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COME INVESTIRE IN ORO
Ci sono svariati modi per investire in oro. Nonostante sia possibile farlo utilizzando strumenti diversi, tutti questi strumenti possiamo collocarli in due principali macroaree: l’area dell’investimento in oro fisico, e l’area dell’investimento in oro finanziario. La differenza sembra banale ma invece è sostanziale. Non vi è un “modo migliore dell’altro” per investire in oro. Sia l’investimento in oro fisico che l’investimento finanziario in oro, sono caratterizzati da aspetti positivi e aspetti negativi. In ogni caso, le due forme si compensano in quanto i lati positivi di uno sono i lati negativi dell’altro e viceversa. Dunque a seconda di quelli che sono i tuoi bisogni, potresti preferire di investire in strumenti appartenenti all’una o all’altra categoria. Ma vediamo quali sono gli strumenti che appartengono alle due macroaree: 1) Investimento in Oro Fisico Monete Nate per la prima volta nell’antica Lidia, intorno al 550 a.c. le monete d’oro furono da quel momento riconosciute come moneta a corso legale (moneta riconosciuta dallo Stato), fino a quando nel secolo scorso non si e' deciso di passare ad un sistema economico completamente slegato dall'Oro (infatti oggi paghiamo beni e servizi con banconote e non con oro). Al giorno d’oggi, gli investitori possono scegliere tra un numero elevatissimo di monete d’oro emesse da Stati di tutto il mondo. In passato, quando l'oro veniva utilizzato come moneta (pensa di avere in portafoglio anziché banconote monete d'oro) lo Stato gli attribuiva un valore pari al loro valore nominale (cioè per lo Stato il valore di queste monete era quello di facciata della moneta, cioè il valore scritto sulla moneta). Il mercato invece ha da sempre attribuito alle monete d'oro un valore relativo all’effettivo contenuto di oro presente nella moneta. Adesso, vivendo in una economia dove i pagamenti non avvengono più in oro ma in banconote (euro, dollaro, ecc...), il valore di una moneta d'oro e' dato dal suo valore di mercato (quotazione oro * grammi di oro contenuti nella moneta) maggiorato di uno spread (un piccolo costo aggiuntivo) che viene trattenuto dai rivenditori per fare il loro guadagno. Minore è il taglio della moneta che acquistiamo e maggiore è lo spread (o costo) che dobbiamo pagare al rivenditore. Vi sono monete composte da oro e altri metalli, in questo caso si dice che l’oro è in lega con altri metalli e la sua purezza viene misurata in carati partendo da una scala che individua l’oro puro con 24 carati (ad esempio 18 carati vengono definiti come 18/24). E' importante non confondere le monete in metallo prezioso con le monete da collezione, dette anche monete commemorative o numismatiche. Infatti, il valore di queste monete da collezione dipende più dalla rarità e dalle sue rifiniture che dal reale contenuto di oro. Sono quindi poco adatte a chi vuole investire in oro. Le monete da investimento invece, offrono ai piccoli investitori la possibilità di investire in oro con capitali veramente minimi. Lingotti Oltre alle monete un investitore ha la possibilità di investire in oro fisico mediante l’acquisto di lingotti d’oro. A dispetto di quello che può essere l’immaginario collettivo, un lingotto non deve essere obbligatoriamente della grandezza simile a quello che vedi nella foto qui a sinistra. Infatti questi lingotti sarebbero impossibili da acquistare per un piccolo investitore in quanto si parla di kg o tonnellate e di valori di mercato molto elevati. Fortunatamente i produttori di oro sono venuti incontro al piccolo mercato producendo lingottini che arrivano a pesare anche pochi grammi. Ecco che così l’investimento diventa alla portata di tutti. Solitamente i lingotti sono con 999,9 millesimi di oro e costituiscono la forma di oro puro (il miglior oro per l’investimento). Una volta acquistato un lingotto d’oro un investitore ha due possibilità. Decidere di conservarlo in casa oppure presso un caveau allocato. I caveau allocati sono un servizio offerto da banche o altre società che garantiscono una custodia protetta e assicurata dell’oro in cambio di un costo. Questo costo è dato dall’assicurazione e dalla locazione della cassetta di sicurezza (o caveau). 