Costi della politicaPetizione al Parlamento (art. 50 della Costituzione)Costi della politica I costi eccessivi della politica, accompagnati da una intollerabile invadenza dei partiti all'interno delle Istituzioni, offendono ed opprimono i cittadini sottraendo risorse utili allo sviluppo del paese. Il sistema si caratterizza per autoreferenzialità, affarismo e professionismo politico a tutti i livelli, con la conseguenza di impedire e scoraggiare la partecipazione dei cittadini alla vita politica. Con questa petizione al Parlamento chiediamoil taglio drastico delle spese e dei costi collegati al sistema dei partiti attraverso :
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Petizione per la responsabilità dei partitiPetizione al Parlamento (art. 50 della Costituzione)Responsabilità dei partiti di fronte alla legge Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale (art. 49 Costituzione). I partiti politici sono associazioni private senza alcuna disciplina legale. Eppure decidono tutta la vita pubblica: nomina dei parlamentari e scelta degli altri candidati per le assemblee elettive; predisposizione dei programmi e designazione dei membri dei governi a tutti i livelli istituzionali; nomina degli amministratori delle Autorità di garanzia, della RAI, degli enti economici nazionali e delle società a capitale pubblico quotate in borsa, delle aziende pubbliche e a capitale misto che gestiscono servizi. Ma anche la commistione con l'economia e la finanza privata è diventata la regola. I Partiti sono finanziati con denaro pubblico, ma non rispondono alla legge: per fare un solo esempio, se un imprenditore falsifica il bilancio va in tribunale, se lo fanno i partiti non succede perché nessuno ha il potere di controllare. La vita interna dei partiti è segnata dalla mancanza assoluta di democrazia, spesso decide solo il capo, socio unico del partito, le candidature sono scelte in base alla fedeltà al capo, le minoranze non godono di alcun diritto, i finanziamenti non sono trasparenti e spesso sono illegali, i bilanci sono manomessi o falsi. I partiti sono diventati vere e proprie consorterie, centri di clientele, di affari e di malaffare, strumenti di corruzione e di prevaricazione, che violano diritti acquisiti e leggi dello Stato. Con questa Petizione al Parlamento ChiediamoL'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione con una legge ordinaria che preveda la responsabilità dei partiti di fronte alla legge e ne sanzioni le violazioni, restituisca il ruolo di protagonisti ai cittadini, garantisca il controllo della correttezza e della trasparenza della vita interna dei partiti. I punti qualificanti della riforma devono essere:
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Contrasto ai conflitti di interessi nelle istituzioni, nell'economia, nella societàPetizione al Parlamento (art. 50 della Costituzione)Contrasto ai conflitti di interessi nelle istituzioni, nell'economia, nella società (art. 3, 41, 97 della Costituzione) Ovunque nel mondo,le regole che reggono i rapporti tra gli stati, la democrazia, le relazioni sociali, la competizione economica, sono stravolte da conflitti di interesse e da commistioni tra politica e affari. A monte di ogni conflitto di interesse c'è un difetto di informazione che impedisce di prenderne coscienza e di prevenirlo. Essi sono epidemici e si diffondono come una grave malattia infettiva, colpendo a morte il corpo della democrazia. Quindi, o i conflitti di interesse si governano o si viene governati da essi.
Tra i 102 ministri e sottosegretari del governo Prodi, al momento della presentazione alle Camere ce n'erano ben 24 in conflitto di interessi. Tra le 12 priorità di Prodi la riforma dei conflitti di interesse non ha trovato spazio. Inoltre, la proposta di legge in discussione alla Camera " riprende l'ispirazione di fondo della legge Frattini" e quindi non cambia le cose. Essa, infatti, si occupa solo dei conflitti di interesse dei membri del governo, mentre i conflitti di interesse attraversano tutta la vita pubblica, compresa la politica e i partiti e i settori privati dell'economia, della finanza, dello sport. Tutti gli scandali degli ultimi anni riguardanti: crac Parmalat e Cirio, Calciopoli, Scalate alle banche dei furbetti del quartierino, Farmaci e Sanità, Partiti e Politica, sono preceduti da conflitti di interesse che emergono e vengono conosciuti dal grande pubblico quando si commettono reati e interviene la magistratura per reprimerli. Ma a quel punto i guasti sono fatti. ChiediamoDi includere il Conflitto di interessi nella Costituzione, per le seguenti ragioni: Esso mette in discussione valori costituzionali fondamentali quali la separazione dei poteri, la dignità e l'autonomia della politica, l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, la concorrenza nel mercato e la competitività delle imprese. Poiché non si può fare una legge sul conflitto di interesse per ciascuna legge ordinaria che approva il Parlamento, la costituzionalizzazione farebbe scattare l'intervento della Corte Costituzionale ogni volta che una legge include o favorisce conflitti di interesse. La proposta dovrebbe interessare il centro sinistra e il centro destra, tutti coloro che si dichiarano democratici e liberali e gli imprenditori preoccupati di difendere la concorrenza sui mercati e la competitività delle imprese. |
Petizione per l'ambientePetizione al Parlamento (art. 50 della Costituzione)Salvare la terra-Tutelare l'ambiente, il territorio e la salute dei cittadini (art. 9 e 32 della Costituzione) L'uomo è l'unico essere vivente che distrugge l'ambiente in cui vive. Salvare il pianeta attraverso la tutela dell'ambiente e delle specie viventi, l'uso oculato delle risorse, lo sviluppo economico compatibile, il rifiuto della crescita senza limiti, è un obbligo morale prima ancora di una scelta politica dal momento che il mondo in cui viviamo ci è stato dato in prestito dalle generazioni future e abbiamo il dovere di restituirlo. Chiediamo di
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Petizione per la salutePetizione al Parlamento (art. 50 della Costituzione)La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività ( art. 32 della Costituzione) I tempi delle liste di attesa per i ricoveri programmati e gli interventi chirurgici, per le visite specialistiche, gli esami diagnostici, soprattutto ad alta tecnologia come TAC, Ecografie, Dopler, Risonanza Magnetica ecc e per gli esami diagnostici non invasivi come le Colonscopie ecc sono eccessivamente lunghi, nonostante leggi e decreti prevedano tempi più rapidi. I cittadini il più delle volte, preoccupati e stanchi di aspettare, scelgono, a pagamento, strutture private non convenzionate con il servizio sanitario regionale, nelle quali le prestazioni vengono eseguite dagli stessi medici che lavorano nel servizio pubblico. Ma può anche capitare che persino negli ospedali pubblici, dopo una visita a pagamento eseguita da un medico che ci lavora, si ottengano, in tempi rapidi, prestazioni per le quali gli altri malati aspettano mesi. Per stroncare comportamenti clientelari e pratiche corruttive che non hanno riscontro in nessun altro paese dell'Europa occidentale nei quali i tempi di attesa sono molto rapidi Chiediamo che
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Enrico Galavotti -
Homolaicus -
Sezione
Politica
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Aggiornamento:
25-06-2007