui titolo originale 'Care Puttane' aveva causato uno scandalo)

1911-1916

PERIODO FUTURISTA

Alternando influenze cézanniane e cubiste il suo stile si definisce e raggiunge il suo punto più alto nell'applicazione delle sue teorie artistiche futuriste.

(con maggiori influenze cubiste)

1911
Visioni Simultanee
La Strada entra nella Casa
La Risata
Stati d'Animo: Gli Addii
Treno in Corsa
Le Forze di una Strada
Testa+Casa+Luce
Materia

1912
Antigrazioso (scultura)
Sviluppo di una Bottiglia nello Spazio (scultura)
Elasticità
Scomposizione di Figura di Donna a Tavola
Testa + Luce + Ambiente

(con maggiori influenze di Cézanne e cubiste)

1913
Forme Uniche della Continuità nello Spazio (scultura)
Muscoli in velocità (scultura)
Dinamismo di un Corpo Umano
Dinamismo di un Ciclista
Dinamismo di un Foot-Baller

(con maggiori influenze cézanniane)

1914
Costruzione Spiralica
Cavallo + Cavaliere + Caseggiato
Forme Plastiche di un Cavallo
Dinamismo d'una Testa di Donna
Dinamismo d'una Testa d'Uomo
Bevitore

1915
Carica di Lancieri
Silvia
Nudo Simultaneo

1916
Interno con la Sorella e la Madre (Le due Amiche)
Ritratto del Maestro Ferruccio Busoni
Ritratto della Signora Busoni
Paesaggio (San Remigio di Pallanza)

INFLUENZE RICEVUTE: le principali influenze Boccioni le riceve dal Divisionismo italiano (Previati e Segantini), quindi da Seurat, dal Simbolismo, dall'Art-Nouveau, dal Cubismo picassiano e da Cézanne

Con Picasso si nota un certo interscambio d'influenze, lo stesso succede con Delaunay, che le riceve dal Futurismo di Marinetti e quindi le ritrasmette a Boccioni.

Atre influenze le riceve da Munch, Ensor e dal suo amico Balla.

POETICA: dopo le esperienze sull'analisi dei colori, che riceve dai divisionisti italiani e dai neo-impressionisti, Boccioni vuole completare queste conquiste con l'analisi delle forme nel senso cézanniano, non statico (come nel Cubismo), ma dinamico.

Vuole rappresentare pittoricamente la materia nel suo perenne discorrere, integrata al tempo ed allo spazio, in un dinamismo universale. In questo modo materializza la materia, o meglio, la materia è smaterializzata a causa del suo proprio dinamismo, dalla sua velocità, e si visualizza in immagini simultanee del passato immediato, del presente e del futuro immediato.

Sono immagini dell'essere umano, dell'oggetto, tutto e tutti si compenetrano, si confondono e fondono in un senso vitale ed eterno del movimento. Senso vitale che sentiamo e viviamo perché siamo parte di esso, e che riusciamo a captare nella sua totalità per mezzo dell'emozione, l'intuizione, la percezione e la memoria.

Secondo Boccioni il Cubismo è "l'analisi scientifico che studia la vita d'un cadavere... L'opera deve possedere un tema, in caso contrario cade nell'aneddotico o nell'astrazione. Però tema ed emozione sono sinonimi o stati d'animo plastici... ...il dinamismo futurista si propone d'unire gli sforzi degli impressionisti e quelli dei cubisti in un tutto che possa dar una forma unica, integrale e dinamica all'dea di vibrazione del dinamismo dell'Impressionismo e a quella del volume del Cubismo".

TEMATICA: la sua peculiare tematica consiste nel rappresentare scene delle città moderne, delle fabbriche, della guerra, delle macchine, ma anche ritratti, autoritratti, cavalli, paesaggi e nature morte.

ELEMENTI FORMALI: Boccioni crea la linea-forza, che consiste, al posto delle linee orizzontali e verticali tradizionali, nel rappresentare i movimenti mediante linee ondulate e spezzate che schizzano in ogni direzione, simboli del dinamismo della materia, nel suo perenne fluire.

La linea-forza appare visivamente ed è accentuata dalla forma-forza e dai colori-forza.

E' importante segnalare che in scultura si propone distruggere la 'nobiltà del marmo e del bronzo', usando i polimaterici, cioè materiali di ogni tipo.

