1901 si stabilisce a Roma. S'interessa delle opere di Nietzsche, Sorel e Roman. Comincia a scrivere romanzi e racconti. Conosce Gino Severini e, successivamente, Balla, dal quale entrambi ricevono una certa influenza. 1902 Va a Parigi per studiare l'Impressionismo. 1904 Trascorre sette mesi in Russia.
1910 Rissa in galleria. Pittura. 1911 partecipa a Milano alla prima esposizione d'Arte Libera, insieme a Carrà e
Russolo
1914 espone a Roma e a Napoli. Pronuncia discorsi a favore dell'entrata in guerra dell'Italia a fianco degli Alleati. Pubblica il 'Manifesto della Sintesi Futurista della Guerra' 1914 Cavallo + cavaliere + casa. Scultura. 1915 Carica di lancieri. Pittura.
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TRAIETTORIA ARTISTICA DI BOCCIONI ED ALCUNE DELLE SUE OPERE
1902-1908
PERIODO IMPRESSIONISTA-ESPRESSIONISTA
In questo primo periodo riceve influenze impressionistiche e soprattutto
neoimpressionistiche ed anche degli espressionisti Munch ed Ensor.
1908-1910
PERIODO SIMBOLISTA
Le influenze simboliste s'uniscono a quelle dell'Art-Nouveau e dei divisionisti
italiani (Segantini e Previati).
Ancora in cerca d'uno stile personale risente di certe influenze di van Gogh e di
Corinth.
Nel 1910 già si notano nelle sue opere elementi futuristi, ma in unione ad altri
neoimpresionisti ed espressionisti.
1902 Giovane sulla Riva d'un Fiume
1903 Campagna Romana
1904 Chiostro
1907 Ritratto della pittrice Adriana Bisi
1908
Autoritratto
Officine a Porta Romana
Testa Dolorosa (Il Pianto)
Beata Solitudo
1909
Allegoria delle Arti
Testa Femminile
Campagna con Alberelli
Strada di Campagna
Tre Donne (sua madre e le sue sorelle)
1910
La Città che Sale (precedentemente intitolata 'Il Lavoro')
Rissa in Galleria
Il Lutto
Retata (il cui titolo originale 'Care Puttane' aveva causato uno scandalo)
1911-1916
PERIODO FUTURISTA
Alternando influenze cézanniane e cubiste il suo stile si definisce e raggiunge
il suo punto più alto nell'applicazione delle sue teorie artistiche futuriste.
(con maggiori influenze cubiste)
1911
Visioni Simultanee
La Strada entra nella Casa
La Risata
Stati d'Animo: Gli Addii
Treno in Corsa
Le Forze di una Strada
Testa+Casa+Luce
Materia
1912
Antigrazioso (scultura)
Sviluppo di una Bottiglia nello Spazio (scultura)
Elasticità
Scomposizione di Figura di Donna a Tavola
Testa + Luce + Ambiente
(con maggiori influenze di Cézanne e cubiste)
1913
Forme Uniche della Continuità nello Spazio (scultura)
Muscoli in velocità
(scultura)
Dinamismo di un Corpo Umano
Dinamismo di un Ciclista
Dinamismo di un Foot-Baller
(con maggiori influenze cézanniane)
1914
Costruzione
Spiralica
Cavallo + Cavaliere + Caseggiato
Forme Plastiche di un Cavallo
Dinamismo d'una Testa di Donna
Dinamismo d'una Testa d'Uomo
Bevitore
1915
Carica di Lancieri
Silvia
Nudo Simultaneo
1916
Interno con la Sorella e la Madre (Le due Amiche)
Ritratto del Maestro Ferruccio Busoni
Ritratto della Signora Busoni
Paesaggio (San Remigio di Pallanza)
INFLUENZE RICEVUTE: le principali influenze Boccioni le riceve dal Divisionismo
italiano (Previati e Segantini), quindi da Seurat, dal Simbolismo, dall'Art-Nouveau,
dal Cubismo picassiano e da Cézanne
Con Picasso si nota un certo interscambio d'influenze, lo stesso succede
con Delaunay, che le riceve dal Futurismo di Marinetti e quindi le ritrasmette a
Boccioni.
Atre influenze le riceve da Munch, Ensor e dal suo amico Balla.
POETICA: dopo le esperienze sull'analisi dei colori, che riceve dai divisionisti
italiani e dai neo-impressionisti, Boccioni vuole completare queste conquiste con
l'analisi delle forme nel senso cézanniano, non statico (come nel Cubismo),
ma dinamico.
Vuole rappresentare pittoricamente la materia nel suo perenne discorrere,
integrata al tempo ed allo spazio, in un dinamismo universale. In questo modo
materializza la materia, o meglio, la materia è smaterializzata a causa del suo
proprio dinamismo, dalla sua velocità, e si visualizza in immagini simultanee
del passato immediato, del presente e del futuro immediato.
Sono immagini dell'essere umano, dell'oggetto, tutto e tutti si compenetrano, si
confondono e fondono in un senso vitale ed eterno del movimento. Senso vitale
che sentiamo e viviamo perché siamo parte di esso, e che riusciamo a captare
nella sua totalità per mezzo dell'emozione, l'intuizione, la percezione e la
memoria.
