Glossario della marineria: L

GLOSSARIO DELLA MARINERIA

L

Laccio Quello scorsoio, usato dai vaccari per la cattura degli animali bradi.

Lampara Grossa lampada a gas acetilene, a gas propano o a corrente elettrica usata per far concentrare i pesci, attratti dalla luce, attorno ad una imbarcazione.

Lanata Sorta di scovolo costituito da una pelle caprina avvolta all'estremità di un'asta di legno. Era usata, in passato, per pulire le bocche da fuoco dopo lo sparo. Poteva essere usata anche per catramare gli scafi dopo il calafataggio.

Lance di salvataggio Quelle specialmente adatte ad accogliere i passeggeri ed i membri dell'equipaggio nel caso di abbandono della nave. Sono dotate anche di provviste e attrezzature di soccorso. Sono tenute alzate da speciali gru che, ormai, sono tutte del tipo gravitazionale.

Lancia Leggera imbarcazione a remi (ma talvolta dotata di una vela latina o a tarchia) usata dalle antiche navi per i servizi di bordo. Ciascuna delle imbarcazioni a remi, con poppa quadra, aventi da cinque a otto banchi di voga di cui sono dotate le navi da guerra e mercantili. Sono tenute alzate alle gru.

Lanciabombe Sono quelle armi navali atte a lanciare bombe di profondità in funzione antisommergibile.

Lanciarazzi Apparecchio in grado di lanciare verso l'alto i razzi di segnalazione. Questi sono di colore rosso per segnalare una situazione di pericolo e sono dotati di un piccolo paracadute per prolungarne la visibilità. Soprattutto per le piccole imbarcazioni sono disponibili razzi che possono essere utilizzati senza bisogno dell'apposito apparecchio.

Lanciasagole Sorta di pistola, fucile o cannoncino che, grazie ad una debole carica esplosiva, può lanciare un piccolo proiettile al quale è legata una sagola.

Lanciasiluro o tubo di lancio Apparecchio destinato a lanciare il siluro in mare affinché questo inizi la sua corsa col proprio motore. E' sempre costituito da un tubo nel quale viene introdotto il siluro che, al momento opportuno, è lanciato fuori o con una piccola carica di polvere o con aria compressa. Sui MAS il siluro è tenuto sospeso da due tenaglie che si aprono e lasciano cadere l'arma in mare (lanciasiluro a tenaglia).

Landa Grossa spranga metallica attraverso la quale ogni sartia è collegata allo scafo.

Lapazza o Lampazza Grossa tavola longitudinalmente incavata usata per riparazioni temporanee di un albero o di un pennone, cui veniva fissata con molte legature dette inghinature.

Lapazzare Riparare o consolidare una parte dell'alberatura (come un pennone o un alberetto) mediante lapazze, ossia grosse tavole longitudinalmente incavate.

Lardare Attaccare ad un paglietto uno spesso strato di filacce formandone un folto rivestimento.

Larghezza fuori tutto E' la massima distanza fra due rami simmetrici dell'ordinata maestra.

Larice Legno con buona resistenza alle sollecitazioni meccaniche e di lunga durata. E' usato nelle costruzioni navali per ordinate e fasciame.

Lascare o allascare Filare una cima o un cavo teso, senza però mollarlo imbando, diminuendone così la tensione.

Lasco Si dice del vento che investe la nave a poppavia del traverso. "Gran lasco" indica una direzione di provenienza ancora più prossima alla poppa. Si dice anche dell'imbando ottenuto col lascare una cima o un cavo.

Latina Vela triangolare superiormente inferita in un pennone inclinato e connesso all'albero poco oltre la sua metà e inferiormente trattenuta da una mura e da una scotta.

Lavarello o gatta Area prodiera del ponte di coperta delimitata da una mastra posta trasversalmente affinché l'acqua, penetrata dagli occhi di cubia, non scorra lungo le impavesate, ma fuoriesca da due ombrinali posti subito prima di essa.

Lega Unità di misura ormai desueta. Poteva equivalere a 1/25 di grado di meridiano (lega antica) e quindi a 4,445 chilometri, oppure a 1/20 di meridiano (lega marina o geografica) e quindi a 5,559 chilometri.

Legamento Elementi longitudinali in legno o in ferro che, nella struttura di uno scafo, servono per legare, rinforzandole, parti strutturali.