IMPORTANZA: senza dubbio Boccioni è il rappresentante più importante del Futurismo come pittore, scultore ed anche come teorico d'arte, a tal punto che la sua prematura morte contribuì determinatamente al declino della corrente futurista.

STATI D'ANIMO: GLI ADDII

Olio su tela, dipinto nel 1911
Misure: cm. 71,2 x cm. 94,2
Collezione N.A. Rockefeller, New York

DESCRIZIONE: dopo le tre versioni sul tema dello 'Stato d'Animo' ('Gli Addii ', Quelli che vanno' e 'Quelli che restano'), Boccioni ne dipinse altri tre con gli stessi titoli. Si tratta di versioni diverse ; la prima serie è espressionista, la seconda cubista.

Il primo quadro della seconda versione è precisamente questo che stiamo descrivendo.

Ricordando la poetica di Boccioni il quadro non apparirà tanto come un rompicapo, come potrà sembrare superficialmente a qualcuno.

Nel centro del quadro si notano parti di una locomotrice, vista di fronte con i suoi fumaioli che spargono rumorosamente getti di fumo e nubi di vapore in forma concentrica. Si legge chiaramente il numero 6943, che è quello d'identificazione del treno. Sotto c'è la stessa macchina vista di profilo, alla sinistra le torri della corrente elettrica, integrate ai vagoni, ruote, finestrini e persone che si congedano, si salutano, s'abbracciano, in molteplici immagini abolendo l'unità di tempo e di luogo, creando volute, nel movimento ondulatorio totale, che avvolge l'insieme da destra a sinistra, passando dal basso e risalendo di fronte.

ELEMENTI FORMALI: tutti i diversi elementi, come le segnalazioni, i fari, le luci, si uniscono, si giustappongono, s'integrano, si confondono e si compenetrano, e ogni voluta corrisponde ad un'emozione.

Grandi fasci di linee-forze multicolori attraversano il quadro, mentre altre più piccole appaiono dovunque, creando e impulsando il dinamismo degli elementi, di ogni particolare e dell'insieme, che diventa una sola massa di forme-forze, colori-forze-luce. Prodigiosa sintesi che comprende contemporaneamente la materia tutta, lo spazio, il tempo, ed anche noi tutti, sia i personaggi del quadro sia noi che ne siamo gli spettatori, come parti della stessa materia che si muove e cambia costantemente, parti dello stesso fatto e dello stesso dramma (si potrebbe pensare in una specie di saggio precursore dell'Arte Virtuale delle ultime decadi del secolo XX).

Dramma umano, ma anche di tutti gli elementi, di tutte le cose che ci circondano e tra le quali o dentro le quali ci moviamo, viviamo partecipando della loro esistenza.

A volte la pennellata vibrante impressionista fissa e stacca l'oggetto, altre volte il puntilismo neoimpressionista è utilizzato come corrente atomica psico-fisica in movimento perenne.

Boccioni lasciò detto che la composizione d'uno stato d'animo plastico non appare dai gesti, espressioni ed atteggiamenti delle persone, ma dalla distribuzione ritmica delle forze d'ogni oggetto, dominate e dirette dall'energia dello stato d'animo che compone l'emozione.

Come aveva fatto il Cubismo anche il Futurismo abbandona la prospettiva tradizionale rinascimentale, i piani sono scaglionati in profondità, e li reinterpreta in senso dinamico, compenetrandoli: la materia è smaterializzata, i colori, la luce, i volumi si compenetrano e simbolizzano in un dinamismo universale che è la vita stessa che fluisce perennemente. Ed è questo dinamismo, che suscita le emozioni creative nell'artista, che plasma nel quadro, ed è l'unica fonte d'interpretazione dell'oggetto, di tutta la materia, partecipando e confondendosi con essa.

IMPORTANZA: Boccioni vuole utilizzare al massimo la sensibilità dell'artista, arricchita, purificata, attualizzata d'accordo col mondo moderno complesso e cambiante. Usa come tematica elementi attuali, moderni, captati nella loro realtà esistenziale, nella loro nuova forma dinamica che scaturisce dalla loro stessa forza dinamica (linea-forza), che appare in un ambiente nuovo di compenetrazione di piani ed è espressione e interpretazione d'un nuovo concetto emotivo, abolendo l'unità di tempo e di luogo.

Giancarlo von Nacher