ARTE ANTICA MODERNA CONTEMPORANEA


Il SUPREMATISMO di Kazimir Malevich

Per suprematismo intendo la supremazia della pura sensibilità nell'arte.
Dal punto di vista dei suprematisti,
le apparenze esteriori della natura non offrono alcun interesse; solo la sensibilità è essenziale.
L'oggetto in sé non significa nulla.
L'arte perviene col suprematismo all'espressione pura senza rappresentazione.

ORIGINE E TRAIETTORIA: in accordo con gli scritti di Kazimir Malevich, suo fondatore ed unico rappresentante, esistono due distinte epoche del Suprematismo.

La prima, del Suprematismo Meccanico, va dal 1913 al 1915, ed appartiene al periodo cubofuturista, mentre la seconda è del Suprematismo Cosmico, il cui manifesto apparve in 1915.

Suprematismo deriva da "supremazia", nel senso che auspicava la supremazia assoluta della sensibilità plastica.

Per una serie di circostanze non si conosce ancora bene la traiettoria completa del Suprematismo. Vari scritti di Malevich non sono stati tradotti ancora, altri lo sono stati in maniera inesatta e confusa. I suoi quadri e i documenti sono rimasti custoditi in cantine, inaccessibili o non pienamente accessibili fino ad ora, del Museo di San Pietroburgo (ex-Leningrado) e infine la confusione si aggrava per non avere egli stesso datato varie delle sue opere.

Le opere che, fino alla caduta del comunismo, si conoscevano nel resto d'Europa sono quelle che Malevich espose a Berlino nel 1907 (circa 70 pitture ed altrettanti disegni, più alcuni quaderni di appunti), e che vi lasciò, essendogli stato ordinato di ritornare urgentemente a Mosca.

Nel 1915 a Leningrado inaugurò l'esposizione "0,10", presentando le sue opere astratte.

PRINCIPALI AVVENIMENTI NELLA VITA DI KAZIMIR MALEVICH

1878 nasce vicino a Kiev.

1889 studia nella Scuola di Agricoltura di Parkhomovka.

1895 studia nell'Accademia di Kiev.

1896 con la sua famiglia vive in Kursk, dove si sposa con Kazimira Ivanovna Zgleits.

1903-1904 studia nell'Istituto di Pittura, Scultura ed Architettura di Mosca, dove è allievo di Rerberg.

1906 conosce il pittore Larionov.

1907 riceve una certa influenza simbolista del gruppo russo "La Rosa Azzurra" che espone a Mosca.

Presenta per la prima volta opere sue, a carattere naturalistico, in un’esposizione di pittori moscoviti.

1908 lo stesso gruppo organizza un'esposizione con opere di Cézanne, Gauguin e Matisse.

1909 abbandonato da sua moglie, sposa Sofía Mikhailovna Rafalovich. Prende parte alle principali mostre dell'avanguardia in Russia, come quella organizzata nel 1909 dall'Associazione degli Artisti di Mosca, di cui facevano parte Kandinsky e Larionov.

1910 conosce Larionov e Natalia Goncharova e rimane influenzato dalle loro pitture ispirate dalle icone e dall'arte popolare russe. Invitato dalla Goncharova partecipa all'esposizione "Fante di Quadri".

1911 espone nell'Unione della Gioventù a San Pietroburgo: ne diventa membro.

1912 è invitato da Kandinsky alla seconda esposizione del "Cavaliere Azzurro". Aderisce a un'altra importante esposizione maturata fra i turbolenti ambienti dei gruppi avanguardisti russi, quella del gruppo "Coda d'Asino". Negli stessi anni, ansioso di sperimentare vie nuove, realizza le prime opere a carattere neoprimitivista, dedicate a soggetti di ambiente contadino.

1913 espone a Mosca col gruppo “La Diana”. Progetta costumi e scenari per l'opera futurista "Vittoria sul Sole". Si manifesta in lui un grande interesse per il cubismo, che poi lo porterà sulla via di quello che è considerato il suo contributo più originale per ciò che riguarda la storia delle forme artistiche, ossia il Suprematismo, una pittura caratterizzata da forme astratte e geometriche. Espone opere cubofuturiste con il gruppo "Unione della Gioventù".