2) Investimento in Oro finanziario Esistono moltissime forme di quello che ho definito come investimento finanziario in oro. L’investimento finanziario in oro è un investimento che ti permette di essere esposto al prezzo dell’oro (quindi di guadagnare o perdere a seconda del movimento del prezzo dell’oro) ma senza dover acquistare dell’oro fisico. Da questo punto di vista risulta essere l’investimento più accessibile e comodo per un investitore. Di seguito ti elenco gli strumenti più comuni per l’investimento finanziario in oro. Exchange Traded Commodities (Etc) Gli Etc sono dei fondi che hanno la funzione di replicare il benchmark al quale fanno riferimento. Un benchmark (definito anche sottostante) altro non è che la materia prima che l’Etc si è prefisso di replicare. Ad esempio un Etc che ha come benchmark l’oro, cercherà di replicare quasi fedelmente il prezzo dell’oro. Quindi se il prezzo dell’oro nel giorno X sale di un +1% anche l’Etc relativo farà segnare un +1% (o giù di lì). E’ però importante ricordare che l’oro essendo quotato (come tutte le materie prime del mondo) in dollari statunitensi, la performance del nostro Etc deriverà non solo dal movimento del prezzo dell’oro ma anche dal movimento del cambio Euro/Dollaro. Questo significa che l’esempio visto sopra sarà vero nel caso in cui nella stessa giornata il cambio Euro/Dollaro non abbia influito sull’Etc (quindi significa che in quel giorno il movimento del cambio deve essere stato intorno allo 0%, cioè non deve essersi mosso). Infatti supponendo che il dollaro si apprezzi sull’Euro (ad esempio se ieri per comprare 1.000 dollari mi servivano 800 Euro, essendosi apprezzato il dollaro oggi me ne servono 810 Euro per comprare gli stessi 1.000 dollari, quindi in termini percentuali il dollaro si è apprezzato del 1,25%) rifacendoci al precedente esempio avremmo una performance dell’Etc data da: “+ 1%” (rialzo del prezzo dell’oro) + “+ 1,25%” (deprezzamento dell’Euro) = + 2,25% (performance giornaliera totale dell’Etc). Puoi quindi notare come il cambio sia una componente fondamentale del nostro investimento. Se nel nostro esempio il dollaro si fosse deprezzato invece che apprezzato, avremmo dovuto sottrarre la percentuale di deprezzamento del dollaro dalla nostra performance. Ad esempio supponendo che fosse stato l’euro ad apprezzarsi di 1,25% avremmo avuto: “+ 1%” (rialzo del prezzo dell’oro) + “- 1,25%” (apprezzamento dell’Euro) = - 0,25% (performance giornaliera totale dell’Etc) Ricorda che il cambio influisce su tutti i tipi di investimento in oro che tu possa fare (quindi anche quello fisico). Sarai sempre soggetto al tasso di cambio Euro/Dollaro (almeno noi Europei) in quanto il dollaro è l’unità di conto mondiale e pertanto tutte le materie prime sono quotate in dollari. Infine, gli Etc vengono definiti a gestione passiva perché differentemente dai fondi con gestione attiva (dove vi è un elevato grado di soggettività del gestore) il loro unico scopo è di replicare fedelmente il benchmark di riferimento, senza prefiggersi di sovraperformarlo (cioè di fare meglio) ma neanche di sottoperformarlo (quindi non si corre nemmeno il rischio di fare peggio del benchmark come invece accade per molti fondi con gestione attiva). Futures Avrai sicuramente sentito parlare in tv, al bar o da amici del termine derivati. Bene, devi sapere che i futures (insieme alle opzioni) sono gli strumenti derivati più conosciuti e diffusi. Ma partiamo innanzitutto dalla definizione di ciò che è un future sull’oro: “un future sull’oro “nasce” come un contratto fra due parti che si impegnano a dare o a prendere in consegna una determinata quantità (e purezza) di oro fisico ad una data prestabilita e ad un prezzo concordato.” Ho scritto “nasce” perché nella realtà, per i piccoli investitori è stato superato il limite della consegna fisica. Per dirla in parole maggiormente comprensibili, un future sull’oro altro non è che un contratto finanziario acquistabile tranquillamente in Borsa che permette di investire sul prezzo dell’oro. Quindi potrai scegliere di “andare long” (ovvero credere in un rialzo del prezzo dell’oro) e in tal caso guadagnerai se il prezzo dell’oro al momento in cui venderai il future sarà più alto del prezzo al quale avevi acquistato. Oppure potrai