RITORNA


 

E' presumibile che alcune miniere nella zona di Borello fossero gią conosciute e sfruttate dai romani. L'attuale centro di Borello ha origini da un importante vicus a 10 km. da Cesena ed a 15 km. da Sarsina, che, oltre a sfruttare i rigogliosi terreni, traeva benifici anche dallo zolfo.

A tal proposito, alla fine degli anni '50, il prof. Giovanni Franchini, con alcuni suoi allievi, aveva scoperto, abbastanza in superficie, alcune tombe romane alla cappuccina e diverse monete in bronzo dell'etą repubblicana ed imperiale nella zona di confluenza del torrente Borello nel Savio e, pił precisamente, nel terreno, degradante verso il fiume, sotto la Villa Mariotti, nucleo agricolo-produttivo indicato nelle cartografie del Museo Storico dell'Antichitą di Cesena.

 

Il prof. Giovanni Franchini

Nel 1965, durante i lavori per la costruzione del ponte della superstrada E45, furono rinvenute altre tombe romane, complete di alcuni corredi (balsamari in vetro), nel marzo del 1975, nelle vicinanze dell'attuale campo sportivo di Borello, venne scoperta da parte del borellese Giorgio Ricci una statua femminile acefala in marmo istriano, risalente alla fine del I secolo avanti Cristo.

Statua romana rinvenuta durante i lavori di
costruzione del campo sportivo di Borello