Secondo Boccioni il Cubismo è "l'analisi scientifico che studia la vita d'un
cadavere... L'opera deve possedere un tema, in caso contrario cade
nell'aneddotico o nell'astrazione. Però tema ed emozione sono sinonimi o stati
d'animo plastici... ...il dinamismo futurista si propone d'unire gli sforzi
degli impressionisti e quelli dei cubisti in un tutto che possa dar una forma
unica, integrale e dinamica all'dea di vibrazione del dinamismo
dell'Impressionismo e a quella del volume del Cubismo".
TEMATICA: la sua peculiare tematica consiste nel rappresentare scene delle città
moderne, delle fabbriche, della guerra, delle macchine, ma anche ritratti,
autoritratti, cavalli, paesaggi e nature morte.
ELEMENTI FORMALI: Boccioni crea la linea-forza, che consiste, al posto delle
linee orizzontali e verticali tradizionali, nel rappresentare i movimenti
mediante linee ondulate e spezzate che schizzano in ogni direzione, simboli del
dinamismo della materia, nel suo perenne fluire.
La linea-forza appare visivamente ed è accentuata dalla forma-forza e dai
colori-forza.
E' importante segnalare che in scultura si propone distruggere la 'nobiltà del
marmo e del bronzo', usando i polimaterici, cioè materiali di ogni tipo.
IMPORTANZA: senza dubbio Boccioni è il rappresentante più importante del
Futurismo come pittore, scultore ed anche come teorico d'arte, a tal punto che
la sua prematura morte contribuì determinatamente al declino della corrente
futurista.
STATI D'ANIMO: GLI ADDII
Olio su tela, dipinto nel 1911
Misure: cm. 71,2 x cm. 94,2
Collezione N.A. Rockefeller, New York
DESCRIZIONE: dopo le tre versioni sul tema dello 'Stato d'Animo' ('Gli Addii ',
Quelli che vanno' e 'Quelli che restano'), Boccioni ne dipinse altri tre con gli
stessi titoli. Si tratta di versioni diverse ; la prima serie è espressionista,
la seconda cubista.
Il primo quadro della seconda versione è precisamente questo che stiamo
descrivendo.
Ricordando la poetica di Boccioni il quadro non apparirà tanto come un
rompicapo, come potrà sembrare superficialmente a qualcuno.
Nel centro del quadro si notano parti di una locomotrice, vista di fronte con i
suoi fumaioli che spargono rumorosamente getti di fumo e nubi di vapore in forma
concentrica. Si legge chiaramente il numero 6943, che è quello d'identificazione
del treno. Sotto c'è la stessa macchina vista di profilo, alla sinistra le torri
della corrente elettrica, integrate ai vagoni, ruote, finestrini e persone che
si congedano, si salutano, s'abbracciano, in molteplici immagini abolendo
l'unità di tempo e di luogo, creando volute, nel movimento ondulatorio totale,
che avvolge l'insieme da destra a sinistra, passando dal basso e risalendo di
fronte.
ELEMENTI FORMALI: tutti i diversi elementi, come le segnalazioni, i fari, le
luci, si uniscono, si giustappongono, s'integrano, si confondono e si
compenetrano, e ogni voluta corrisponde ad un'emozione.
Grandi fasci di linee-forze multicolori attraversano il quadro, mentre altre più
piccole appaiono dovunque, creando e impulsando il dinamismo degli elementi, di
ogni particolare e dell'insieme, che diventa una sola massa di forme-forze,
colori-forze-luce. Prodigiosa sintesi che comprende contemporaneamente la
materia tutta, lo spazio, il tempo, ed anche noi tutti, sia i personaggi del
quadro sia noi che ne siamo gli spettatori, come parti della stessa materia che
si muove e cambia costantemente, parti dello stesso fatto e dello stesso dramma
(si potrebbe pensare in una specie di saggio precursore dell'Arte Virtuale delle
ultime decadi del secolo XX).
Dramma umano, ma anche di tutti gli elementi, di tutte le cose che ci circondano
e tra le quali o dentro le quali ci moviamo, viviamo partecipando della loro
esistenza.
A volte la pennellata vibrante impressionista fissa e stacca l'oggetto, altre
volte il puntilismo neoimpressionista è utilizzato come corrente atomica
psico-fisica in movimento perenne.
Boccioni lasciò detto che la composizione d'uno stato d'animo plastico non
appare dai gesti, espressioni ed atteggiamenti delle persone, ma dalla
distribuzione ritmica delle forze d'ogni oggetto, dominate e dirette
dall'energia dello stato d'animo che compone l'emozione.
Come aveva fatto il Cubismo anche il Futurismo abbandona la prospettiva
tradizionale rinascimentale, i piani sono scaglionati in profondità, e li
reinterpreta in senso dinamico, compenetrandoli: la materia è smaterializzata, i
colori, la luce, i volumi si compenetrano e simbolizzano in un dinamismo
universale che è la vita stessa che fluisce perennemente. Ed è questo dinamismo,
che suscita le emozioni creative nell'artista, che plasma nel quadro, ed è
l'unica fonte d'interpretazione dell'oggetto, di tutta la materia, partecipando
e confondendosi con essa.
IMPORTANZA: Boccioni vuole utilizzare al massimo la sensibilità dell'artista,
arricchita, purificata, attualizzata d'accordo col mondo moderno complesso e
cambiante. Usa come tematica elementi attuali, moderni, captati nella loro
realtà esistenziale, nella loro nuova forma dinamica che scaturisce dalla loro
stessa forza dinamica (linea-forza), che appare in un ambiente nuovo di
compenetrazione di piani ed è espressione e interpretazione d'un nuovo concetto
emotivo, abolendo l'unità di tempo e di luogo.