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La storia del I secolo
Cominciare e continuare una ricerca storica
Ancora un'altra prova
Per i lettori che non sono abituati ai nostri scritti premettiamo che essi finora sono stati principalmente divulgati tramite due canali: Internet e i libri. Il primo è costituito dal sito www.deiricchi.it, mentre i secondi sono una serie di libri che succintamente elenchiamo:
Già dai riassunti esposti risulta evidente che gli approfondimenti si discostano da quelli normalmente noti.
Ovvero le ricostruzioni della storia che riguarda Gesù sono da noi state poste in modo molto diverso da quanto impariamo dalle lezioni classiche.
All'inizio temevamo un po' questa diversità; poi abbiamo trascorso dei periodi in cui essa ci impressionava; ora siamo arrivati al punto di ritenerla del tutto naturale. Per noi infatti le nostre ricostruzioni sostituiscono a buon diritto (quasi) del tutto quanto ci viene raccontato nelle scuole di ogni ordine e grado.
Tutte le nostre nozioni sono state vagliate più volte per comprenderne la loro attendibilità per sfociare adesso in questo ultimo libro, che contiene le prove, diciamo, finali della loro correttezza.
In poche parole questo libro presenta, rispetto a quello che già si sapeva dai precedenti scritti, le risposte a due importanti domande:
- È possibile ottenere una dimostrazione delle scoperte già presentate che rasenti il rigore matematico?
- Come mai la Chiesa scelse Gesù e non Giovanni Battista come persona da far adorare ai futuri Cristiani?
Metodo e risultati
Sempre per agevolare chi ci legge per la prima volta, facciamo presente che i nostri studi si basano sull'analisi di molti testi raggruppabili principalmente nei seguenti filoni:
- Testi antichi, a partire dalla Bibbia fino a quelli di storia romana
- Commenti alle vicende cristiane da parte di autori provenienti dal mondo accademico
- Testi di critica storica da parte di studiosi che non credono alla dottrina cattolica.
Di questi tre gruppi il più corposo è il primo. Con l'andar del tempo infatti ci siamo accorti che gli ultimi due diventavano sempre meno utili in quanto palesavano entrambi delle visioni parziali e di parte. Secondo noi qualsiasi studioso che, alla pari di noi, volesse elaborare una teoria storica deve avvalersi prima di tutto delle fonti che provengono dal periodo che vuole studiare. L'utilizzo dei commenti di altri studiosi può avvenire solo in fase di avvio della sua ricerca, oppure gli stessi vanno consultati per dirimere questioni che si dovessero presentare nel prosieguo degli studi.
Ma nessuno dovrebbe farsi condizionare dalle idee altrui, o quantomeno dovrebbe saper distinguere quando sono sufficientemente motivate da poter essere assunte nel proprio bagaglio culturale.
Questa impostazione ha influito così tanto sul nostro cammino di ricerca da renderlo assolutamente originale.
Possiamo senza ombra di dubbio affermare che attualmente non vi sono in circolazione studi sul Cristianesimo che quanto i nostri giustificano ogni risultato della ricerca con continui riferimenti e citazioni colte dalle fonti antiche.
Ma tutto questo dove ci ha portato? Come abbiamo anticipato più sopra, ad una ricostruzione della vicenda cristiana molto diversa da quella che normalmente viene accettata, anche dagli studiosi più scettici.
In poche parole noi riteniamo che quanto la Chiesa ci racconta da quasi due millenni sia quasi completamente falso.
Ovvero riteniamo che l'uomo chiamato Gesù non abbia compiuto quello che gli è attribuito e che le sue doti non fossero tanto elevate da poterlo considerare "figlio di Dio", anzi tutt'altro.
Quindi, secondo noi, la storia della Chiesa è stata composta di proposito da alcune menti perfide, da noi denominati falsari cristiani, del tutto intenzionati a imbrogliare la vera storia sostituendola con un'altra a loro più confacente.
Trucchi di falsificazione storica
Ovviamente le nostre ricerche non sono arrivate solo a queste conclusioni. Abbiamo sviscerato quali furono i metodi usati dai falsari cristiani per sovvertire la storia in maniera che il lettore non si rendesse conto che gli veniva nascosta la verità.
