MARIO BOCCHINI
pittore cesenate, artista senza confini


RECENSIONI

mario bocchini

Parlare di Mario Bocchini non è cosa facile. poiché non è facile inquadrare e capire anzitutto la sua personalità umana e le cicatrici che hanno lasciato in lui, uomo emotivo, anni di dure lotte contro l’invidia e la faziosità.

L’emotività è spesso legata all’introversione, per cui la dura esperienza che la vita gli ha riservato doveva inevitabilmente sfociare nella diffidenza verso i suoi simili e in un vivo desiderio di una vita solitaria. Si spiega in tal modo la sua contestazione, prima, alla vita degli alveari umani di cemento e ferro, ove l’uomo è estraneo; un ambiente che lo condiziona e gli inibisce la sua parte migliore, il lato umano, annichilito nella lotta per la supremazia, lotta di vanità senza esclusione di colpi. E si spiega pure questa sua ricerca fra la natura semplice, a volte desolata e triste a volte gioiosa iridescente.

Lo incontro abbastanza frequentemente ad alcune mostre o qualche volta nel suo studio, in quella caratteristica mansarda, stile francescano, da lui stesso arredata. Ogni volta, discorrendo, mi rivela qualcosa nascosta in quel suo carattere chiuso, ermetico, ma qualcosa che ha sempre a che fare con la sofferenza e con la conseguente ansia di liberarsene in una comunione con la natura.

Gli chiedo perché, con le sue doti artistiche, non cerchi come del resto giusto, maggiore pubblicità; perché non provveda ad un maggior contatto con i galleristi, i mercanti d'arte.

Dalle sue risposte, evasive e a volte sornione, ne deduco che egli attui il proposito di snobbare gli uni e gli altri. Mi parla di contatti cordiali con collezionisti seri che amano e comprendono la sua pittura. Si alza, va verso una scrivania e tira fuori un fascio di carte, ne prende una, a caso, e mi dice: "Vedi, questo è un collezionista di Milano che possiede opere di Fattori, Morandi, De Pisis, De Chirico e tanti altri Maestri italiani: bene. questo mi ha acquistato ventidue miei quadri".

Stento a crederlo, ma pochi giorni dopo ho conosciuto il collezionista. Tutto quello che mi aveva detto Bocchini era vero, e con quale entusiasmo e competenza parlava in merito ai quadri acquistati!

L’Arte di Mario Bocchini ha un altro significato, un’altra dimensione. La sua pittura, schiva dalle sollecitazioni reclamistiche e di mercato, è frutto di un filtrato e consapevole sentimento umano e artistico. Ne fanno testo quelle spiagge e quei fiori che frequentemente ricorrono nella pittura di Mario Bocchini e che mi sembra un richiamo inconscio della natura umana alle sue origini. Egli pone l’accento su una poetica formata da un realismo sconfinante con il magico, ove traspare un senso indefinito di nostalgico richiamo. E qui l’artista raggiunge l'arduo compito plasmando la forma in un superbo accostamento di colori.

Bocchini nulla concede a quel compiacimento banale che mira al facile successo di cassetta, pertanto è lecito concludere che le sue opere sono tutte imperniate sull'arte e rivolte ai raffinati intenditori.

Valerio Aureliano Casali

Dipinto di Mario Bocchini

Fasciami in preghiera, di Mario Bocchini, 1980


Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Arte -  - Stampa pagina
Aggiornamento: 27/08/2015