scegliere di “andare short” (ovvero credere in un ribasso del prezzo dell’oro) e in tal caso guadagnerai se il prezzo dell’oro nel momento in cui chiuderai la tua posizione sarà più basso del prezzo iniziale. Ora, come puoi vedere, non ho parlato di consegna fisica dell’oro, questo perché le Borse che gestiscono i futures onde evitare la consegna a casa dell’investitore della materia prima fisica (pensa un po’ se investissi in petrolio e ti dovessero inviare i barili di petrolio a casa) si sono organizzate in modo da liquidarti con denaro la differenza di prezzo. Ad esempio, supponendo che io abbia investito in un future sul petrolio ad un prezzo di 10 Euro al barile e che il prezzo del barile sia aumentato a 15 Euro al barile, quando alla scadenza mi vedrei recapitare il barile di petrolio a casa, dovrei attivarmi per rivendere il barile (che al suo prezzo attuale di mercato sarebbero i 15 Euro ipotizzati). A questo punto, quando avrò trovato colui disposto ad acquistare il mio barile a 15 Euro, avrò guadagnato 5 Euro che sono precisamente la differenza fra i 10 Euro investiti inizialmente (il prezzo al quale avevo acquistato il future) e i 15 Euro al quale ho rivenduto il barile. Bene, (fortunatamente) oggi è possibile guadagnare quei 5 Euro senza dover andare a rivendere fisicamente il barile di petrolio (o anche l’oro fisico, il concetto non cambia) perché la Borsa che gestisce i futures, alla scadenza non farà altro che togliere 5 Euro dal conto di colui che aveva fatto il contratto future con me (ricorda che si parla sempre di contratti fra 2 parti, una che acquista e un’altra che vende) per andare ad aggiungerli sul mio conto. In questo modo io mi ritroverò 15 Euro sul conto (al posto dei 10 iniziali) e la mia controparte si ritroverà 5 Euro sul conto (al posto dei 10 iniziali). Ma perché i future vengono definiti “derivati”? Vengono definiti derivati perché come avrai capito derivano da una materia prima sottostante. Se non vi fosse l’oro non potrebbero esistere i future sull’oro. Se non esistesse il petrolio non esisterebbero i future sul petrolio. Così come le materie prime, al giorno d’oggi esistono future su tantissime cose, come ad esempio indici di borsa, azioni, e tante altre attività. Tutti gli strumenti derivati permettono di utilizzare quella che viene definita come “effetto leva”. La leva finanziaria altro non è che la possibilità per un investitore di poter investire in qualcosa che costa più di quel che lui realmente spende. Ad esempio grazie alla leva posso comprare un oncia di oro (che sul mercato ipotizziamo costi 1.000 dollari) ad un prezzo di (supponiamo) 100 dollari. Questo significa che ho bisogno solo di un decimo del reale valore dell’oncia per poterla acquistare. La potenza della leva la si afferra nei calcoli matematici. Supponendo infatti di aver speso 100 per acquistare un’oncia del valore di 1.000 dollari, se il prezzo dell’oncia andrà a 1.200 dollari io avrò guadagnato 200 dollari (perché ho comprato a 1.000 e rivenduto a 1.200). Andiamo ora a quantificare in termini percentuali il ritorno sul mio investimento: - l’oro da 1.000 dollari a 1.200 ha fatto un movimento in percentuale del +20% (200/1.000 e poi moltiplica per 100) - potremmo pensare quindi di aver guadagnato il +20% da questa operazione. Sbagliato! - avendo noi “speso” solo 100 dollari per acquistare quell’oncia il nostro guadagno percentuale sarà stato del 200% (200/100 e poi moltiplica per 100). Capisci la potenzialità della leva? - Bene, se hai capito la potenzialità della leva (in positivo) è giusto che tu capisca anche le sue potenzialità in negativo. Infatti come è stato possibile guadagnare quel +200% sappi che è anche possibile perderlo. Basta semplicemente che il prezzo dell’oro si muova nel senso inverso dell’esempio fatto ed ecco che la perdita comincia a moltiplicarsi. Dunque l’utilizzo di strumenti derivati come i futures sono consigliati esclusivamente ad un pubblico esperto, che abbia ben compreso tutte le potenzialità di questi strumenti e che abbia già una certa esperienza sui mercati. Opzioni Anche le opzioni rientrano nella categoria degli strumenti derivati. Pertanto anche nelle opzioni ritroviamo alcune caratteristiche simili ai futures, come ad esempio l’effetto leva