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C.L., LA LOBBY DI “DIO”
Matteo Tassinari
(Prima parte)
1)
“È tutto un complesso di cose.
Una chiesa, privata, in linea con gli umori della Destra politica italiana,
confidente di banchieri ed imprenditori.
(Questo ricorda, mutatis mutandis, la prassi dei Gesuiti del Seicento; Ndr).
Questo è il volto di Comunione Liberazione, che ogni anno si ritrova a Rimini
in nome dell’amicizia e ne esce rinnovata negli affari.
Comunione Liberazione, (Cl d’ora in poi), ha uomini in posti chiave come
banche, fondazioni ed istituti di credito (magari, a sua insaputa, come direbbe
l’ineffabile Scajola; Ndr).
L’ex Segretario della Dc Ciriaco De Mita, con la sua solita spocchia da
filosofo greco romano, li definì con saccente alterigia “i teologi
dell’Estate”.
Oggi, si sono trasformati in affaristi tutto l’anno.
Il Meeting è una grande fiera vestita a ritrovo religioso e culturale.
E per molti militanti sono convinto che sia così.
Anche se si vende di tutto, senza distinzione (è il Mercato, bellezza; Ndr).
Automobili, monete con incise i volti di Papi o Santi, batterie di pentole, il
folletto contro la polvere, magliette, accendini e tazze con gadget come se
piovesse, che naturalmente fanno riferimento al Movimento fondato da don Luigi
Giussani.
Ma ciò che mi ha sempre colpito maggiormente, sono gli sponsor che si
sobbarcano, economicamente, le spese dell’evento annuale ferragostano.
Partiamo. Banca Intesa san Paolo.
Una banca armata, che, nell’ultimo anno, ha investito in commercio d’armi più
di un milione di Euro.
Premi ad alta velocità per arrivare primi, fregandosene della devastazione
dell’ambiente e del territorio circostante.
Novartis la multinazionale svizzera, che ha commercializzato il Ritalin,
metilfenidato, che veniva dato ai bambini troppo vivaci, una bomba che, fino al
2007, era classificata nelle tabelle al pari dell’eroina, mentre oggi è
diventata curativa” [1].
2)
“Di tutto un po’”
Paolo Scaroni, strenuo combattente pronucleare, fu arrestato nel 1992 per
tangenti e patteggiò un anno e 4 mesi.
Poi ancora Finmeccanica, il primo gruppo industriale italiano nel settore
dell’alta tecnologia e tra i primi player mondiali in difesa, aerospazio e
sicurezza.
Il suo maggiore azionista è il Ministero dell’Economia italiano, che nel 2010
ha incassato più di 18 miliardi di Euro per la vendita di aerei, elicotteri da
combattimento venduti in massa ai Turchi, per poi uccidere centinaia di
migliaia di Kurdi, senza considerare le migliaia di bombe antiuomo, costruite a
Breda e disseminate per il mondo a seguito delle guerre ( l’importante è che
non siano state disseminate in Europa, il Continente della “razza superiore”,
Ndr).
Ne sanno qualcosa le decine di popoli, che hanno avuto a che fare con le mine
antiuomo prodotte in Italia da Finmeccanica, di cui l’A.D. è da poco Alessandro
Pansa, congegni talmente sofisticati ed efficaci da rendere il “Made in italy”
famoso in tutto il mondo per la sua perfetta capacità distruttiva ( in effetti,
si tratta di uno dei “settori d’eccellenza”, italiota, come direbbero i servi
sciocchi ed interessati, che allignano nelle redazioni dei mass media; Ndr).
Non solo.
Ora, i 3200 volontari del Meeting indossano le T-shirt con il marchio di
Finmeccanica, come metterci una Beretta, di produzione propria, ed in dotazione
alla polizia americana [2].
3)
“Pecunia non olet”
È impensabile, quanto spasmodico, notare come il male, il commercio, il
daffare, riesca a mescolarsi col bene, la preghiera, la fede per dar vita ad un
ibrido.
(A questo riguardo, si potrebbe persino parlare persino di un’infiltrazione
del pensiero di Lutero, Dio non voglia, nell’orizzonte teologico di C.L..
Diceva, infatti, Lutero:
“Pecca fortiter, sed fortius fide et gaude in Christo”, ovvero:
“Pecca fortemente/coraggiosamente, ma ancor più fortemente/coraggiosamente
confida e gioisci in Cristo”; Ndr).
Ho molti amici di Cl, per dire che è tutta brava gente, la critica ovviamente è
al Movimento, a certi suoi precisi personaggi ed ad alcuni aspetti del
Movimento poco trasparenti, che non condivido affatto. Perché le cose, su non
fatemi ridere, non sono così difficili da capire; è che nessuno ha voglia di
vederle alla maniera di Pier Paolo Pasolini, che andava in Tv e denunciava con
nome e cognome, o dal “Corriere della Sera” scriveva che Cefis e Sindona erano
dei criminali di alto rango.
Proprio per la sua indipendenza, forse la cosa che più gli era cara, né a
Destra, né a Sinistra, né al Centro, lo Stato italiano ha trovato impedimenti
nell’ammazzarlo ed i Servizi hanno eseguito il loro lurido lavoro una notte ad
Ostia, il 2 Novembre 1975.
La Nestlè, conosciuta per la produzione di latte in polvere, che regala agli
ospedali del Terzo mondo per testarlo, pratica vietata dall’Organizzazione
mondiale della Sanità e che secondo l’Unicef porta alla morte ogni anno un
milione e mezzo di neonati.