1914 assiste alla conferenza di Marinetti e posteriormente organizza manifestazioni futuriste a Mosca. Disegna scene e costumi per l'opera cubo-futurista "La vittoria sul sole" di Kruchenych (con cui poco prima, insieme al compositore Mikhail Matiushin aveva redatto il manifesto del Primo Congresso Futurista), e si dedica alle avventure intellettuali più bizzarre, fra le quali vanno annoverate l'"alogismo" e lo "Zaum", il linguaggio transmentale ideato da Chlebnikov. E' presente al Salon des Indépendants di Parigi, luogo di nascita di alcuni movimenti fra i più importanti del secolo. Tra il 1914 e il 1915 dipinge il "Quadrato nero su fondo bianco".

Quadrato nero su fondo bianco

1915 partecipa all'esposizione "0.10: Ultima Mostra Futurista" a Pietrogrado (ex-San Pietroburgo) con opere suprematiste. Pubblica il saggio "Dal Cubismo al Suprematismo in Arte, al Nuovo Realismo in pittura, alla Creazione Assoluta", dove propone il concetto di "Suprematismo" come nuovo realismo basato sulla supremazia della pura sensibilità. E' intenzionato a percorrere una via autonoma e del tutto staccata da correnti altrui, e coglie così l'occasione dell'Ultima Mostra Futurista che si tiene nel 1915 a Pietrogrado, per lanciare il suprematismo, di cui studia, a partire dal 1919, anche applicazioni tridimensionali attraverso modellini architettonici.

1916 pubblica il Manifesto del Suprematismo. Promuove il gruppo "Supremus". Vi prendono parte tra gli altri anche Ivan Kljun, Pestel, Liubov Popova, Olga Rozanova e Udalcova.

1917 il comunismo conquista il potere e la Russia firma l'armistizio con la Germania.

1918 espone nel X Salone dello Stato a Mosca, tra varie opere presenta il suo famoso "Quadrato Bianco su Fondo Bianco". La pittura astratta d’avanguardia è accettata dal partito comunista che vede in essa un rinnovamento totale dell'arte e un attacco alla tradizione e all'accademia borghesi. Realizza "Composizione suprematista: Bianco su bianco", una delle operazioni più radicali di tutta la storia dell'arte. Viene nominato membro del settore arti visive del Commissariato del Popolo. Contemporaneamente inizia ad insegnare agli Studi Liberi di Pietrogrado.

1919 Insegna all'Accademia di Mosca e, dietro invito di Chagall, in quella di Vitebsk, dove diviene direttore. Dal 1919 al 1920 una personale di Malevich è allestita alla Sedicesima Mostra di Stato a Mosca, dedicata al suprematismo e agli altri stili astratti. Con i suoi allievi di Vitebsk, Malevich dà vita al gruppo suprematista "Unovis", cui aderiscono Cashnik, El Lissitzky, Ermolaeva, Klucis e Suetin.. A Mosca, in occasione dell'anniversario della rivoluzione, va in scena Mistero buffo di Majakovsky, con la regia di Mejerchold, scene e costumi di Malevich. Nel 1919-20 ha luogo la "Sedicesima Mostra di Stato", incentrata sul Suprematismo e le varie correnti astratte russe. Nel suo ambito viene allestita una sezione apposita dedicata a Malevich, comprendente 53 opere.

1921 scrive il saggio "Suprematismo. Il Mondo senza Oggetto". Espone a Berlino nella prima esposizione di artisti russi.

Dal 1922 al 1927 insegna all'Istituto di Cultura Artistica (INCHUK) di Leningrado e tra il 1914 e il 1926 lavora prevalentemente a modellini architettonici con un gruppo di allievi, aventi per tema le città e le unità abitative.

1924 alla morte di Lenin Pietrogrado cambia il nome in Leningrado. Malevich dirige un dipartimento nell'Istituto di Cultura Artistica dello Stato a Leningrado. Espone opere nelle Biennali di Venezia.

1925 già morta la sua seconda moglie si sposa con Natalya Andreevna Manchenko.

1926 gruppi di artisti incominciano la reazione contro l'arte astratta che considerano socialmente e politicamente assurda, dato che il paese non la comprende. Le sue opere sono criticate e perde il suo incarico nell'Istituto.

