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LA TECNOLOGIA DEI MULINI
RUOTE, INGRANAGGI E MACINE
La spinta dell'acqua (energia), incanalata verso il mulino, mette in
movimento una ruota idraulica (motore), costruita in legno di rovere,
con cerchioni e perni in ferro. Il mugnaio, attraverso uno strumento
detto paratoia, regola l'immissione dell'acqua sulle pale della ruota. |
La ruota fa muovere alberi e ingranaggi (organi di trasmissione)
chiamati lubecchio, rocchetto e merla. Quest'ultima trasmette il
movimento alla macina superiore. Un altro strumento, il bossolo, chiude
l'occhio della macina inferiore per impedire la caduta del cereale. |
Le due macine (parti operatrici) sono costruite in pietra). La loro
distanza è regolata dal mugnaio attraverso un dispositivo in legno,
detto temperatoia ad argano a vite. Quella superiore, girando sopra
quella inferiore, che è fissa, frantuma il cereale, contenuto in un
recipiente di legno, a imbuto, definito trameggia. Altri due strumenti
in legno, detti coppo e cantarella, dirigono il grano verso l'occhio
della macina superiore e ne regolano la caduta. |
A questo punto il grano, polverizzato e trasformato in farina
dall'azione di sfregamento delle macine, fuoriesce all'esterno e viene
raccolto dal mugnaio nei sacchi. |
Mulino con ruota spinta in alto.
(Salterio di Luttrel, 1338 ca.) |
Mulini su barche.
(Leggenda di Sa. Dionigi, 1317 ca.) |
Mulino con ruota spinta in basso
(registro di Audenarde, 1270 ca.) |
Meccanismo di mulino
(Affresco di S. isidro a Madrid, sec. XIII) |
Meccanismo di mulino
(Hortus Delicarium, fine sec. XII) |
Queste immagini sono state tratte dal libro di
B. Gille, Storia delle tecniche, Roma 1985. |
Testi di Umberto Foschi e
Gianluca Missiroli |