Questo senza però perdere una certa coerenza con i fatti realmente accaduti.
Insomma le notizie che andarono a sostituire la cronaca dell'epoca di Gesù furono confezionate in modo tale da non perdere la memoria di quanto era accaduto, ma allo stesso tempo da celare questa memoria a favore di uno storia diversa e consona alla perpetuazione del credo cristiano.
Per comodità del lettore questi trucchi li riassumiamo nei seguenti tre.
Spostamento dei fatti
Questo espediente aveva come oggetto un preciso periodo storico, che possiamo identificare negli anni che vanno dal 34 al 135 d.C.. Un periodo a cavallo dei primi due secoli della nostra èra e che iniziava con le azioni di Gaio Germanico e terminava con quelle dell'imperatore Adriano quando distrusse definitivamente la Città Santa. I falsari spostarono i fatti di alcuni anni in modo che nel periodo in cui avvennero non fossero rintracciabili all'interno dei testi storici che ci sono pervenuti. In particolar modo la nascita e crocifissione di Gesù venne retrodatata di mezzo secolo.
Duplicazione dei fatti
I fatti che riguardavano Gesù e la sua famiglia vennero, partendo dal I secolo in cui accaddero, duplicati in epoche precedenti cosicché episodi accaduti in momenti diversi somigliassero nelle azioni, nelle relazioni tra i protagonisti e nella successione degli eventi, pur se collocati a distanza di secoli.
Sostituzione e duplicazione dei nomi
La maggior parte dei personaggi, e in particolare quelli di Gesù e dei suoi genitori, venne chiamata con più nomi, tecnica già confermata dai primi scrittori cristiani. Per chiarezza di lettura elenchiamo ora solo alcuni dei nomi – anche se per il momento alcuni di questi sono ignoti al novello lettore - sotto i quali sono nascosti questi personaggi evangelici come risultano dalle nostre scoperte:
Nel prosieguo, per facilitare il ricordo di queste identificazioni, utilizzeremo i nomi accoppiati, ad esempio Gesù/Simone, oppure Giuseppe/Paolo ecc.
Più persone in una sola
Soffermiamoci per un attimo sul terzo metodo appena riassunto in quanto è quello più difficile da digerire. In esso in pratica si afferma che un personaggio, ad esempio Gesù, era in effetti nascosto anche nella persona di Simone Pietro. Questo significa che alcune azioni attribuite a Pietro erano invece proprie di Gesù e viceversa.
Nei Vangeli però siamo abituati a leggere che Gesù conversava con Pietro come se questi fosse un'altra persona.
Ciò implica che i Vangeli stessi sono stati confezionati come fossero un'opera teatrale, in cui un attore recita la parte di più persone. Ma questa non può definirsi una mera invenzione, in quanto, essendo proposta da chi pretende di dire la verità, diventa una palese violazione di questo proposito, ovvero una intenzionale falsificazione.
Ma perché dovrebbe essere importante questa individuazione in diverse persone di azioni e caratteristiche che invece andavano attribuite ad una sola? Per rispondere riutilizziamo sempre l'esempio che riguarda Gesù, dal quale possiamo sapere che le sue azioni sono state nascoste in quelle di almeno altri tre personaggi:
Alla figura di Gesù vengono quindi attribuite azioni e caratteristiche impensabili, cosicché viene ridimensionata e le sue caratteristiche da uomo senza peccato, diventano quelle di un pericoloso mago ingannatore nato da un rapporto non lecito da parenti. In questo modo si mette in discussione non solo la presunta bontà di Gesù ma anche quella dei suoi genitori, anch'essi nascosti, partendo dal padre, rispettivamente in:
Mentre la madre era:
Queste identificazioni permettono già da sole una diversa lettura di tutta la storia che ci è stata raccontata, ribaltando il ruolo dei personaggi e ovviamente sollevando un pesante velo di falsità dai racconti biblici.
Per approfondimenti:
In Homolaicus vedi:
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