1927 espone a Varsavia ed è invitato dai dirigenti della Bauhaus a Dessau per presentare una mostra dei suoi dipinti; conosce così Gropius e Moholy-Nagy. Espone a Berlino, presso la Grosse Berliner Kunstausstellung, ma il governo russo gli ordina di ritornare a Leningrado e lascia le sue opere in Germania. Durante la permanenza in Germania conosce alcune delle personalità più incisive del secolo, fra cui Jean Arp, Kurt Schwitters, Naum Gabo e Le Corbusier. Su invito di Gropius, visita il Bauhaus. Per l'occasione pubblica il volume L'arte non oggettiva. Collabora a un progetto di città satelliti attorno a Mosca.

"Black Square", 1913, and "Red Square", 1915

Nel 1929 viene allestita una sua personale presso la Galleria Tretjakov di Mosca.

1930 A causa dei suoi rapporti con gli artisti tedeschi e del nuovo corso del regime sovietico, Malevich viene arrestato. Passa vari mesi in carcere, dato che l'esposizione delle sue opere è considerata reazionaria e borghese. Posteriormente gli negano il passaporto per curarsi all’estero. Molti modelli, disegni e appunti finiscono distrutti.

1932 il governo sovietico riunisce tutti i gruppi artistici in un'associazione unica che ha l'obbligo di imporre ai suoi membri la creazione d’un'arte socialista e realista per il proletariato. Anche lui è obbligato a ritornare alla pittura figurativa. Contemporaneamente escono dallo studio svariate tele naturaliste datate ai primi anni '10, prima di allora assolutamente sconosciute.

1935 muore a Leningrado. Il suo corpo è cremato in una bara suprematista disegnata da lui stesso. Lascia come eredi sua madre Liudriga, la sua terza moglie Natalya, la figlia del suo secondo matrimonio Unam, la figlia del suo primo matrimonio Galina Sokolova ed i suoi due figli Igor (che morì in battaglia durante la Seconda Guerra Mondiale) e Ninel. Kazimira, la sua prima moglie e sua figlia Galina morirono in campi di concentramento tedeschi.

1958 da quest’anno si moltiplicano le esposizioni delle sue opere lasciate in Occidente: Germania, Olanda, Svizzera, Parigi e New York.

TRAIETTORIA ARTISTICA DI MALEVICH ED ALCUNE DELLE SUE OPERE

1900-1908

PERIODO DI FORMAZIONE

Inizia la sua attività pittorica influenzato dalle correnti impressioniste e neoimpressioniste, ispirandosi inoltre alle icone ed ad altre manifestazioni folcloristiche russe.

Dal 1905, oltre all'influenza neoimpressionista, riceve l'impatto del Fauvismo e dal 1907, quella dell'Art-Nouveau e del simbolismo russo.

1903 la Donna del Fiore; Ritratto di Donna

1904 Melo in Fiore

1905 paesaggio

1908 il Sudario di Cristo; Autoritratto

1910-1913

PERIODO CUBOFUTURISTA

Influenzato prima dal Cubismo, e dopo dal Futurismo, crea una serie di opere che cominciano gradualmente ad avvicinarsi all'astrazione.

1912 il Boscaiolo; Donna nel Tram; Contadina con Tina e Bambino

1913 l'Arrotino; Un Inglese a Mosca

Malevich, Un Inglese a Mosca, Stedelijk Museum, Amsterdam

1913-1915

PERIODO DEL SUPREMATISMO MECCANICO

Arrivando all'astrazione, dopo un processo rapido di semplificazione delle forme, crea opere basate su rigide costruzioni geometriche (il quadrato) e sui non-colori (bianco e nero).

La sua tela “Il Quadrato Nero su Fondo Bianco” segna l'inizio del Suprematismo.

1913 la Vacca ed il Violino; Testa di Contadina; Composizione Suprematista

1914 Sensazione d’Attrazione; Sensazione di Volontà Mistica; Suprematismo 18

Malevich, Suprematism. National Art Museum of Ukraine

1915 Sensazione di Suoni Metallici

1915-1929

PERIODO DEL SUPREMATISMO COSMICO

Malevich lasciò scritto: "Mi sono trasformato in forma zero e sono schizzato fuori dalla pozzanghera piena di spazzatura dell'arte accademica, arrivando alla sensazione pura in un mondo astratto che rivela una realtà nuova.

Il "Quadrato Nero su Fondo Bianco" fu la prima forma di sensazione senza oggetti, il campo bianco non è un campo che incornicia il quadrato nero, bensì solamente la sensazione del deserto della non-esistenza, nella quale la forma del quadrato appare come primo elemento senza oggetto alcuno della sensazione.

Non è la fine dell'arte... bensì l'inizio della vera essenza".