che concedono all’investitore e il fatto che siano caratterizzate da un sottostante (benchmark) al quale fanno riferimento (rileggi i futures se non ti sono chiari questi concetti). Ma vediamo tecnicamente cosa è un’opzione: “un’opzione è uno strumento che conferisce al possessore il diritto (ma non l’obbligo) di acquistare o vendere una certa quantità del sottostante (che nel nostro caso parlando di opzioni sull’oro si tratta per l’appunto di oro) ad un prezzo predeterminato (detto strike price) ed entro una determinata data.” Facciamo un esempio per chiarirci le idee. Supponiamo che l’oro prezzi 1.000 dollari l’oncia. Acquisto un’opzione sull’oro con strike price a 1.100 e pago un premio per poterla acquistare (per ogni opzione che compriamo dobbiamo pagare un costo, definito premio). Supponiamo ora che poco prima della scadenza dell’opzione il prezzo dell’oro arrivi a 1.300 dollari. In questo esempio avrò tutto l’interesse a far valere la mia opzione, cioè potrò costringere la mia controparte (quello che mi ha venduto l’opzione) a vendermi un quantitativo predeterminato di oro al prezzo predeterminato (detto strike price), ovvero 1.100 mentre l’oro prezza sul mercato 1.300 dollari. Se invece il prezzo dell’oro non avesse superato i 1.100 dollari l’oncia allora avrei perso il premio pagato per acquistare l’opzione. Quindi nell’acquistare un’opzione l’investitore sa già la sua perdita massima possibile, ovvero il premio pagato per l’acquisto dell’opzione stessa. L’opzione che abbiamo analizzato nell’esempio viene definita opzione “call”. Esistono anche opzioni “put” e per queste il procedimento è inverso perché permettono di guadagnare quando il prezzo dell’oro scende. Ad esempio supponendo sempre un prezzo attuale di 1.000 dollari l’oncia, potrei comprare una opzione put con strike price a 900. Supponiamo che il prezzo scenda a 800 dollari l’oncia, ecco che avrò tutto l’interesse a far valere il diritto incorporato nella mia opzione put e obbligherò la controparte (colui che mi ha venduto l’opzione put) a comprare il quantitativo predeterminato di oro al prezzo predeterminato. Quindi in questo caso avrei obbligato la controparte a comprare l’oro a 900 dollari l’oncia mentre sul mercato costa solo 800 dollari. Posso capire che questi concetti possano sembrarti un po’ ostici ma ti consiglio di non preoccuparti perché in realtà sono più semplici di quel che sembra e potrai sperimentarlo sulla tua pelle se inizierai ad investire in opzioni. Ricorda: Un concetto teorico viene interiorizzato bene solo nel momento in cui lo si va ad applicare nella pratica. Azioni in società minerarie E’ possibile avere un’esposizione al prezzo dell’oro in maniera indiretta attraverso l’acquisto di azioni di società minerarie che si occupano di estrazione dell’oro. Questi titoli, se scelti in maniera giusta e accurata, possono addirittura sovraperformare (fare meglio) del prezzo dell’oro stesso. Il valore di queste azioni viene molto influenzato dal prezzo dell’oro ma naturalmente questo non è l’unico fattore a determinarne il prezzo finale. Infatti contribuiscono a determinare il prezzo dell’azione anche fattori come la diffusione geografica dei progetti minerari, i costi della società, i margini, la redditività, la solidità del bilancio, il debito, la qualità della gestione e tanti altri fattori. E’ proprio una giusta combinazione di questi elementi che possono dare all’investitore la possibilità che il titolo faccia meglio del prezzo dell’oro stesso. A mio avviso, per un piccolo investitore essere esposto al prezzo dell’oro attraverso l’acquisto di titoli di società minerarie è uno dei migliori modi per l’investimento finanziario in oro. Naturalmente vi è bisogno di un accurato studio sulle società che fanno parte del nostro target in quanto non basta buttarsi a caso e comprare le azioni della prima società che si conosce, perché altrimenti si rischia di incorrere in una società poco sana che fallendo potrebbe farci perdere la totalità dell’investimento. C'e' quindi bisogno di un attento studio dei "numeri" della società e questo richiedere certamente una certa esperienza in materia economica e finanziaria. Fonte: www.deshgold.com/come-investire-in-oro Per saper di più e per stare aggiornati consulta: |