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LA MOTIVAZIONE
I) Il concetto di Motivazione o Comportamento motivato (pulsione) è stato introdotto in Psicologia dopo gli studi di W. James, C. L. Hull e S. Freud. Con esso si deve intendere tutto ciò che spinge l'essere umano a perseguire determinati scopi. Esso quindi è lo studio del "perché" delle azioni. II) Tutte le forme di motivazione, siano esse biologiche (p.es. ricerca del cibo) o psicologico-affettive, implicano sempre la mobilitazione di una quantità più o meno grande di energia per il conseguimento di uno scopo (bisogni-desideri). La Psicologia studia le diverse forme di motivazione, ovvero il nesso tra certi comportamenti e l'ambiente. III) Una motivazione si manifesta quando per una qualsiasi ragione si è perso uno stato di equilibrio, e permane sino a quando l'equilibrio non si è ristabilito. P.es. dopo un certo numero di ore di digiuno intervengono dei meccanismi che ci segnalano la necessità di reintegrare il cibo metabolizzato. IV) Il comportamento motivato è caratterizzato dalla presenza di tre fattori: In altre parole, la motivazione si riferisce: Le motivazioni possono essere classificate in tre categorie: IV) Motivazioni biologiche. Vediamone alcune. 1) Bisogno di cibo (fame). Per poter studiare la fame come motivazione biologica è necessario privare l'organismo di cibo. Nell'uomo l'energia è accumulata, mediante l'alimentazione, sotto forma di glicogene (molecole di glucosio) nel fegato, o sotto forma di grasso in varie parti del corpo. È da queste riserve che le cellule del nostro organismo prelevano l'energia. Prima però che le riserve si esauriscano, scattano meccanismi di "allarme" che segnalano lo stato di bisogno energetico. È così che si manifesta lo stimolo della fame. I recettori gustativi nella lingua, le contrazioni dello stomaco, la concentrazione di glucosio e di ormoni nel sangue e gli impulsi che provengono dall'ipotalamo (centro nervoso nella parte inferiore del cervello), hanno un ruolo fondamentale del determinare sia il senso di fame che lo stato psicofisiologico di sazietà. 2) Bisogno di acqua (sete). Ogni giorno perdiamo mediante sudorazione, espirazione e urinazione moltissima acqua. La mancanza d'acqua comporta una concentrazione salina nel sangue, il che spinge alla ricerca di liquidi. La relativa disidratazione determina la secchezza della mucosa della bocca e della lingua. È appunto questa sensazione che motiva, psico-fisiologicamente, l'assunzione di liquidi. La sete è un "bisogno", cercare e bere acqua è una "motivazione". 3) Il controllo della temperatura. Quando la temperatura ambientale si discosta sensibilmente in più o in meno da quella percepita come ottimale, si avverte una sensazione di caldo o di freddo: il che spinge all'azione. Nell'ipotalamo vi sono alcuni centri che presiedono al controllo neurologico della termoregolazione. 4) L'istinto sessuale. Mentre le due precedenti motivazioni sono finalizzate alla sopravvivenza dell'individuo, la motivazione sessuale è finalizzata alla sopravvivenza della specie. La motivazione sessuale è attivata da uno stato di tensione, il quale, a sua volta, attiva (almeno tendenzialmente) un comportamento volto a estinguere la tensione. Nell'essere umano la motivazione sessuale è costituita, oltre che da meccanismi fisiologici, anche da fattori di ordine cognitivo, affettivo, sociale e culturale in senso lato.
eccitamento progressivo (comparsa dello stato di tensione): attivazione di tutto l'organismo, aumento della pressione arteriosa, delle frequenza cardiaca, delle secrezione sudoripara, del tono muscolare, ecc., vasocongestione degli organi genitali, inziale secrezione delle ghiandole genitali; eccitamento costante (plateau): aumento della frequenza respiratoria, il livello di attivazione raggiunto permane per un certo periodo di tempo; eccitamento orgasmico: aumento critico, rapido e intenso delle suddette funzioni fisiologiche, sino al livello massimo, eiaculazione nel maschio; riduzione dell'eccitamento (distensione): ritorno piuttosto rapido alle condizioni della fase 2 e 1, caduta delle funzioni fisiologiche, comparsa di uno stato di rilassamento muscolare e ipotensione, torpore che può indurre il sonno. refrattarietà: caratterizzata da una incapacità a reagire a quegli stimoli che normalmente provocherebbero la fase 1.
V) Le emozioni. Le motivazioni biologiche dei bisogni fisiologici e dell'istinto sessuale derivano da una deprivazione, anche se quella sessuale fa in parte eccezione: esse cioè nascono da situazioni interne di squilibrio di determinate funzioni metaboliche. Viceversa, le motivazioni generate da stimoli esterni vengono dette "emozioni".
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Le foto sono state scattate sulla riviera romagnola