Recenti mosse della Nestlè nel campo del latte in polvere per neonati
comprendono un’ulteriore violazione del Codice dell’OMS, cioè la pubblicità del
suo nuovo latte ipo-allergenico, Good Start, negli USA” [3].
NOTE
[1] Tassinari Matteo,“CL, la lobbie di “Dio”.
[2] Ibidem.
[3] Ibidem.
(Seconda parte)
Si
è scoperto che alcuni neonati hanno sofferto di shock ‘anafilattici’, con
pericolo per le loro vite, dopo essere stati nutriti con questo prodotto;
non a caso la Nestlè è oggetto di un boicottaggio mondiale per la
pubblicità irresponsabile del latte in polvere [1].
Poi, ci sono 36mila imprese il cui fatturato complessivo è stimato intorno ai
70 miliardi di Euro: è la “Compagnia delle opere” (d’ora in poi solo Cdo),
ossia il braccio economico di Cl, una multinazionale, che può competere con
holding al pari della Coca Cola verrebbe da pensare, considerato il movimento
di interessi che smuove” [2].
Per un Movimento, che si richiama ai valori del Cattolicesimo, non c’è male.
“La Cdo non è di natura universalistica”.
“La Galassia C.D.O.”
La
Cdo è una galassia collocata nella zona oscura del profit o no profit, dove i
dati pubblici se si vuole, non esistono.
L’unica certezza è che negli ultimi anni, crisi o non crisi, ha continuato a
crescere.
Le aziende iscritte sono (per l’esattezza) 36.600, per un giro d’affari
complessivo attorno ai 70 miliardi.
L’elenco ufficiale dei soci non esiste, ma solo in Lombardia, feudo del
governatore Roberto Formigoni [3], sarebbero 6mila, più di quelli di
Assolombarda.
I documenti depositati sulla galassia si contano sulla punta delle dita.
La Compagnia delle opere, si legge nello statuto, non è assimilabile a
Confindustria, perché non è di natura universalistica, anche questa sarebbe
carino spiegarla meglio.
E se è vero che chiunque può affiliarsi alla “Compagnia”, è anche vero che può
farlo solo sposando rigidamente un sistema di valori religioso estraneo alle
altri imprese o organizzazioni.
Senza girarci attorno, il Meeting è diventata l’ennesima passerella di politici
o segretari di Stato bisognosi di consenso per creare ponti e nuove alleanze,
ed è inutile che s’affannino a voler diversificare Cl dalla Cdo, sarebbe come
negare i famosi pruriti di un benestante e politicante di Arcore.
Per la decadenza inarrestabile e drammatica del Pd, basta ricordare cosa disse
al Meeting di Rimini nel 2003 Pierluigi Bersani, allora responsabile economico
dei Ds, indicando in Cl il modello su cui rifondare la Sinistra.
Si comprese perfettamente di che pasta fosse fatto il Partitone con Colaninno
responsabile economico, dopo che suo padre s’è arricchito con la vendita di
Telecom.
Bersani la menò per una settimana con questa storia dell’organizzazione di Cl
da applicare al Centrosinistra. Robe da pazzi!
Poi, ci si lamenta di Berlusconi, guarda che politici ti ritrovi a sinistra e
solo allora ti avvedi di che male soffre la bestia.
Che bella sarebbe stata, per Bersani, la trasversale alleanza tra mondo
cooperativo bianco e rosso per gestire appalti nel welfare e nell’edilizia.
Coop rosse e Compagnia delle Opere, quanto sarebbe stato bello realizzare
affari insieme; non ditelo al giaguaro smacchiato, è ancora lì che si rosica le
unghia dopo aver deluso non poco” [4].
Pertanto, è bene stendere un velo molto pietoso sul “cacciatore mancato”.
“Lo scopo attivo della Cdo”
Non
è quello di tutelare le proprie imprese, come dicono, ma è quello di costituire
una maestosa e roboante lobbie in grado di condizionare le scelte politiche a seconda
dei propri interessi.
È lo stesso presidente della Cdo, Giorgio Vittadini a dichiarare:
“Lo scopo di un’impresa eccede lo scopo dell’impresa stessa”.
Ed infatti “Il Celeste”, Roberto Formigoni, favorì la Compagnia delle Opere e
per questo la sua Giunta fu accusata per una storia di mazzette per una
discarica.
Più chiaro di così, agevolazioni garantite a pioggia ai soci riuniti in 36 sedi
nazionali e 16 estere, davvero un ibrido che se vuole sa fare la voce robusta e
influente” [5].
Termina qui l’interessante, approfondita e documentata analisi di Matteo
Tassinari, mentre la“favola bella” di C.L. continua, come vedremo grazie ad un
libro di recente pubblicazione.
NOTE
[1] La Nestlè, conosciuta per la produzione di latte in polvere, che regala
agli ospedali del Terzo mondo per testarlo, pratica vietata dall’Organizzazione
mondiale della Sanità e che secondo l’Unicef porta alla morte ogni anno un
milione e mezzo di neonati.
Recenti mosse della Nestlè nel campo del latte in polvere per neonati
comprendono un’ulteriore violazione del Codice dell’OMS, cioè la pubblicità del
suo nuovo latte ipo-allergenico, Good Start, negli USA” ; in:
C.L., LA LOBBY DI “DIO” (Prima parte).
[2] In: CL, la lobbie di “Dio” .
[3] I suoi fans lo chiamano “Il Celeste”, come un dj.
[4] In: CL, la lobbie di “Dio” .
[5] Ibidem.
Fonte: www.valeriobruschini.info
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