In definitiva, secondo lui, il quadrato nero rappresenta la sensibilità, il fondo bianco il niente. Sensibilità dell'assenza degli oggetti che cerca e trova l'essenza astratta dell'universo, intuendo la cosa assoluta.

Assoluto che trova la sensibilità pura nel suo "Quadrato Bianco su fondo Bianco".

1915 Quadrato Nero su Fondo Bianco; Croce Nera

1916 Suprematismo Dinamico; Onda Sonora; Giallo, Arancione, Verde

1917 Quadrilatero Giallo su Bianco

1918 Quadrato Bianco su Fondo Bianco

1919-1935

PERIODO FIGURATIVO-POPOLARE

In questa ultima periodo quasi non dipinge, impartisce lezioni. Gli scarsi quadri denunciano un ritorno al figurativismo.

1928 Ragazza nel Campo

1932 Ritratto di Donna

1933 Autoritratto

* * *

INFLUENZE RICEVUTE dall'Impressionismo e dal Neoimpressionismo iniziale, uniti al folclore russo, passando poi al Cubismo e al Futurismo fino a giungere al suo caratteristico stile astratto.

POETICA ED ELEMENTI FORMALI: parte del presupposto che l'arte del passato non è sopravvissuta per la sua tematica (benché la maggioranza della gente, non sapendo niente d’arte, crede il contrario), bensì per un "qualcosa" che è realmente ciò che ci permette di distinguere una vera opera d'arte da una artigianale o da un'opera fallita.

Che cosa è dunque questo "qualcosa"? E' la sensibilità pura che da essa deriva. Se così è, perché continuare dipingendo tematiche inutili? E' necessario liberarsi finalmente di tutto e penetrare profondamente nel regno della sensibilità plastica pura.

Ciò significa anche liberarsi dall'imitazione della natura, dalla rappresentazione di qualunque oggetto del mondo materiale, imitazione di oggetti che disturbano, limitano, confondono ed ostacolano la manifestazione piena della sensibilità.

Il Cubismo aveva segnalato questa rotta, tuttavia rimase a metà strada, mentre egli arriva all'astrazione facendo "tabula rasa" di tutto, ed arrivando al deserto. Ed è lì, in quel deserto, libero finalmente da qualunque impaccio che può rivelare pienamente la sensibilità pura.

"In questo deserto niente è riconoscibile, - scrive Dora Vallier - ad eccezione della sensibilità.

L'artista ha scartato tutto ciò che determinava la struttura obiettivo-ideale della vita e dell'arte; ed ha abbandonato definitivamente le idee, i concetti e le rappresentazioni, allo scopo d’ascoltare solo la pura sensibilità.

Il salto pericoloso che compie nella pittura astratta e che bruscamente annulla la pittura, o la trascende (come egli crede), si spiega nel contesto ideologico russo. Rappresenta, nel dominio dell'arte, la distruzione nichilista, il rifiuto di tutto e la certezza che in questo "niente" (nel 'nihil'), si iscrive la verità".

Arrivando alle conseguenze estreme Malevich parte dal Cubismo e giunge alle figure geometriche elementari basiche: rettangolo, quadrato, triangolo e circolo.

In relazione ai colori parte dai non-colori (quadrato nero su fondo bianco), creando contrasti netti, passa ad un periodo cromatico per terminare nei "contrasti" bianco-bianco (quadrato bianco su fondo bianco); raggiungendo così la purezza assoluta, penetrando nell'essenza dell'arte, nella sua apparizione fantasmagorica.

Il bianco su bianco, come punto finale, rappresenta l'annullamento delle forme stesse che si compenetrano, che svaniscono, si intromettono nella sensibilità completa.

Malevich è arrivato a trovare la sensibilità pura, ma è arrivato anche al limite estremo dell'arte: più in là c'è solo il niente...

Il misticismo e il nichilismo russi si coniugano nella sua anima. Che gli resta allora da fare? Non gli rimane altro che ritornare e percorrere la strada opposta: ritornare al figurativismo... tanto odiato.

INFLUENZE ESERCITATE: Malevich è uno dei primi pittori che giunsero all'astrazione, la sua influenza si lasciò sentire nel design industriale, in architettura e nelle correnti pittoriche astratto-razionali, come il Neo-plasticismo (lo Stijl), la Bauhaus ed altre.

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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Arte
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Aggiornamento: 09/02/2019