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SENATO DELLA REPUBBLICA
Interrogazione a risposta scritta
Ai ministri della Giustizia, della Pubblica Istruzione, dei Beni e attività
culturali
Premesso che:
l’ufficio Arti Figurative della Siae ha inoltrato varie denunce, con richiesta
di ingenti somme pecuniarie, al sig. Enrico Galavotti, insegnante di Cesena,
autore di ipertesti pubblicati su sito internet di didattica e cultura non
profit di Cesena www.homolaicus.com, da lui realizzato e gestito attivamente da
un decennio; Galavotti (meglio conosciuto in rete col nick di Galarico) è uno
dei fondatori del web didattico nazionale, ed è stato denunciato per l'utilizzo
di immagini digitali riproducenti 74 dipinti protetti dai diritti d'autore;
la decisione della Siae induce a forti preoccupazioni per l'aver introdotto un
precedente che potrebbe avere forti ripercussioni negative sull'operato di tutti
quegli insegnanti autori di siti internet e divulgatori di preziosi materiali
didattici e culturali; la Siae, infatti, applicando in maniera distorta una
legge le cui origini risalgono all'anteguerra (legge del 22/4/1941, n. 633 e
successivamente adeguata con la cosiddetta “Legge Urbani” - legge 22 maggio
2004, n. 128) e non individuando alcuna differenza tra uso
didattico-formativo-istituzionale e uso commerciale, pretende il pagamento di
cifre rilevanti relative a diritti d'autore su opere protette realizzate da
artisti viventi o scomparsi da meno di 70 anni;
in particolare la Siae, applicando impropriamente solo ed esclusivamente l’art.3
della legge 633 del ’41, sostiene discrezionalmente che l'utilizzazione, anche
parziale, di un'opera costituisca lesione del diritto morale dell'autore e che
la riproduzione non autorizzata delle opere in questione leda gli esclusivi
diritti patrimoniali che la legge riconosce a quest'ultimo; al tempo stesso la
Siae trascura, però, l’applicazione dell’art. 70 della stessa legge del ’41, che
prevede massima libertà per l’uso di immagini a scopo didattico non commerciale
e di insegnamento senza finalità di lucro, a patto di citare la fonte (cosa che
è avvenuta regolarmente nel sito in questione);
sono innumerevoli le conseguenze dirette che si potranno verificare
interpretando in maniera distorta la norma:
- qualsiasi sito scolastico o blog didattico che utilizza per puro scopo
didattico file sonori, immagini protette, citazioni d'autore, rischia ingenti
sanzioni e quindi la chiusura immediata;
- le rappresentazioni teatrali, i saggi di fine anno caratterizzati da
sottofondi musicali alla presenza di pubblico o dei genitori diverrebbero
insostenibili dal punto di vista economico;
- la realizzazione di cd rom didattici e la creazione di ipertesti risulterebbe
estremamente costosa;
- la libertà didattica e le specifiche competenze professionali degli insegnanti
ne risulterebbero pesantemente condizionate;
il comportamento della Siae, in sostanza, appare limitare fortemente la funzione
formativa della Scuola e la libertà didattica degli insegnanti; a tale
proposito, si fa presente che la legislazione statunitense sul "fair use",
permette di pubblicare materiali sotto copyright senza autorizzazione, purchè vi
siano fini e intenti educativi; il principio del fair use, infatti, rende i
lavori protetti dal diritto d'autore disponibili al pubblico come materiale
grezzo senza la necessità di autorizzazione, a condizione che tale libero
utilizzo soddisfi le finalità della legge sul diritto d'autore, che la
Costituzione degli Stati Uniti d'America definisce come promozione "del
progresso della scienza e delle arti utili"; la dottrina tenta in questo modo di
equilibrare gli interessi dei titolari di diritti individuali con i benefici
sociali o culturali che derivano dalla creazione e dalla distribuzione dei
lavori derivanti;
si chiede di sapere:
se i ministri in indirizzo non ritengano opportuno – attraverso specifici
provvedimenti legislativi – esentare gli insegnanti, nell'ambito della propria
specifica funzione educativa, formativa e didattica, dall'osservanza del
copyright, operando essi in un contesto palesemente senza fini di lucro e di
alta utilità sociale;
se non ritengano opportuno introdurre anche in Italia, in materia di diritto
d'autore, il principio del "fair use".
Roma, 05/02/07
Sen. Mauro Bulgarelli
banchedati.camera.it
SECONDA - TERZA
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