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Gią Museo della Civiltą Contadina Romagnola, nasce agli inizi degli anni Settanta, grazie all'acquisizione da parte dell'Amministrazione Comunale della raccolta di attrezzi e di oggetti del mondo contadino romagnolo di proprietą del pittore Mario Bocchini.
Il Museo, riallestito nel 1996 a cura dell'Ufficio Cultura del Comune, sempre all'interno della "femmina" della Rocca malatestiana, occupa l'interrato e i tre piani del torrione.
L'allestimento tende da una parte ad inserire i materiali e le
ricostruzioni degli ambienti quotidiani nella storia generale e locale
dell'agricoltura e del mondo contadino romagnolo in particolare;
dall'altra, attraverso la ricostruzione dei cicli di lavorazione del vino,
del grano, del mais, della canapa e dell'allevamento, fondamentali nella
storia locale dell'agricoltura, si sono evidenziati i nodi pił
significativi della storia economica, politica e sociale del territorio
cesenate, anche nei rapporti conflittuali fra cittą e campagna,
riassorbiti solo nel corso degli avvenimenti del secolo appena trascorso.
Insomma una storia
dell'agricoltura nel cesenate, letta attraverso i percorsi proposti
dall'allestimento museale in un approccio sintetico e di agevole lettura,
anche grazie alla capacitą evocativa degli oggetti
d'uso e degli strumenti di lavoro, e alla ricostruzione degli
ambienti della vita quotidiana rurale che il Museo offre ai visitatori.
E' in progetto di risistemare tale raccolta nel costituendo Museo della Centuriazione, che sorgerą presso S. Giorgio, nel cuore stesso della campagna cesenate ancora indelebilmente segnata dall'antica centuriazione romana. Localizzazione sicuramente molto pił contestuale e significativa per un museo della storia dell'agricoltura del territorio.
Museo della Civiltą contadina.
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