Legare Fare una legatura. Quando si tratta di fermare una manovra non si dice mai legare ma "dar volta".

Legatura E' l'unione di due pezzi di uno stesso cavo messo a doppino per costruire una gassa o uno stroppo per bozzello, oppure l'unione di due cavi distinti per impedire all'una parte di scorrere sull'altra.

Legatura in croce Quella che, come la piana, unisce due parti dello stesso cavo che divergono in direzioni opposte, ma formano un occhio nel doppino.

Legatura piana Quella che si fa passando a cerchi (volte) lo spago, commando, lezzino o altro attorno alle due parti da unire.

Legatura portoghese Quella le cui volte si incrociano passando fra le due parti da unire. Fatto un numero sufficiente di queste passate a esse o a otto, si ricoprono con le passate della legatura piana.

Legno di abete, betulla, ecc. Vedi Abete, Betulla, ecc.

Legnuolo o legnolo E' l'insieme di più trefoli avvolti elicoidalmente in senso contrario a quello dei trefoli. La torsione dei trefoli viene detta "commettitura".

Lembo Antica navicella leggera e veloce, a remi e a vela. Con carena piatta era adatta alla navigazione fluviale. Fu usata come nave per l'esplorazione, la scorta e la crociera ma anche come nave corsara.

Lentìa Nome specifico del doppino un tempo usato per imbarcare o sbarcare le botti e gli altri carichi che potessero essere rotolati su un piano inclinato.

Lenza del capone Paranco il cui bozzello superiore è costituito dalle pulegge inserite nelle cave dell'estremità della gru di capone, mentre il bozzello inferiore porta un gancio con cui si incoccia la cicala dell'ancora quando la si deve caponare.

Leudo Caratteristica imbarcazione ligure ad un albero piegato verso prua, con una grande vela latina e bastone del fiocco (spontero). Era usata per il trasporto di materiale pesante.

Lezzino Nome che si dà allo spago di canapa, bianco o catramato, che serve per fasciature, cuciture di vele, ecc.

Libeccio Vento che nel Mediterraneo centrale proviene da Sud-Ovest, ovvero soffia dalla Libia.

Liburna Antica nave da guerra veloce, di forme allungate. Era mossa da due ordini di remi e possedeva un albero con una vela. Le sue doti di manovrabilità e velocità la portavano, sovente, a prevalere sulle pesanti navi da combattimento.

Life boat Termine inglese che indica le imbarcazioni di salvataggio.

Lightning Monotipo da regata con una lunghezza f.t. di 5,79 m e una superficie velica di 16,36 mq compreso lo spinnaker.

Lime Corde della rete, quella in alto detta da sugheri, quella in basso, radente il fondo, detta da piombo.

Linea (di) E' sinonimo generico di nave da guerra o più specificamente da battaglia. Il nome deriva dalla formazione lineare che le antiche navi assumevano accingendosi al combattimento.

Linea di galleggiamento E' l'intersezione del piano di galleggiamento con la superficie esterna dello scafo. Si dice anche "linea d'acqua" o "linea di immersione".

Long Ton Tonnellata lunga o tonnellata inglese. Corrisponde a 2240 libbre e a 1016,0471 kg.

Loran Dispositivo grazie al quale le navi e gli aerei possono determinare, con sufficiente precisione, la propria posizione con rilevamenti su stazioni radio-trasmittenti sistemate a terra.

Losca dell'elica E' un'apertura orizzontale fatta nello scafo delle imbarcazioni per consentire il passaggio dell'asse dell'elica.

Lossodromia E' la curva che, sulla superficie terrestre, taglia tutti i meridiani con lo stesso angolo. Una rotta lossodromica non è il percorso più breve fra due punti.

Lunghezza fuori tutto E' la distanza fra le perpendicolari condotte dai punti più sporgenti di prua e di poppa.

Lunghezza o tesa Le catene delle ancore non sono di un solo pezzo, ma costituite da tanti pezzi che si chiamano "lunghezze". Sono di metri 25 ciascuna e sono unite fra di loro con maniglie. Per indicare una certa quantità di catena da filare, salpare, ecc. si dice: filare o salpare X lunghezze di catena.

Fonte: www.mitidelmare.it - Autore: Duilio Curradi

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Linguaggi
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Aggiornamento: 22-04-2015